Decreti ad hoc della presidenza del Consiglio rimandano a fine anno una serie di appuntamenti in scadenza. Vediamo in particolare quali sono.
Studi di settore
Rinviato al 31 dicembre il termine per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale degli studi di settore validi per l’anno d’imposta 2011, già spostato, con il “milleproroghe”, al 31 marzo. Il differimento riguarda soltanto l’anno 2011. E’ stato ritenuto opportuno dare più tempo per meglio analizzare le specifiche realtà produttive oggetto di questo tipo di accertamento. La difficile congiuntura economica, infatti, impone una valutazione molto attenta e particolareggiata dei ricavi e dei compensi degli operatori interessati. La proroga è necessaria per l’elaborazione di adeguati correttivi agli indicatori applicati dagli studi.
Dichiarazioni sostituti d’imposta
Rimandato anche l’avvio graduale della dichiarazione mensile dei sostituti d’imposta che, una volta a regime, dovrebbe mandare in pensione il modello 770 annuale. I tempi tecnici necessari non consentono ancora di dare il via definitivo alla nuova procedura. La fase sperimentale, comunque, partirà da quest’anno e la nuova modalità entrerà in funzione a tutti gli effetti a gennaio 2012.
Irap e bollo auto, fuori “strada maestra”
Rimangono in vita, per tutto il 2011, le norme in materia di Irap e tasse automobilistiche, che alcune Regioni hanno applicato nel proprio territorio discostandosi dalle disposizioni nazionali e travalicando i poteri ad esse attribuite dall’ordinamento statale. Si tratta, ad esempio, di particolari esenzioni Irap non previste dalla legge che disciplina l’imposta regionale sulle attività produttive. La proroga, in attesa dell’approvazione del federalismo fiscale.
Riscossione delle entrate locali
Tempi più lunghi anche per i Comuni che devono avviare le procedure di gara pubblica per l’assegnazione del servizio di riscossione dei tributi. Le nuove regole per l’affidamento del servizio richiedono modalità più complesse rispetto al passato e giustificano la nuova scadenza del 31 dicembre per l’espletamento di tale attività.
Bingo, la sperimentazione continua
Ok alla sperimentazione per tutto il 2011. L’articolo 12, comma 1, lettera p)-bis, del Dl 39/2009, per incentivare il gioco del Bingo, disponeva, in “prova”, la destinazione del 70% delle somme giocate a monte premi, dell’11% a prelievo erariale e dell’l’% a compenso dell’affidatario del controllo centralizzato, prevedendo, inoltre, la possibilità per il concessionario di versare le tasse sulle cartelle di gioco in maniera differita e fino a sessanta giorni dal loro ritiro. Il risultato positivo ha portato alla determinazione di proseguire l’esperimento per tutto l’anno. Il mercato del Bingo ha infatti ripreso quota, con il conseguente consolidamento delle concessionarie e l’assunzione di personale nel settore. La sperimentazione, quindi, continua, per verificare il recupero anche sul lungo periodo e non soltanto in termini di raccolta, ma anche di entrate erariali.
Altri rinvii di interesse Mef
E, inoltre, c’è tempo fino al 31 dicembre, e non più entro il 31 marzo, per la chiusura delle procedure di inquadramento nelle pubbliche amministrazioni dove prestano servizio degli ex dipendenti delle Poste italiane e dell’Istituto poligrafico dello Stato.
I consulenti finanziari potranno svolgere ordinariamente la loro attività ancora per tutto il 2011 in attesa della definizione della normativa prevista per la formazione dell’Albo, secondo quanto disposto dalla direttiva 2004/39/Ce sui mercati degli strumenti finanziari.
Prorogate anche le convenzioni statali con banche e istituti di credito per la gestione dei contributi diretti alle attività produttive delle regioni autonome Sicilia e Valle d’Aosta e alle imprese colpite dall’alluvione del 1994 in Piemonte.
Differita, infine, al 31 dicembre la cessazione delle funzioni del collegio dei revisori in sede all’Enea.
Fonte: Anna Maria Badiali da nuovofiscooggi.it