Un bonus fiscale contro il caro-carburante. Dopo il fai-da-te alla pompa e le trasferte in Svizzera alla ricerca del pieno che costa meno, presto potrebbe nascere una nuova frontiera del risparmio al distributore. È quella della carta-sconto da presentare direttamente alla stazione di servizio per ottenere la benzina a prezzi da discount, scontando la spesa dalla dichiarazione dei redditi o al momento di pagare la tassa automobilistica. Un vero e proprio eldorado per gli automobilisti, a patto però che vivano in Sardegna.
A fare da apripista è il leader sardo dell’Uds, Mario Floris, che ha presentato in Consiglio regionale una proposta di legge significativamente intitolata “Norme per la riduzione del costo dei carburanti per autotrazione nel territorio regionale a favore dei cittadini in esso residenti”.
Un’idea che, se messa davvero in pratica, consentirebbe agli automobilisti isolani di pagare ogni litro di benzina o gasolio tra i venti e i cinquanta centesimi di euro in meno dei colleghi del continente.
Come?
Secondo il progetto dell’ex presidente sardo, la Regione dovrebbe inviare a tutti i residenti una tessera da mostrare al benzinaio al momento dell’acquisto. Questo, una volta verificata la corrispondenza del numero della carta con la targa del veicolo, rilascerà uno scontrino da utilizzare per avere uno sconto sull’Irpef o sul bollo auto.
Il risparmio, stando alle stime dell’onorevole, si aggirerebbe tra i sette e i dodici mila euro all’anno, a seconda del Comune di residenza del contribuente. Il bonus presenta infatti una geografia articolata: si va dagli 0,50 euro al litro di sconto per i Comuni appartenenti alle comunità montane agli 0,35 euro per i Comuni situati in pianura e distanti almeno venti chilometri sia dal capoluogo di provincia che dalla linea della battigia marina, sino agli 0,20 euro al litro per tutti gli altri Comuni.
È inoltre prevista un’ulteriore riduzione del 10% per i proprietari di auto ecologiche.
“È un iniziale tentativo di risolvere su base regionale il problema del caro-carburanti”, ha spiegato Floris, ricordando che la Regione oggi percepisce direttamente soltanto una parte delle imposte sulla produzione del carburante consumato nell’isola, mentre, a rigor di statuto, “le spetterebbero i 9/10 delle imposte di fabbricazione su tutti i beni prodotti all’interno del suo territorio”, quindi anche sui prodotti petroliferi raffinati in Sardegna ma destinati altrove.
La carta-sconto per la benzina come cavallo di battaglia per il riconoscimento effettivo della fiscalità speciale dell’isola.
Laura Mingioni – Fisco Oggi