Entra nel vivo la collaborazione tra Comuni e Fisco per la lotta all’evasione. Con un provvedimento pubblicato oggi, il direttore dell’Agenzia ha fissato le modalità tecniche attraverso cui le amministrazioni comunali trasmetteranno telematicamente alle Entrate tutte le informazioni utili per accertare il versamento dei tributi statali.
Per inviare le segnalazioni relative ai periodi d’imposta i cui termini per l’attività di accertamento scadono il 31 dicembre dell’anno in cui viene effettuata la comunicazione gli enti locali avranno tempo fino al 30 giugno.
Oltre alla tempistica, il documento precisa anche criteri e modalità di assegnazione ai Comuni che hanno collaborato la quota del 30% delle maggiori somme relative ai tributi statali riscosse a titolo definitivo. L’incentivo, introdotto dal collegato alla Finanziaria 2006 per coinvolgere gli enti locali nella caccia agli evasori, sarà calcolato sugli importi dovuti dal contribuente per imposte, interessi ed eventuali sanzioni. Inoltre, se più amministrazioni partecipano all’accertamento della stessa posizione soggettiva, il premio sarà suddiviso in parti uguali. Una ricompensa alla collaborazione che trasformerà i Comuni, veri termometri dei flussi economici sul territorio, in protagonisti attivi dell’attività di accertamento fiscale.
Dal punto di vista strettamente tecnico, lo scambio di dati tra uffici fiscali e Comuni avverrà tutto on line, passando attraverso il canale Siatel, il sistema telematico che mette in comunicazione Anagrafe tributaria ed enti locali. All’interno di questa procedura, un’applicazione informatica specifica, sviluppata in ambiente web, consentirà di verificare la congruenza dei dati da trasmettere.
A questo proposito vale la pena di ricordare che gli ambiti di intervento primari su cui si focalizzeranno gli 007 comunali erano già stati individuati da un provvedimento dell’Agenzia del 3 dicembre scorso. Tra gli osservati speciali rientrano, in particolare, i settori del commercio e delle professioni, il campo urbanistico e del territorio, le proprietà edilizie e il patrimonio immobiliare, il fenomeno delle residenze fittizie all’estero e il possesso di beni sintomatici di capacità contributiva. È con riferimento a questi contesti che verranno passati al vaglio tutti quei segnali dietro cui si nascondono comportamenti evasivi o elusivi agli occhi del Fisco. A essere prese in considerazione saranno però soltanto le informazioni relative a contribuenti passibili di accertamento. Ciò significa, per usare le parole dell’ultimo provvedimento, che "i dati e le notizie contenuti nelle segnalazioni sono trattati attraverso sistemi di elaborazione che consentono di individuare i soli soggetti che possiedono i requisiti previsti per l’esecuzione dei controlli fiscali".
Per quanto riguarda, infine, il calendario delle segnalazioni, il documento firmato dal direttore dell’Agenzia Attilio Befera fissa tempi certi per la trasmissione, stabilendo che per i periodi d’imposta che possono essere accertati entro il 31 dicembre dell’anno in cui si effettua la comunicazione, l’invio telematico va fatto entro il 30 giugno.
Laura Mingioni – Fisco Oggi