In particolare 7.464.114 persone hanno destinato poco più di 210 milioni di euro direttamente agli enti di volontariato a cui si sommano 1.012.386 di voti generici espressi per il settore, pari a un importo di quasi 24,5 milioni di euro; 1.052.520 persone hanno devoluto oltre 32,373 milioni di euro direttamente agli enti della ricerca scientifica e dell’università, mentre 1.015.817 contribuenti hanno indirizzato 25.370.720 euro genericamente verso il campo della ricerca scientifica le loro scelte; per quanto riguarda, infine, gli enti della ricerca sanitaria 815.870 sono state le scelte dirette pari a oltre 23,650 milioni di euro a fronte di 1.654.219 opzioni realizzate per un importo di oltre 39 milioni di euro a favore della ricerca in campo sanitario.
Insieme agli elenchi dei destinatari sono pubblicati anche gli elenchi degli esclusi: 7.870 enti del volontariato e 78 enti della ricerca scientifica e dell’università risultano esclusi per non aver inviato, o averla inviata oltre il tempo massimo, la documentazione occorrente, oppure per non avere i requisiti necessari.
Andando a spulciare il copioso elenco di associazioni del volontariato, alle quali è andata la stragrande maggioranza delle preferenze dei contribuenti italiani, troviamo in pole position "Medici senza frontiere" a cui viene destinata la consistente somma di 7.810.191 euro, corrispondente alle scelte compiute da oltre 196mila cittadini.
Il maggior numero di opzioni effettuate in questo ambito sono però quelle a favore dell’Unicef (234.683), che hanno determinato un importo pari a 7.461.285 euro. Questo perché la determinazione del 5 per mille viene effettuata sull’Irpef del singolo contribuente che opera la scelta, e può accadere che un gran numero di persone decida di destinare a uno stesso ente la propria quota ma la quantificazione degli importi sia inferiore a quella ricevuta da altri organismi prescelti da persone "più facoltose". Inoltre, occorre ricordare che alle scelte dirette operate dai contribuenti vengono sommati gli importi proporzionali determinati dalla ripartizione delle scelte generiche o che siano state inizialmente destinate a enti che non sono rientrati nella ripartizione.
Sempre nel campo delle associazioni di volontariato, 206.215 le scelte a favore di "Emergency" per un importo pari a circa 6,950 milioni di euro, 76mila quelle per la "Lega del filo d’oro" per un importo complessivo di quasi 2,730 milioni di euro.
In assoluto, la palma delle aggiudicazioni spetta, ancora una volta, all’Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) che, presente in tutti e tre gli elenchi, ha ottenuto complessivamente 993.791 opzioni per un totale di oltre 51,5 milioni di euro (esattamente 51.749.153,56 euro) a dimostrazione di quanto siano sensibilizzati i nostri concittadini su questo versante.
Anche l’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) è presente nei tre elenchi e, attraverso 96.682 scelte effettuate in suo favore, ha raggiunto la somma di più di 5 milioni di euro.
Telethon, la fondazione che si occupa di ricerca nel campo delle malattie rare, presente tra gli enti di ricerca e quelli di volontariato, ha sensibilizzato il cuore di oltre 33.500 persone, aggiudicandosi un importo di quasi 1,750 milioni di euro.
La sensibilità degli italiani è rivolta anche nei confronti degli animali e dei loro diritti. Così troviamo che, nel settore delle associazioni per il volontariato, la Lav (Lega antivivisezione) è stata prescelta da più di 26mila contribuenti, con oltre 850mila euro destinati allo scopo primario della lega.
Nell’ambito degli enti della ricerca sanitaria troviamo anche le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano; nella gara regionale vince l’Emilia Romagna che si vede assegnare oltre 16.800 euro con indicazione diretta di 209 contribuenti.
Ancora, tra gli enti di ricerca, gli appassionati del "dolce stil novo", 367, che hanno destinato quasi 48.500 euro alla "Accademia della crusca", prestigioso ente di ricerca della lingua italiana.
Anche gli appassionati di Radio Maria non hanno dimenticato la loro emittente preferita: in 72.681 hanno destinato quasi 2,337 milioni di euro alle azioni di volontariato intraprese dalla associazione.
Infine una curiosità. 873 enti, pur essendo stati ammessi alla ripartizione del 5 per mille, non hanno ottenuto neanche un euro poiché nessuno li ha prescelti; tra questi, un gran numero di associazioni sportive dilettantistiche e cooperative sociali oltre all’Esercito della salvezza.