Acquisizione dati debitore, calcolo dovuto, iscrizione a ruolo. Poi il recupero reale. Tutto in un accordo
La riscossione delle spese di giustizia, in tutte le sue fasi, da questa mattina, dopo la sigla della convenzione con il ministero della Giustizia, è interamente affidata a Equitalia Giustizia, uno dei “rami”del gruppo che fa capo a Equitalia Spa. In sostanza, finisce nelle mani esperte degli agenti della società di riscossione nazionale la gestione del recupero dei crediti relativi alle sanzioni pecuniarie e alle spese processuali e di custodia, di competenza del Ministero e maturati dall’Erario.
In campo, dunque, l’esperienza di coloro che da anni lavorano nell’ambito della riscossione delle somme, altrimenti evase, dovute alle Amministrazioni e agli Enti statali e territoriali, senza oneri per la finanza pubblica e con il fine di realizzare una maggiore equità fiscale. A tal scopo, Equitalia Giustizia, nata appunto per potenziare le attività di recupero della totalità delle spese del sistema amministrativo della giustizia, si serve di una continua condivisione delle banche dati e di un alto potenziale tecnologico.
In pratica, l’intesa prevede l’acquisizione, da parte di Equitalia Giustizia, dei dati anagrafici del debitore, la quantificazione del credito e, infine, l’iscrizione a ruolo. A questo punto scendono in pista gli agenti della riscossione che avvieranno l’iter operativo per il concreto incasso delle somme contestate dagli uffici giudiziari.
Dopo la firma, l’amministratore delegato di Equitalia Giustizia, Carlo Lassandro, ha sottolineato che dall’intesa dovrebbero derivare risultati importanti: obiettivo, restituire risorse significative al bilancio dello Stato e alla collettività.
Va ricordato che, tra i rilevanti incarichi affidati alla società, figura quello della gestione del Fug (Fondo unico giustizia), nel quale, da più di un anno, confluiscono le somme e i proventi sottratti alla criminalità organizzata.
Fonte : IlFiscoOggi