Insieme al modello vero e proprio, disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, sempre in formato “editabile”, anche la scheda per la scelta della destinazione dell’otto e del cinque per mille dell’Irpef (modello 730-1).
Messi da parte penna e calamaio, sostituiti da tastiera e mouse, i contribuenti, una volta compilati i quadri del modello elettronico, potranno stampare la dichiarazione, sottoscriverla e presentarla a uno dei soggetti che prestano assistenza fiscale, con allegata la documentazione (quando richiesta). Il modulo non può, invece, essere trasmesso telematicamente.
Sotto il profilo tecnico, basta disporre di un programma già utilizzato per la lettura e la stampa di documenti in formato pdf.
Il modello “editabile” non prevede nessun tipo di controllo sui dati e sulle notizie inserite ed è quindi il contribuente a dover verificare con attenzione le informazioni date.
Il 730 va presentato entro il 30 aprile ai propri sostituti d’imposta; si può aspettare, invece, fino al 3 giugno (il 31 maggio, termine ordinario, quest’anno è sabato) nel caso ci si rivolga a un Caf o a un professionista abilitato.