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Dichiarazione IMU prorogata al 30 novembre

Il termine ultimo per la Dichiarazione IMU 2012 slitta al 30 novembre, dal momento che il Governo non ha predisposto in tempo utile il modello di comunicazione necessario – entro la naturale scadenza del 30 settembre – per adempiere all’obbligo a carico di molti proprietari di immobili soggetti alla nuova imposta municipale unica.

Il Consiglio dei Ministri – nel decreto sugli enti territoriali – ha concesso ai contribuenti una proroga di due mesi per la comunicazione del modello di dichiarazione IMU, sperando stavolta di riuscire a definire in tempo i modelli di presentazione.

La dichiarazione IMU va presentata in tutti i casi in cui la situazione dell’immobile presenta una variazione rispetto ai dati dichiarati con la vecchia ICI (leggi i dettagli) o, in generale, se ne sono entrati in possesso nel corso del 2012 (fatte salve le consuete eccezioni: ossia quando gli elementi rilevanti ai fini dell’imposta dipendono da atti per i quali sono applicabili le procedure telematiche attraverso il modello unico informatico MUI utilizzato dai notai). Continua a leggere

Ecco come cambia l’ISEE dal 2013

Cambia l’Isee, ovvero l’Indicatore della situazione economica equivalente, il modello che riproduce redditi e patrimoni familiari per stabilire il diritto o la priorità di accesso a una serie di servizi – dagli asili nido alle rette universitarie all’assistenza domiciliare – o di agevolazioni. Nel calcolo peserà di più la prima casa, a causa dell’adeguamento IMU, ed entreranno anche i redditi esenti o tassati separatamente come le indennità di accompagnamento o gli affitti tassati con la cedolare secca.

Il rischio è che con questi nuovi criteri molte famiglie appariranno "più ricche" e potrebbero perdere il diritto ai servizi e alle agevolazioni che finora avevano. Ma secondo il governo, che sta mettendo a punto i nuovi criteri di calcolo, il nuovo Isee consentirà una distribuzione dei servizi più equa, a chi ne ha effettivamente bisogno, limitando i casi dei "falsi poveri". Continua a leggere

Valida la cartella esattoriale notificata con raccomandata a/r

La cartella di pagamento (articolo 26 del Dpr 602/1973) può essere notificata mediante raccomandata con avviso di ricevimento, anche direttamente dall’Agente della riscossione. Questo, in estrema sintesi, il principio di diritto affermato dalla sezione tributaria della Cassazione con sentenza n. 15746 del 19 settembre, in cui è stato altresì ribadito che, in questi casi, in base alle norme postali di settore, per il perfezionamento della notifica è sufficiente che la consegna del plico sia avvenuta al domicilio del destinatario, senza alcun altro adempimento da parte dell’ufficiale postale se non quello di curare che la persona individuata come legittimata alla ricezione apponga la sua firma sul registro di consegna della corrispondenza, oltre che sull’avviso di ricevimento da restituire al mittente. Continua a leggere

Compensazione IVA: Il punto della situazione

Per contrastare gli abusi nell’utilizzo dei crediti IVA in compensazione, il D.L. 16/2012 (art. 8, commi 18 e 19) ha abbassato da 10.000 euro a 5.000 il limite oltre il quale è possibile operare la compensazione orizzontale. E’ rimasta invariata la soglia di 15.000 euro oltre la quale è necessario il visto di conformità sulla dichiarazione IVA annuale o la sottoscrizione della dichiarazione stessa da parte dell’organo di controllo contabile.

Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate pubblicato il 16 marzo scorso sono stati stabiliti i termini e le ulteriori modalità attuative delle disposizioni in esame. Continua a leggere

I prelievi soci ingiustificati sono considerati ricavi in nero

Con sentenza 15236 del 12 settembre, la Corte di cassazione ha stabilito che i prelievi dal conto bancario della società da parte dei soci possono essere contestati dal fisco come ricavi in nero. Pertanto, è legittimo l’accertamento anche in presenza di una contabilità assolutamente regolare.
 
Il fatto
La vicenda riguarda una società cui l’ente impositore aveva notificato un avviso di accertamento ai fini Irpef e Ilor, scaturito da accertamenti bancari dai quali era risultato che i soci avevano prelevato dal conto societario somme poi utilizzate per pagare il mutuo di casa. Gli stessi non erano, infatti, titolari di altri redditi. Continua a leggere

L’Agenzia delle Entrate su YouTube guida il contribuente

Da oggi Entrate in video! L’Agenzia approda su Youtube con un proprio canale “tutorial” per il contribuente. Intuitivo, pratico, pronto a fornire istruzioni in un click e a guidare i cittadini sui temi fiscali più diffusi e sui servizi offerti dalle Entrate. Un ulteriore strumento per assistere i contribuenti in Rete, evitando di fare la fila agli sportelli.

I contenuti dei filmati sono scelti sulla base dei termini breakout, ossia le parole chiave più utilizzate nel motore di ricerca Google. Tra i video “lancio” già in rete: la cedolare secca, la tessera sanitaria, Fisconline e il codice Pin per accedere ai servizi offerti dall’Amministrazione. Continua a leggere

Definita al 4% l’aliquota IVA delle patatine fritte

Iva al 4% per le patate prefritte surgelate. Il prodotto, infatti, composto esclusivamente da patate e olio può essere assimilato agli alimenti come “ortaggi e piante mangerecce, anche cotti, congelati” per i quali è prevista l’aliquota ridotta (voce n. 6, parte II, Tabella A, Dpr 633/1972). A stabilirlo la risoluzione n. 92/E dell’1 ottobre, con cui dell’Agenzia delle Entrate chiarisce definitivamente la corretta aliquota Iva da applicare alle cessioni del prodotto.

La precisazione arriva, infatti, dopo un precedente interpello (risoluzione n. 13/E del 2004), con cui l’Agenzia aveva stabilito che scontavano l’Iva al 10% le “patate prefritte alle spezie”, prodotto contenente, a differenza di quello in esame, anche aglio, sale, rosmarino, eccetera. Continua a leggere

I conti correnti dei terzi legati alla società contano nelle indagini fiscali

In tema di indagini bancarie, i prelievi e i versamenti ingiustificati risultanti dai conti correnti intestati a persone terze legate da uno stretto rapporto con la società sottoposta a verifica, sono posti alla base dell’accertamento del maggior reddito imponibile in capo alla società stessa se l’Amministrazione dimostra, anche tramite presunzione, la natura fittizia dell’intestazione del conto ovvero la sostanziale riferibilità alla società accertata delle operazioni effettuate sui conti medesimi.
È fatta salva la possibilità di fornire prova contraria alla presunzione.
In tal caso, l’onere incombe sulla società, che dovrà dar prova di aver tenuto conto nelle proprie dichiarazioni fiscali dei movimenti rilevati nei conti ovvero che la loro omessa indicazione ai fini fiscali è giustificata dalla loro natura di operazioni non imponibili.
Così ha stabilito la Corte di cassazione con la sentenza 15217 del 12 settembre. Continua a leggere

Dichiarazione IMU: possibile rinvio della scadenza

La proposta del ministero dell’Economia e delle Finanze sarà valutata la prossima settimana in Consiglio dei ministri. A breve, in Gazzetta Ufficiale, modello e istruzioni
Al fine di assicurare ai contribuenti interessati un ragionevole periodo di tempo per l’adempimento, il Consiglio dei Ministri della prossima settimana valuterà la proposta del Mef di proroga del termine di presentazione della dichiarazione Imu – attualmente fissato al 1° ottobre ndr per gli immobili per i quali l’obbligo dichiarativo è sorto dal 1° gennaio 2012. Lo rende noto, attraverso un comunicato stampa, il ministero dell’Economia e delle Finanze. Ministero che ricorda anche come, a breve, sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto dello stesso Mef che approva il modello della dichiarazione Imu e le relative istruzioni per la compilazione. Continua a leggere

In rete i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sugli Studi di Settore

In caso di inottemperanza all’obbligo di presentazione del modello Studi di settore per il periodo d’imposta 2010, anche a seguito di specifico invito spedito dall’Agenzia delle Entrate, il contribuente interessato può incorrere nel rischio di vedersi applicate le nuove misure sanzionatorie previste dall’articolo 23, comma 28 del Dl 98/2011.
 
Al fine di evitare l’applicazione di tali sanzioni e incrementare la compliance dichiarativa, l’Agenzia ha spedito, a partire dal mese di giugno, un invito ai contribuenti che avevano indicato nel quadro contabile del reddito di impresa o di lavoro autonomo di Unico 2011 un codice attività per il quale era previsto uno studio di settore e che, tuttavia, non avevano presentato il relativo modello e non avevano indicato, nella stessa dichiarazione, una causa di esclusione o di inapplicabilità che ne avrebbe giustificato il mancato invio. Continua a leggere