Cambiano i metodi di controllo fiscali per architetti, panifici e stabilimenti balneari

Aggiornati i piani d’azione che i funzionari delle Entrate devono seguire nello svolgimento dei controlli esterni nei confronti di 4 categorie di operatori economici, si tratta di ingegneri, architetti e geometri, degli istituti di bellezza, degli stabilimenti balneari e dei panifici. Ristrutturate, inoltre, tutte le 96 procedure.

Le metodologie di controllo, per la prima volta pubblicate nel 1997, costituiscono una guida per i funzionari che svolgono attività istruttoria esterna e, in particolare, le verifiche. Forniscono, in primo luogo, il percorso di lavoro – suddiviso in fase istruttoria, dell’accesso, del controllo sostanziale e della verbalizzazione – che ogni funzionario dovrebbe seguire, indicando, a seconda dei casi, i fattori da rilevare, la documentazione e le informazioni da acquisire, al fine di una corretta e completa ricostruzione dei corrispettivi di un’attività economica.

Le metodologie sono 96 e suddivise in 3 macroaree: attività di servizi, commerciali e professionali. Sono implementate e aggiornate dalla direzione centrale Accertamento, ma con l’imprescindibile contributo diretto o indiretto dei funzionari verificatori, delle associazioni di categoria e della Guardia di Finanza.

Sono state aggiornate le seguenti 4 metodologie:

  • ingegneri, architetti e geometri
  • servizi degli istituti di bellezza
  • stabilimenti balneari
  • panifici.

Il lavoro è stato possibile grazie al confronto (nel caso dei "panifici") con le associazioni di categoria, ma soprattutto significativa è stata l’acquisizione e l’analisi della documentazione (processo verbale di constatazione e allegati) relativa ai controlli (a oggi oltre 5.100) trasmessi al sistema centrale da parte dei verificatori dell’Agenzia delle Entrate, mediante l’applicativo SIC (Sistema Interattivo per i Controlli).

Un’importante novità di quest’anno è stata quella di ristrutturare in modo significativo l’architettura di tutte le 96 metodologie, uniformando alcuni paragrafi comuni a tutte le guide e precisamente:

  • l’introduzione
  • le principali fasi dell’attività di controllo da "metodologia"
  • l’analisi e l’acquisizione delle informazioni presenti in Anagrafe tributaria
  • la rilevazione del personale
  • le indagini finanziarie.

In particolare, si è tenuto conto, nella descrizione dell’attività da svolgere nelle fasi preparatorie al controllo, dell’accesso, del controllo documentale e del controllo di merito, delle indicazioni contenute nella circolare 1/2008 del Comando generale della Guardia di Finanza.

La riorganizzazione strutturale delle 96 metodologie ha avuto come obiettivo primario quello di consentire due modalità di consultazione delle guide: una generale e una specifica. La prima studiata per un verificatore più giovane e con meno esperienza che, attraverso una lettura dell’intero documento, può ripercorrere agevolmente le singole fasi del controllo. La seconda, invece, maggiormente adatta a verificatori esperti che, da una rapida consultazione di specifici paragrafi della guida, possono attingere, con immediatezza, a tutte le informazioni a loro più utili.
L’operazione è finalizzata a rendere più semplice e frequente l’aggiornamento delle altre metodologie che, ad oggi, non sono state ancora oggetto di revisione.

Le guide sono pubblicate anche sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, a conferma che l’obiettivo dell’Amministrazione finanziaria, oltre a essere quello di uniformare l’attività di controllo sul territorio nazionale per rendere sempre più efficace l’azione di prevenzione e contrasto all’evasione, è anche quello di garantire "trasparenza" nei confronti dei contribuenti, nel rispetto delle indicazioni dello Statuto del Contribuente.

 
Fonte: Cristina Campagna da nuovofiscooggi.it
 
 

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