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Esenti da I.V.A. i corsi per mediatori professionisti

La terminologia utilizzata nelle norme, in alcune ipotesi, non va interpretata come tassativa. È proprio il caso della risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 47/E del 18 aprile alla presidente del consiglio di un Ordine forense, in materia di esenzione Iva. In particolare, quella stabilita, per “le prestazioni educative dell’infanzia e della gioventù e quelle didattiche di ogni genere, anche per la formazione, l’aggiornamento, la riqualificazione e riconversione professionale, rese da istituti o scuole riconosciuti da pubbliche amministrazioni e da Onlus (…)”, all’articolo 10, primo comma, n. 20), del Dpr 633/1972.

La questione ruota, appunto, sulle parole “istituti o scuole” che inducono la presidente a ritenere erroneamente fuori dal beneficio dell’esenzione le quote versate per l’iscrizione ai corsi di formazione per “mediatori professionisti” tenuti dalla Camera arbitrale e di conciliazione dell’Ordine. Un “organismo” abilitato a svolgere tale attività dal ministero della Giustizia. Continua a leggere

L’Agenzia delle Entrate intercetta esportazione milionaria di capitali all’estero

Vicenza – New York, andata e ritorno. Due contribuenti vicentini facevano la spola fra le città per spostare capitali nascosti al Fisco.
Ma la direzione provinciale delle Entrate di Vicenza, dopo una segnalazione dell’Ufficio centrale per il contrasto agli illeciti fiscali  (Ucifi), ha scoperto l’irregolare “esportazione” e contestato il mancato assolvimento degli obblighi di monitoraggio fiscale. I contribuenti hanno aderito ai rilievi del Fisco e versato 965mila euro.

Flusso di denaro Vicenza-New York
Il padre e la figlia, a più riprese, nel 2008 avevano esportato oltre 10 milioni di euro negli Stati Uniti. I funzionari della Entrate di Vicenza hanno scoperto che i fondi erano destinati a finanziare una società con sede a New York, controllata da una holding italiana di cui il padre era l’unico socio. I fondi tornavano poi in Italia sotto forma di prestito infruttifero di interessi concesso dalla Ltd. statunitense per finanziare un’altra società del gruppo con sede nel vicentino che versava in stato di crisi finanziaria. Continua a leggere

Equitalia aiuta i contribuenti non in regola con le rate

Sull’onda del milleproroghe, Equitalia illustra le modalità per rimodulare, fino a sei anni, l’originario piano di rateizzazione dei debiti iscritti a ruolo, in caso di mancato versamento della prima rata o di due consecutive.
Con un comunicato, la Società di riscossione nazionale spiega le condizioni per accedere al beneficio e, contestualmente, lancia una direttiva interna con le istruzioni per le proprie partecipate. Per Equitalia, è anche l’occasione per ricordare che dal 2008 a oggi sono state concesse rateizzazioni per oltre 15 miliardi di euro.

I contribuenti che hanno chiesto e ottenuto, dal concessionario della riscossione, la dilazione dei propri debiti fiscali e contributivi ma, "provati" dalla crisi economica, non sono riusciti a rispettare la cadenza fissata nel programma di pagamento, possono contrattare, con l’agente di Equitalia, una proroga della rateizzazione "… per un ulteriore periodo e fino a settantadue mesi a condizione che il debitore comprovi un temporaneo peggioramento della situazione di difficoltà posta a base della prima dilazione". Questo è scritto nell’articolo 2, comma 20, del milleproroghe (Dl 225/2010). Continua a leggere

Esenzione da tassazione solo per piccole cause del giudice di pace

L’agevolazione consistente nell’esenzione dalle imposte di bollo e di registro, prevista per gli atti e i provvedimenti relativi alle cause e alle attività conciliative in sede non contenziosa di valore non superiore a 1.033 euro, è applicabile solo al giudizio dinanzi al giudice di pace; non anche alle sentenze emesse dal tribunale ordinario in sede di appello contro tali provvedimenti.

E’ la sintesi della risoluzione n. 48/E del 18 aprile.

Il dubbio interpretativo
L’articolo 46 della legge istitutiva del giudice di pace (legge 374/1991) dispone, come anticipato, che gli atti relativi alle cause o alle attività conciliative in sede non contenziosa sono soggetti al solo pagamento del cosiddetto contributo unificato, qualora il valore della causa non ecceda la somma di 1.033 euro. Continua a leggere

Box auto nei fondi immobiliari: nessuna ritenuta del 10%

I bonifici ordinati dai contribuenti in favore dei fondi immobiliari per l’acquisto di box pertinenziali già realizzati (per i quali compete la detrazione del 36%) devono essere compilati secondo precise modalità, al fine di evitare che i fondi stessi subiscano la ritenuta d’acconto del 10%, prevista dall’articolo 25 del Dl 78/2010. La precisazione dell’Agenzia delle Entrate è arrivata con la risoluzione n. 46/E del 18 aprile e va nel solco dell’indicazione fornita con la risoluzione 3/2011, in relazione ai bonifici disposti in favore dei Comuni per il pagamento degli oneri di urbanizzazione, ammessi alla detrazione fiscale del 36 per cento.

In particolare, l’ordinante deve indicare, nella motivazione del bonifico, il fondo immobiliare come soggetto beneficiario e specificare che il versamento è effettuato per l’acquisto di box o posto auto pertinenziale presso un fondo immobiliare, non riportando il riferimento alle disposizioni agevolative e non utilizzando, ove predisposto dalla banca o dall’ufficio postale, l’apposito modulo. In tal modo, la banca o l’ufficio postale non codificheranno il versamento come importo soggetto alla ritenuta del 10 per cento. Continua a leggere

Ricerca e sviluppo: sbloccati i fondi per le imprese escluse

Le imprese con “le carte in regola”, che hanno iniziato a investire in progetti nel campo della ricerca e dello sviluppo prima del 28 novembre 2008 (giorno precedente l’entrata in vigore del Dl 185/2008) e sono rimaste fuori dallo stanziamento esaurito dopo pochi secondi dall’attivazione del click day del 6 maggio 2009, possono utilizzare il bonus subito nella misura massima complessiva del 47,53 per cento.

 
Il ministro dell’Economia e delle Finanze e il ministro dello Sviluppo economico hanno firmato lo scorso 4 marzo il decreto che fissa le modalità di utilizzo dell’ulteriore finanziamento di 350 milioni di euro stabilito dalla Finanziaria 2010, e un comunicato stampa del dipartimento delle Finanze ne preannuncia la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di lunedì 18 aprile. Continua a leggere

Riscossione dell’accisa sui tabacchi lavorati tramite F24

Confermato, almeno fino al 30 aprile 2014, l’accordo tra Agenzia delle Entrate e Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato per la riscossione, tramite F24, dell’accisa sui tabacchi lavorati, relative indennità di mora e interessi.
 
Con la nuova intesa, a differenza del passato, incluse anche le somme una tantum e i diritti di scritturazione delle rivendite di generi di monopolio e ricevitorie del lotto.
È quest’ultima, in pratica, l’unica novità della convenzione firmata lo scorso 6 aprile che, per il resto, rinnova l’ok a quanto già stabilito nel “patto” del 7 dicembre 2005, rinnovato l’11 dicembre 2008. Continua a leggere

Debiti Equitalia più semplici da pagare o compensare

Per l’estratto conto on line un restyling nel segno dell’approfondimento. A circa due anni dall’operatività del servizio, la Società di riscossione nazionale annuncia, con un comunicato stampa, la possibilità per i contribuenti che accedono alla “memoria” di Equitalia, di trovare informazioni dettagliate sullo stato dei propri debiti.


Debiti ai raggi X
Oltre a poter verificare che un provvedimento a proprio favore sia stato effettivamente recepito dall’ente riscossore e che sia stata portata a conclusione la procedura di sgravio della cartella, o sia stata effettivamente annullata una multa su sentenza, ora, ad esempio, sarà più facile capire il percorso di un tributo da pagare ovvero perché una determinata somma sia stata così quantificata. Il nuovo estratto conto fornirà, infatti, l’opportunità di visualizzare l’importo iniziale e quello finale spiegandone le differenze attraverso una chiara esposizione della ripartizione degli interessi e delle altre spese. Continua a leggere

Indeducibili i costi di pubblicità dei farmaci

Dal 1° gennaio 2003, sono indeducibili dal reddito di impresa "i costi sostenuti per l’acquisto di beni o servizi destinati, anche indirettamente, a medici, veterinari o farmacisti, allo scopo di agevolare, in qualsiasi modo, la diffusione di specialità medicinali o di ogni altro prodotto ad uso farmaceutico" (articolo 2, comma 9, legge 289/2002).  

Si tratta di tutti i costi sostenuti dalle aziende farmaceutiche nell’ambito dell’attività di informazione scientifica rivolta alla classe medica.
La norma citata deve comunque essere interpretata in maniera coordinata con la disciplina di settore, relativa ai criteri di deducibilità delle spese della aziende farmaceutiche.
La questione sulla deducibilità dei costi deve, cioè, essere coerente con la legislazione sanitaria (Dlgs 541/1992). Continua a leggere

I crediti ICI sono “privilegiati” in caso di fallimento

E’ privilegiato il credito Ici con il quale il Comune chiede di essere ammesso al passivo fallimentare.

E’ quanto ha stabilito la Cassazione, nell’ordinanza 7826/2011, con un’interpretazione estensiva della norma sulla “prelazione” delle somme derivanti da imposte, tasse e tributi della finanza locale (articolo 2752 cc).
 
Il fatto
La controversia trae origine dalla presentazione della domanda di insinuazione allo stato passivo del fallimento di una società a responsabilità limitata, nei confronti della quale il Comune istante vantava un credito in materia di imposta comunale sugli immobili. Il tribunale adito, con proprio decreto, aveva accolto la domanda ma in via chirografaria e non privilegiata, confermando in ciò l’operato del giudice delegato.
Contro il decreto del tribunale, l’ente impositore ha prodotto ricorso in Cassazione per violazione dell’articolo 2752 del codice civile. Continua a leggere

Pronto un “piccolo” esercito di evasori fiscali

“Non pagare le tasse è un reato grave?” Il 68% degli studenti delle scuole medie ritiene di sì. Ma il restante 32% mostra un atteggiamento più morbido nei confronti dell’evasione fiscale, che giudica in alcuni casi un comportamento ammissibile.

La tolleranza verso l’evasione fiscale, seppure intaccata negli ultimi anni da un’opinione pubblica più sensibile al problema, rischia di trovare proseliti anche nelle nuove generazioni, stando ai risultati di una ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore su un campione di 2mila studenti italiani delle scuole secondarie di I grado. Scarsa alfabetizzazione finanziaria, mancata consapevolezza delle conseguenze legate all’evasione fiscale, esposizione a comportamenti devianti da parte degli adulti, ma anche accentuato materialismo e indifferenza per il prossimo, sono i fattori che si accompagnano a una percezione “giustificazionista” dell’evasione fiscale.
Nonostante la giovane età e la complessità dell’argomento – questo il primo dato sorprendente della ricerca – i tredicenni intervistati mostrano di possedere idee già abbastanza strutturate sul pagare (e non pagare) le tasse. Continua a leggere