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Accertamento con Adesione: in rete la brochure dell’Agenzia delle Entrate

Il procedimento dell’accertamento con adesione, lo strumento che consente al contribuente colto in errore di instaurare un dialogo con il Fisco per concordare l’importo delle maggiori imposte da pagare, evitando inutili contenziosi, è un’opportunità da valutare attentamente per i benefici che può portare a entrambe le parti in gioco. Per l’Amministrazione finanziaria, infatti, si tratta di ottenere un incasso certo, mentre per il contribuente è previsto il vantaggio di uno sconto molto forte sulle sanzioni e sulle eventuali conseguenze penali.

Tenendo conto delle chance offerte dal più noto tra gli strumenti deflativi del contenzioso, l’Agenzia delle Entrate ha predisposto una semplice brochure virtuale: Continua a leggere

Imposte da Irap non dedotta: On line il software per il rimborso

Dopo l’approvazione del modello (provvedimento del 17 dicembre, puntuale con la tabella di marcia, arriva anche il software “RimborsoIrapSpesePersonale”, utilizzabile per la compilazione e la trasmissione dell’istanza di rimborso dell’Ires e dell’Irpef versate in più a causa della mancata deduzione dell’Irap relativa alle spese per il personale dipendente e assimilata.
La norma (articolo 2, comma 1-quater, del Dl 201/2011) prevede il recupero del tributo anche per gli anni precedenti, se ancora in tempo con la relativa richiesta di rimborso. 
L’istanza deve essere inviata esclusivamente attraverso il canale informatico, direttamente dai contribuenti abilitati ai servizi telematici Entratel o Fisconline oppure tramite gli intermediari incaricati. I dati contenuti nel modello per l’istanza di rimborso vanno trasmessi secondo le specifiche tecniche contenute nel provvedimento (allegato B). Continua a leggere

Mancata deduzione dell’Irap. Come e quando chiedere i rimborsi

Approvato, con provvedimento 17 dicembre 2012 del direttore dell’Agenzia delle Entrate, il modello, con relative istruzioni e specifiche tecniche, con cui sarà possibile richiedere il rimborso delle maggiori imposte sui redditi (Irpef o Ires) versate per effetto della mancata deduzione dell’Irap relativa alle spese per il personale dipendente e assimilato (articolo 2 del decreto legge n. 201/2011).
 
Legittimati a presentare la domanda sono i soggetti che determinano la base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive in base agli articoli 5, 5-bis, 6, 7 e 8 del Dlgs n. 446/1997 (“decreto Irap”): le società di capitali e gli enti commerciali, le società di persone e le imprese individuali, le banche e gli altri enti e società finanziari, le imprese di assicurazione, le persone fisiche, le società semplici e quelle ad esse equiparate esercenti arti e professioni. Continua a leggere

Diritto Camerale: confermato importo per il 2013

Nessuna novità per gli importi dovuti dalle imprese alle Camere di commercio per il 2013. Con una nota del 21 dicembre, il ministero dello Sviluppo economico ufficializza la taglia del diritto annuale camerale, da versare in corrispondenza del termine previsto per il pagamento del primo acconto delle imposte sui redditi, che quest’anno slitta al 17 giugno (il 16 è domenica).
 
Premesso che la misura del diritto è immutata dal 2011, cioè dall’uscita del decreto interministeriale del 21 aprile di quello stesso anno, ricordiamo che l’adempimento riguarda tutte le imprese iscritte o annotate nell’apposito Registro tenuto presso la Cciaa (Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura), anche le sedi “staccate”, nella stessa provincia o altrove. Continua a leggere

Condominio, la riforma è legge

Tra le novità il cambio destinazione d’uso delle parti comuni e il distacco dal riscaldamento centralizzato

E’ stato approvato  in questi giorni dalla Commissione Giustizia del Senato il ddl sulla riforma del condominio. Tra i cambiamenti che apporterà il testo nuove regole per gli animali d’appartamento, il riscaldamento centralizzato e nuove norme per le dispute tra vicini.

Riassumiamo di seguito quali saranno i cambiamenti che porterà la Riforma del Condominio.

Destinazione d’uso delle parti comuni
Sarà possibile (richiesta la maggioranza con l’80% dei condomini e dei millesimi) modificare le parti comuni del condominio, per esempio fabbricando dei box per le auto o installando caldaie e motori a cogenerazione nei locali sotterranei comuni. Continua a leggere

Il Patto blocca i fondi alle aree svantaggiate del Nord

Il Patto di stabilità interno rischia di bloccare l’utilizzo dei fondi statali (oltre 57 milioni di euro in totale) destinati ai comuni confinanti con le regioni a statuto speciale.

Oltre al danno, la beffa, è il caso di dire.

Il danno nasce dalla geografia, oltre che dalla storia, che hanno collocato i municipi in questione, perlopiù montani, a ridosso del confine con una regione speciale.

Tale vicinanza ha reso evidenti le forti sperequazioni finanziarie rispetto ai comuni contermini beneficiati dall’autonomia differenziata, esacerbando gli effetti derivanti da una condizione di marginalità strutturale. Negli anni passati, diverse amministrazioni hanno addirittura avviato l’iter per cambiare regione, ma senza riuscire a completarlo, malgrado la schiacciante maggioranza di consensi espressi dalle rispettive popolazioni nei referendum svolti a livello locale. Continua a leggere

Province, il Tar decidera’ sul riordino prima delle elezioni

Il tar del Lazio deciderà sulla costituzionalità delle norme di riordino delle province prima delle elezioni politiche. La decisione è stata presa oggi in seguito ad un ricorso della provincia di Avellino. Chiamato per la prima volta a pronunciarsi sul decreto legge di riordino delle province, il Tar si e’ riservato la decisione dopo la conversione in legge del decreto stesso. Su richiesta del legale della provincia di Avellino, Giancarlo Viglione, che ha proposto il ricorso, il Tar, tuttavia, ha assicurato che si pronuncera’ prima della data delle elezioni politiche, valutando eventuali profili di incostituzionalita’ della legge di riordino per affidarne l’esame alla Corte Costituzionale. Continua a leggere

Anticorruzione, chi denuncia resta anonimo

Resterà anonimo il dipendente pubblico che denuncia illeciti, almeno nella maggior parte dei casi. Lo prevede l’articolo 1 comma 51 della legge 6 novembre 2012 n. 190 (pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale» n.265 del 13 novembre 2012 e in vigore dal 28 novembre), limitando l’accesso al testo della denunzia. Ma il contenuto, e soprattutto la firma, diventeranno noti se il denunciato inizia un giudizio per calunnia o diffamazione, oppure se chiede il risarcimento dei danni da reato. Nel pubblico impiego sono frequenti le segnalazioni interne, ma se anonime, ne è difficile l’utilizzo (articolo 333 del Codice di procedura penale).

Per le denunce firmate, fino ad oggi si doveva correre il rischio di una reazione da parte del denunciato, mentre con l’articolo 1 della legge 190 il meccanismo diventa più agevole, perché il denunciante può contare sull’anonimato. Continua a leggere

IMU, l’Anci a fianco dei Comuni per fare ricorso

Affiancare i Comuni che intendono procedere tramite ricorso contro i valori IMU e ICI pubblicati dal MEF

Il Comitato Direttivo Anci ha deliberato il 16 novembre scorso a Firenze di sostenere ed affiancare i Comuni che intendono procedere, tramite ricorso giurisdizionale, avverso i valori IMU ed ICI pubblicati in data 15 ottobre 2012 dal Ministero dell’economia e delle Finanze.
 
In particolare – si legge nella nota Anci – , il percorso seguito dal MEF comporta, per una quota rilevante dei comuni, un assetto finanziario insostenibile e presumibilmente derivante da problemi nelle quantificazioni delle diverse componenti, tra cui figurano:
– Cambiamenti nel calcolo dell’ICI 2010 dei singoli comuni senza che sia intervenuta alcuna innovazione nei documenti contabili di base. Continua a leggere

Detrazione 50%, a chi spetta se l’immobile viene venduto?

Il venditore può scegliere se continuare a usufruire del bonus non ancora utilizzato o cederlo.

I lavori di ristrutturazione edilizia e le detrazioni fiscali a loro collegate sono stati al centro di diversi nostri interventi, oggi ci occupiamo del caso in cui l’abitazione sulla quale sono stati eseguiti gli interventi di ristrutturazione edilizia viene venduta, prima che sia trascorso l’intero periodo per fruire della agevolazione della detrazione 50%.

Su questo punto l’Agenzia delle Entrate ha specificato che, a meno di accordo diverso tra le parti, il diritto alla detrazione 50% delle quote non utilizzate è trasferito all’acquirente dell’unità immobiliare (se persona fisica). Continua a leggere