Pagare imposte tasse e contributi, inviare la dichiarazione dei redditi, accedere al Cassetto fiscale, calcolare il bollo auto, sono soltanto alcune delle opportunità offerte dai servizi telematici dell’Amministrazione finanziaria. In un pratico pieghevole, l’Agenzia delle Entrate mette in chiaro, con poche ma essenziali informazioni, tutte le operazioni e applicazioni eseguibili dal proprio computer, da casa o dall’ufficio, senza affrontare file allo sportello.
Entratel e Fisconline, ad esempio, sappiamo tutti che sono i due canali telematici di accesso ai servizi informatici delle Entrate, ma la brochure scende nel particolare e mette in chiaro, in modo schematico, le potenzialità dell’uno e dell’altro e le rispettive platee di utenti.
Un’altra operazione che può spaventare i contribuenti meno esperti, al punto di farli rinunciare a servirsi del pc per, ad esempio, registrare un contratto di affitto, è la richiesta del Pin all’Amministrazione. Dal pieghevole è facile capire che si tratta di una procedura molto semplice. Il depliant sintetizzata in pochi punti le diverse modalità di richiesta del codice ed elenca le opportunità offerte dall’apertura di questo canale privilegiato con l’Agenzia. L’dentificativo non serve, infatti, soltanto a effettuare versamenti con l’F24 o a trasmettere dichiarazioni, ma anche, per esempio, a comunicare le coordinate per un rimborso, ricevere assistenza su cartelle di pagamento, accedere al Cassetto fiscale.
E, a proposito di quest’ultimo servizio, dalla brochure sappiamo che, nel Cassetto, troviamo, le dichiarazioni presentate, i dati catastali dei nostri immobili, i versamenti effettuati con F23 e F24 e tante altre notizie che ci riguardano.
Il dialogo on line non avviene, però, soltanto tramite Pin. Il codice non occorre ad esempio, per il duplicato della tessera sanitaria e per calcolo del bollo auto. L’elenco completo, inutile forse ripeterlo, nel pieghevole dell’Agenzia.
Entratel e Fisconline, ad esempio, sappiamo tutti che sono i due canali telematici di accesso ai servizi informatici delle Entrate, ma la brochure scende nel particolare e mette in chiaro, in modo schematico, le potenzialità dell’uno e dell’altro e le rispettive platee di utenti.
Un’altra operazione che può spaventare i contribuenti meno esperti, al punto di farli rinunciare a servirsi del pc per, ad esempio, registrare un contratto di affitto, è la richiesta del Pin all’Amministrazione. Dal pieghevole è facile capire che si tratta di una procedura molto semplice. Il depliant sintetizzata in pochi punti le diverse modalità di richiesta del codice ed elenca le opportunità offerte dall’apertura di questo canale privilegiato con l’Agenzia. L’dentificativo non serve, infatti, soltanto a effettuare versamenti con l’F24 o a trasmettere dichiarazioni, ma anche, per esempio, a comunicare le coordinate per un rimborso, ricevere assistenza su cartelle di pagamento, accedere al Cassetto fiscale.
E, a proposito di quest’ultimo servizio, dalla brochure sappiamo che, nel Cassetto, troviamo, le dichiarazioni presentate, i dati catastali dei nostri immobili, i versamenti effettuati con F23 e F24 e tante altre notizie che ci riguardano.
Il dialogo on line non avviene, però, soltanto tramite Pin. Il codice non occorre ad esempio, per il duplicato della tessera sanitaria e per calcolo del bollo auto. L’elenco completo, inutile forse ripeterlo, nel pieghevole dell’Agenzia.
Fonte: Agenzia delle Entrate