L’iniziativa del dipartimento per le Politiche della famiglia, come è noto, offre un sostegno alla prima infanzia attraverso un finanziamento di 5mila euro per ogni bebè nato o adottato nel triennio 2009-2011; il prestito potrà, poi, essere restituito in 5 anni, a un tasso di interesse scontato di almeno il 50% rispetto a quello di un normale finanziamento; per i bambini portatori di malattie rare è prevista un’ulteriore riduzione del tasso di interesse dello 0,5 per cento.
Il Fondo, istituito dal Dpcm del 10 settembre 2009, in linea con il decreto anticrisi (articolo 4, commi 1 e 1-bis Dl 185/2008), ha una dote di 25 milioni di euro all’anno per il triennio 2009-2011 e copre il 50% del finanziamento concesso.
Chi può chiedere il finanziamento
Come accennato, possono avere un prestito fino a 5mila euro da restituire entro 5 anni, i genitori dei bambini nati o adottati negli anni 2009, 2010 e 2011, senza limitazioni di reddito.
In caso di esercizio della potestà su più di un minore può essere richiesto più di un finanziamento, mentre, in caso di affido o potestà condivisi, il prestito resta uno per bambino.
Le richieste devono essere presentate entro il 30 giugno dell’anno successivo alla nascita o all’adozione. Per le adozioni nazionali si fa riferimento alla sentenza di affidamento preadottivo o di adozione definitiva, per le internazionali al provvedimento di autorizzazione all’ingresso e alla residenza permanente del minore rilasciato dalla Commissione per le adozioni internazionali.
Modalità di accesso al prestito
I neogenitori devono recarsi presso una delle banche aderenti all’iniziativa e riempire il modulo di autocertificazione del possesso dei requisiti. La domanda, da inviare entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di nascita o di adozione, deve contenere:
- le generalità dei genitori e quelle del minore nato o adottato (nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale)
- l’esercizio della potestà sul minore, specificando se è congiunta o meno
- in caso di potestà condivisa, le generalità dell’altro soggetto e la dichiarazione che si richiede un solo prestito per ogni figlio.
Le banche e gli intermediari finanziari si sono impegnati ad applicare ai finanziamenti garantiti dal Fondo un tasso annuo effettivo globale fisso, non superiore al 50% del tasso effettivo globale medio sui prestiti personali, in vigore al momento in cui il prestito è concesso.
Sul sito del dipartimento per le Politiche della famiglia, è disponibile l’elenco degli istituti di credito e degli intermediari finanziari a cui ci si può rivolgere.