“Il rafforzamento della lotta contro la frode e l’evasione fiscale è non solo una questione di entrate, ma anche di equità sociale”. Lo ha detto il direttore dell’Agenzia, Attilio Befera, introducendo i lavori del convegno “La legalità fiscale italiana: asimmetrie e convergenze con l’Europa”, organizzato da Fondazione “Bruno Visentini” e Centro di ricerca per il diritto d’impresa dell’Università Luiss di Roma e che ha registrato gli interventi di: Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria; Danilo Barbi, segretario confederale Cgil; Raffaele Bonanni, segretario generale Cisl; Luigi Angeletti, segretario generale Uil; Ivan Malavasi, presidente di Rete imprese Italia. Le conclusioni del convegno sono state affidate al vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Luigi Casero.
“Nonostante l’impegno e i grandi passi in avanti fatti negli ultimi anni – ha affermato ancora Attilio Befera – c’è ancora molta strada da fare”. Sul tema dell’economia sommersa, il fenomeno “ha ricadute pesantissime sul sistema economico e sociale del Paese che si manifestano sia direttamente sul versante delle entrate erariali, oltre che falsando la normale e corretta concorrenza tra le imprese, sia indirettamente, sul versante delle prestazioni sociali”. La mancata dichiarazione dei redditi prodotti “determina un accesso indebito a quelle prestazioni sociali a cui, in gran parte, si accede sulla base della dichiarazione Isee, generando iniquità e perpetuando aree di privilegio che non sono compatibili con un sistema civile e democratico”.
Agenzia delle Entrate.