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Dichiarazione IMU, come e perchè va presentata

E’ necessario presentarla quando ci sono variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni ICI

Abbiamo annunciato qualche giorno fa la proroga a febbraio 2013 della presentazione della Dichiarazione IMU. Ora forniamo alcune indicazioni su quali casi deve essere presentata la Dichiarazione IMU.

La dichiarazione IMU deve essere presentata dai contribuenti proprietari di immobili che nel corso del 2012 sono entrati in possesso di un nuovo immobile il quale comporta una variazione nel pagamento dell’Imposta non ancora comunicata tramite atti trasmessi con le procedure telematiche in utilizzo presso i notai (modello unico IMU).

In altri termini, l’obbligo della Dichiarazione IMU sorge solo nei casi in cui sono intervenute variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni ICI. Continua a leggere

Rifiuti, dal 1

Mancano poco al debutto del tributo a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani

Mancano poco più di due mesi al debutto della TARES, il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2013 a seguito della sua istituzione a opera dell’art. 14 del d.l. 201/2011.

Durante il question time alla Commissione finanze sono stati forniti alcuni chiarimenti sulle modalità di riscossione della TARES che, a quanto pare, seguirà una duplice via per quei Comuni che decideranno di adottare la tariffa puntuale.

In sostanza, il soggetto affidatario del servizio di gestione dei rifiuti urbani avrà la responsabilità di applicare e riscuotere la TARES in quanto la tariffa ha una natura corrispettiva; invece, i Comuni avranno l’onere di riscuotere le eventuali maggiorazioni, dovute per esempio alla copertura dei servizi c.d indivisibili. Perché i Comuni e non direttamente i gestori del servizio? Perché la maggiorazione TARES ha una natura tributaria. Continua a leggere

Un decreto legge per bloccare le trattenute del 2,5% sul Tfr

È arrivato la scorsa settimana il decreto legge con cui il Governo è intervenuto a sanare la condizione ritenuta dalla Corte costituzionale illegittima (v. Il Sole-24 Ore Sanità n. 39/2012) per violazione degli articoli 3 e 36 della Costituzione della legge Tremonti (art. 12, comma 10, Dl 78/2010) con cui si stabiliva la trattenuta del 2,50% dell’80% dello stipendio, a carico del dipendente. In pratica al posto del calcolo previsto per il trattamento di fine servizio (Tfs, ovvero l’antica liquidazione), che nel caso dei medici dipendenti è definito come Ips, indennità di premio servizio, dal 2011, anziché utilizzare il sistema già previsto di un quindicesimo dell’80% dello stipendio degli ultimi 12 mesi per ogni anno di servizio ovvero riscattato a tal fine, il legislatore ha introdotto il metodo di calcolo previsto per il Tfr, trattamento di fine rapporto, già proprio dei dipendenti del settore privato. Continua a leggere

Pubblico impiego, via a 6mila tagli

Pronti i decreti sulle riduzioni di organico – Situazione critica per Inail e Inps DOPO LE COMPENSAZIONI Nei ministeri le eccedenze sarebbero 3.100, cui si aggiungono 58 dirigenti. Negli enti di ricerca invece arriverebbero a quota 140

Oltre seimila eccedenze da gestire entro il primo semestre del prossimo anno. Con tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione, dai prepensionamenti al part-time ai trasferimenti volontari, prima di attivare le procedure di «mobilità collettiva». È il quadro che emerge per i ministeri, gli enti di ricerca e quelli previdenziali dalla ricognizione effettuata sulle dotazioni organiche in vista dei tagli previsti dalla spending review (dl 95/2012; articolo 2). Scaduto il termine di fine ottobre per il varo dei previsti decreti del presidente del Consiglio con la riduzione degli uffici dirigenziali del 20% e di quelli di funzionari e addetti del 10%, al ministero della Pa è quasi completo il quadro sugli esuberi effettivi che dovrebbero determinarsi dopo le compensazioni tra diverse amministrazioni. Continua a leggere

Incentivo straordinario per l’occupazione di giovani e donne

Sulla base di quanto previsto dal Decreto Interministeriale del 5 ottobre 2012, i datori di lavoro che entro il 31 marzo 2013 stabilizzano rapporti di lavoro a termine, di collaborazione coordinata (anche in modalità progetto) e di associazione in partecipazione con apporto di lavoro, possono essere ammessi ad un incentivo pari a 12mila euro. Incentivi di importo minore possono essere riconosciuti a chi instaura, sempre entro il 31 marzo 2013, rapporti di lavoro a tempo determinato di durata minima di 12 mesi. L’incentivo riguarda uomini con meno di 30 anni o donne di qualunque età, ed è autorizzato dall’Inps in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande ed entro il limite delle risorse stanziate dal suddetto Decreto. Continua a leggere

Province, i presidenti insorgono

Zaia, Rossi, Cota, Spacca, Formigoni: a ognuno la sua polemica dopo l’ok al decreto per l’accorpamento degli enti provinciali 

Sul riordino delle Province sono intervenuti anche i presidenti Zaia, Rossi, Cota, Spacca e Formigoni. "E’ accaduto quello che avevamo ripetutamente annunciato – dichiara il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca – Il Governo ha dato seguito al suo precedente decreto. Nelle Marche ci saranno tre Province come era stato anticipato. Ora il voto del Consiglio regionale appare nel suo reale significato: l’onore delle armi concesso alla storica Provincia risorgimentale di Macerata. Si conferma anche che certi toni decisamente sopra le righe ed estremamente astiosi che hanno caratterizzato le dichiarazioni di molti esponenti politici soprattutto dell’area fermana, apparivano fuori luogo e assolutamente ingiustificati. Il Governo nazionale e’ sempre rimasto sordo a qualsiasi indicazione che non avesse avuto corrispondenza con il decreto iniziale che gia’ prevedeva per le Marche tre Province”. Continua a leggere

Edilizia, come scegliere tra la detrazione del 50% e quella del 55%

E’ possibile scegliere trai 2 bonus per sostituire la caldaia, gli infissi esterni, la posa di un cappotto termico

Detrazione 50% o detrazione 55%? Fino al 30 giugno 2013 convivranno i due bonus fiscali, ma qual è il più conveniente?

LA domanda sorge spontanea visto che alcuni interventi edilizi prevedono la possibilità, da parte del contribuente, di scegliere se orientarsi verso uno o l’altro tipo di premialità fiscale e, in seconda battuta, non sempre la scelta della detrazione 55% potrebbe rivelarsi in assoluto migliore di quella della detrazione 50%.

Vediamo di capirci qualcosa.

La scelta tra le due detrazioni si ha solo nei casi di interventi su fabbricati a uso abitativo che comportano, per esempio, la sostituzione della caldaia o la sua conversione con un altro tipo di combustibile (solitamente di fonte rinnovabile), la sostituzione degli infissi esterni esistenti con altri di tipologia, colore e materiali differenti, l’installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore o la termoregolazione nei vari locali dell’edificio o, ancora, la posa in opera di un cappotto termico e l’isolamento termico dei solai. Continua a leggere

Crediti P.A., 30 giorni per la certificazione alle imprese

Pubblicato in GU il decreto che accorcia i tempi per la certificazione dei crediti

Si dimezzano i tempi per le p.a. per certificare i crediti delle imprese. E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 novembre scorso il  decreto 24 settembre 2012 del Ministero dell’Economia e delle Finanze che riduce da 60 a 30 giorni il termine entro il quale l’amministrazione locale, dal ricevimento della domanda di certificazione, dichiara che il credito dell’impresa verso la P.A. è “certo, liquido ed esigibile” oppure ne dichiara l’inesigibilità.

Inoltre il decreto apporta alcune modifiche al decreto ministeriale 22 maggio 2012 per adeguarlo alle misure previste dalla spending review (d.l. 52/2012 convertito, con modificazioni, dalla legge 94/2012). Continua a leggere

Legge di stabilità, l’IVA per le ristrutturazioni resta al 10%

Tra le novità anche l’eliminazione della retroattività di detrazioni fiscali e dell’abbassamento delle aliquote irpef

Il disegno di legge di stabilità, approvato dal Cdm a metà ottobre, verrà modificato. Nei giorni scorsi il Governo Monti ha incontrato i partiti di maggioranza ed è stato deciso di non alzare all’11% l’aliquota l’Iva del 10% sugli interventi di manutenzione e ristrutturazione di immobili, come inizialmente previsto, mentre aumenterà di un punto percentuale l’altra aliquota Iva che quindi cresce dal 21% al 22%.

Altre novità apportate al ddl, approvato circa un mese dal Consiglio dei Ministri, sono l’eliminazione della retroattività del taglio di detrazioni e deduzioni (tetto di 3 mila euro per le spese detraibili e franchigia da 250 euro sulle detrazioni e deduzioni) e dell’abbassamento di un punto percentuale delle aliquote Irpef del 23% e 27%. Continua a leggere

Sovvenzioni europee: dal 2013 parte la richiesta on line

Entra in vigore il nuovo regolamento finanziario dell’Unione e le operazioni saranno più semplici per imprese, istituzioni e ricercatori

A seguito dell’entrata in vigore del nuovo regolamento finanziario dell’Unione europea, la Commissione europea ha adottato le nuove modalità di applicazione per il testo di legge. A partire dal 1° gennaio 2013 imprese, Ong, ricercatori, studenti, ma anche città e altri destinatari istituzionali potranno accedere in modo più rapido ai fondi Ue. La normativa mira anche a rafforzare la trasparenza e a responsabilizzare chi gestisce i fondi, prevede nuove possibilità per utilizzare importi fissi e tassi forfettari per somme di minor entità, elimina l’obbligo di fornire le stesse informazioni ogni volta che si richiedono i fondi e introduce la possibilità di presentare le domande online. Continua a leggere

Il Ddl anticorruzione è legge. Severino: ampia condivisione

Lotta ai corrotti LE MISURE APPROVATE
No solo dell’Idv – Prescrizione, riparte la proposta del Pd IL GUARDASIGILLI «Non è un compromesso al ribasso. Inserire anche il falso in bilancio o il voto di scambio avrebbe bloccato il provvedimento»

L’anticorruzione è legge. Con un voto quasi unanime, fatta eccezione per l’Idv, la Camera ha approvato definitivamente le norme sulla prevenzione e la repressione della corruzione, che diventeranno operative tra 15-20 giorni. Un successo per il governo, che dopo la fiducia del giorno prima, ha incassato 480 sì (19 i no e 25 gli astenuti) al provvedimento riscritto – rispetto al testo originario del 2010 firmato da Angelino Alfano – dai ministri Filippo Patroni Griffi e Paola Severino. Continua a leggere