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Breve storia del sistema fiscale italiano dal 1864 ad oggi

In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, il giornale telematico gestito dall’Agenzia delle Entrate, nuovofiscooggi.it, pubblica una breve storia dell’evoluzione del sistema tributario italiano dall’unificazione del Paese ai giorni nostri. Di seguito l’articolo.

L’unificazione dei sette Stati che hanno dato luogo al Regno d’Italia è stata sancita dalla proclamazione di Vittorio Emanuele II re d’Italia il 17 marzo 1861.
Da questo momento si decise di introdurre nel Paese anche un sistema fiscale che integrasse e riassumesse i diversi sistemi di tassazione stabiliti negli Stati costituenti. Si trattava di definire un “percorso virtuoso” che interessava inizialmente 22 milioni di abitanti della nazione appena costituita, con condizioni di vita e sociali profondamente diverse nell’Italia “una dall’Alpi al mar” come scritto nell’“altro” inno di Mameli, musicato da Verdi, che non fu prescelto come inno nazionale.
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Il tesserino verde lascia il posto alla tessera sanitaria

Nome, cognome e codice fiscale. Dati che oggi ci vengono richiesti di routine da amministrazioni, enti o dal medico per la ricevuta. Nulla di strano, si tratta delle informazioni essenziali per l’identikit completo di ogni cittadino: ma non è stato sempre così. Risale soltanto al 1973, infatti, l’abbinamento alla sequenza composta da 16 caratteri, nove lettere e sette numeri, il codice fiscale.
 
L’introduzione del tesserino plastificato verde, da tenere sempre in tasca insieme alla carta d’identità, è stato solo una delle importanti novità introdotte da una riforma tributaria ben più ampia e complessa, che ha caratterizzato i primi anni Settanta e ha rivoluzionato il fisco italiano portando il numero dei contribuenti da 4 milioni a 25 milioni e istituendo un apparato informativo capace di elaborare la grande quantità di dati fiscali trasmessi, allora senza strumenti informatici, dagli uffici delle imposte. Continua a leggere

Auto aziendali: quale aliquota I.V.A. applicare alla rivendita?

Il trattamento ai fini IVA della cessione di veicoli (autovetture, motocicli e ciclomotori) per  imprese e lavoratori autonomi si differenzia a seconda:
• del regime di detraibilità applicato all’atto dell’acquisto
• dalla eventuale presentazione dell’istanza di rimborso per il “recupero” dell’Iva non detratta per gli acquisti effettuati dall’1.1.2003 al 13.9.2006. 

I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate forniscono lo spunto per analizzare il trattamento Iva da applicare nella rivendita di autovetture.

A) cessione di autovettura acquistata nuova, senza detrazione Iva E’ il caso in cui un contribuente ha acquistato una autovettura nuova per la quale, al momento dell’acquisto, non ha operato alcuna detrazione dell’Iva. Sono i casi in cui sulla fattura di acquisto è evidenziata l’Iva su tutto il corrispettivo, ma il soggetto acquirente non ha detratto l’imposta. Continua a leggere

17 marzo 2011 : trattamento retributivo dei 150 anni della Repubblica Italiana

Il Decreto Legge n. 5 del 22 febbraio 2011, ha dichiarato, solo per l’anno 2011, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, festività nazionale la giornata del 17 marzo .

Il 17 marzo 2011 si configura come festività nazionale, esclusivamente per l’anno 2011, assumendo negli anni successivi carattere di giornata di ordinaria prestazione lavorativa.

La festività nazionale neo istituita determina conseguenze nella gestione dei rapporti di lavoro, nelle attività produttive e nella definizione del trattamento economico.

Come dovrà essere retribuito il 17 marzo 2011 Continua a leggere

On line l’applicazione per gli enti beneficiari del 5 per mille

Al via da oggi, 15 marzo, le domande per l’iscrizione agli elenchi dei beneficiari del 5 per mille gestiti direttamente dalle Entrate. E’ disponibile, infatti, sul sito internet dell’Agenzia, il software che consente agli enti di volontariato e alle associazioni sportive dilettantistiche di compilare in Rete l’istanza di ammissione per il 2011.

L’invio, esclusivamente via web, deve avvenire entro il 7 maggio, utilizzando i servizi telematici Fiscoonline o Entratel o tramite gli intermediari abilitati. È bene ricordare che anche coloro che erano presenti negli elenchi dello scorso anno dovranno ripresentare la domanda.

L’applicazione non ha bisogno di installazione o di procedure di aggiornamento, l’attivazione avviene in modo molto semplice e non richiede conoscenze tecniche particolari. Continua a leggere

Nuovo software a disposizione del fisco per l’analisi territoriale

Il Fisco raffina gli strumenti di conoscenza del territorio per servire sempre meglio la collettività.
È stato messo a punto, in questi giorni, un nuovo applicativo che verrà distribuito alle strutture territoriali delle Entrate, per effettuare analisi delle realtà socioeconomiche esistenti nelle diverse province italiane.
 
Il nuovo strumento si avvale delle informazioni che verranno desunte dalle banche dati pubbliche delle principali istituzioni e degli enti di ricerca e dalle elaborazioni e stime interne dei dati messi a disposizione dalla Anagrafe tributaria.
 
Il pacchetto software permette una maggiore conoscenza delle realtà territoriali e consente di raggruppare in modo omogeneo le province in base alle attività “core” dell’Agenzia: i servizi indirizzati ai contribuenti e l’azione di prevenzione e contrasto all’evasione fiscale. Continua a leggere

L’Agenzia delle Entrate fornisce indicazioni sull’assistenza alla compilazione del 730/2011

L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 14/E del 14 marzo, anche quest’anno fa il punto sulle modalità di svolgimento dell’assistenza fiscale ai contribuenti, che intendono presentare il 730. Seguendo le tempistiche della loro attività, istruzioni diversificate per sostituti d’imposta, Caf e professionisti. È anche l’occasione per ricordare le modalità e i diversi tempi di presentazione, per spiegare come devono essere operati i conguagli e chiarire i dubbi su casi particolari.
 
Alcune precisazioni sul 730
Innanzitutto è specificato che il modello 730 può essere utilizzato dai lavoratori dipendenti e dai pensionati soltanto se hanno un sostituto d’imposta che può operare il conguaglio fiscale entro i tempi stabiliti.
Il documento di prassi entra poi nel dettaglio dei casi particolari, come quelli dei lavoratori con contratto a tempo determinato (della scuola o non) o di coloro che hanno redditi relativi a rapporti di collaborazione coordinata e continuativa. Continua a leggere

Pronto il modello per scegliere la compensazione parziale dei ruoli esattoriali

Ok definitivo, da parte della società nazionale di riscossione, al modulo attraverso il quale i contribuenti dichiarano a quale parte di debito erariale intendono imputare la compensazione effettuata.
Il modello è disponibile on line, sui siti internet degli agenti di riscossione, e cartaceo presso gli sportelli della rete Equitalia.

 
La nuova modulistica fa seguito alle modifiche introdotte dalla manovra d’estate 2010 (Dl 78/2010) in materia di compensazione, al decreto attuativo del Mef dell’11 febbraio scorso e, infine, alle indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate, che è intervenuta sull’argomento anche con la recentissima circolare 13/E dell’11 marzo. Continua a leggere

Compensi super: Addizionali al 10%

Addizionale del 10% sugli emolumenti variabili che eccedono il triplo di quelli fissi. I sostituti d’imposta, che non abbiano operato le ritenute a titolo di addizionale al momento dell’erogazione di bonus e stock options, possono provvedervi in sede di conguaglio senza applicazione di sanzioni, in ossequio al principio previsto dallo Statuto del contribuente (articolo 10, comma 3, legge 212/2000).
E’ l’ulteriore precisazione, fornita dalla risoluzione n. 31/E dell’11 marzo 2011, sulle ritenute previste per i compensi "super".

Al riguardo l’Agenzia aveva già chiarito (circolare 4/E del 2011) che se il sostituto d’imposta non è in grado di sapere, al momento della retribuzione, se sia stata superata o meno la soglia che fa scattare l’aliquota extra, può applicare l’addizionale in sede di conguaglio. Continua a leggere

Entro il 16 marzo il versamento di IVA e ISI sugli apparecchi di intrattenimento

Entro il 16/03/2011 i soggetti che utilizzano “apparecchi e congegni da divertimento” meccanici  ed elettromeccanici (biliardi, flipper, ecc.) devono versare l’ISI e l’IVA dovuto a valere per l’anno solare 2011. L’imposta è determinata in via forfettaria sulla base di “imponibili medi” che, a partire dall’anno 2010, sono stati determinati a regime. Il valore dei versamenti IVA e ISI va effettuata considerando gli imponibili medi forfetari che sono stati fissati a decorrere dal 2010. La tassazione di tali congegni avviene attraverso varie modalità, principalmente sulla base delle caratteristiche e delle peculiarità che caratterizzano le apparecchiature meccaniche ed elettromeccaniche in oggetto. Sono obbligati al versamento dell’ISI e dell’IVA inerenti a tali apparecchiature i seguenti soggetti:
• i gestori, ossia coloro che esercitano un’attività organizzata diretta alla distribuzione, installazione e gestione economica di apparecchi meccanici o elettromeccanici da divertimento ed intrattenimento, posseduti a qualsiasi titolo, collocati in luoghi pubblici o aperti al pubblico o in circoli o associazioni di qualunque specie; Continua a leggere

Diminuiscono i ricchi nelle regioni dell’Italia settentrionale

L’Italia dei redditi si accorcia, ma non è un bene. Il punto dolente sono le entrate medie registrate nelle dichiarazioni 2010 dai contribuenti delle regioni del Nord, che in genere arretrano rispetto all’anno prima o comunque non riescono a tenere il passo, non proprio travolgente, della media nazionale, mentre nel Mezzogiorno la dinamica si mostra un po’ più vivace. Questa regola generale trova un’eccezione, rappresentata dalle regioni a Statuto speciale: Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta fanno ancora una volta meglio rispetto agli altri, e allargano i confini di prosperità rispetto ai loro vicini.
La nuova fotografia territoriale dei redditi Irpef 2009, denunciati da 41,5 milioni di contribuenti nelle ultime dichiarazioni, dipende da molti fattori, non tutti immediati. Il benchmark per capire se un territorio soffre un po’ troppo della gelata dell’economia è il non esaltante aumento dello 0,8% realizzato dal reddito medio nazionale, Continua a leggere

Decade dai benefici prima casa chi la vende entro 5 anni

Nel caso di alienazione dell’abitazione acquistata con i benefici “prima casa” anteriormente al compimento del quinquennio, il termine triennale – previsto dall’articolo 76 del Dpr 131/1986 – per l’accertamento dell’intervenuta decadenza dalle predette agevolazioni fiscali non si determina a far data dalla cessione dell’immobile bensì dall’anno successivo alla data di registrazione dell’atto di compravendita senza che il contribuente abbia posto in essere un nuovo acquisto.

Questo il principio giuridico ribadito dalla Cassazione nell’ordinanza 3782 depositata lo scorso 15 febbraio, il cui esame, tuttavia, presuppone un breve ripasso delle disposizioni normative interessate. Continua a leggere