Sono on line, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, le relazioni sulle attività svolte nel corso del 2008 dagli Osservatori regionali per l’adeguamento degli studi di settore alle realtà economiche locali. Organismi che, si ricorda, con il provvedimento del direttore datato 8 ottobre 2007, hanno “pensionato", gli Osservatori provinciali.
Cosa sono gli Osservatori regionali?
Compito degli Osservatori, istituiti presso ciascuna direzione regionale dell’agenzia delle Entrate e presso le direzioni Provinciali di Bolzano e di Trento, è quello di individuare le “peculiarità locali” di esercizio delle attività economiche oggetto degli studi di settore.
Provvedimento istitutivo alla mano, gli Osservatori (composti da personale dell’Agenzia e da rappresentanti delle associazioni di categoria, degli ordini professionali e dell’Anci) hanno il compito di individuare:
- le particolari condizioni economiche o produttive, tipiche di alcune zone o distretti, che spiegano i comportamenti economici dei soggetti che operano in quei territori, anomali e diversi da quelli già analizzati dagli studi di settore
- le situazioni, riscontrabili a livello locale o regionale, che denotino evidenti criticità di alcuni settori o di alcune categorie di soggetti, o che rivelino, al contrario, condizioni di forte sviluppo ed espansione economica territoriale
- qualsiasi informazione che possa essere di ausilio per cogliere le problematiche legate all’ambito territoriale, al fine di migliorare la capacità degli studi di settore a rappresentare la realtà alla quale si riferiscono.
In sostanza, elementi che possono contribuire sia al processo di manutenzione degli studi, sia alla loro applicazione in sede di accertamento.
La pubblicazione delle relazioni
La pubblicazione delle relazioni annuali, prescritta dalla circolare 58/E del 2007, con la conseguente diffusione delle valutazioni e delle criticità emerse nelle varie realtà locali (si pensi, ad esempio, ai disagi arrecati nel corso del 2008, da eventi climatico-naturali agli operatori economici di determinate aree del Piemonte, della Liguria, a quelli causati dall’“emergenza rifiuti” ai settori turistico e lattiero-caseario in Campania, o, ancora, dalla presenza di cantieri per la realizzazione delle opere pubbliche a commercianti e artigiani del Lazio), rappresenta un “esercizio di trasparenza” che, al contempo, promuove l’adozione di comportamenti uniformi con riferimento a problematiche comuni a più aree regionali.
Fonte: Nuovofiscooggi.it