È la prima scadenza dell’anno legata alla presentazione del modello dichiarativo più gettonato di tutti, grazie alla semplicità di compilazione e ai vantaggi che offre in termini di rimborsi/versamenti d’imposta effettuati direttamente in busta paga, senza ulteriori adempimenti a carico del lavoratore o del pensionato.
Un gioco d’anticipo, considerato che già a inizio primavera si comincia a intravedere il termine (30 aprile) entro il quale i cittadini che si rivolgono al proprio datore di lavoro (o all’ente pensionistico) per regolare i conti 2012 con il Fisco devono consegnare il modello compilato e null’altro.
Ricordiamo, a questo punto, che chi sceglie il sostituto per dirottare la sua dichiarazione dei redditi, non è tenuto a esibire la documentazione comprovante la veridicità dei dati esposti nel 730, in particolare, quella a sostegno di oneri portati in detrazione e/o in deduzione.
Tali giustificativi, però, vanno comunque conservati fino al 31 dicembre 2017 perché, nell’ipotesi di un controllo da parte degli uffici delle Entrate, potrebbero essere richiesti e, quindi, andrebbero esibiti.
Per quelli che saltano l’appuntamento di aprile, invece, resta aperta, fino al 31 maggio, la via del Caf o del professionista abilitato.