I buoni pasto elettronici stanno rapidamente sostituendo i tradizionali ticket cartacei, rappresentando oggi oltre il 40% del mercato italiano. Questa evoluzione digitale offre numerosi vantaggi sia per le aziende che per i dipendenti, tra cui soglie di esenzione fiscale più elevate, maggior controllo sull’utilizzo e tempi di rimborso più rapidi per gli esercenti convenzionati.
Inquadramento normativo dei buoni pasto
La disciplina che regola i buoni pasto è contenuta nel decreto interministeriale n. 122 del 7 giugno 2017, emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico in attuazione dell’art. 144, comma 5, del D.lgs. 50/2016. Questo decreto definisce le caratteristiche essenziali dei buoni pasto, sia in formato cartaceo che elettronico.
Differenze tra buoni pasto cartacei ed elettronici
I buoni pasto tradizionali sono costituiti da voucher numerati raccolti in carnet, con valore predeterminato stabilito dal datore di lavoro. Riportano informazioni come il codice fiscale del datore di lavoro, i dati della società emittente, il valore facciale e la data di scadenza.
I buoni pasto elettronici, invece, utilizzano una tessera con banda magnetica o microchip simile a una carta di credito. Il datore di lavoro carica l’importo dei ticket spettanti sulla card, che viene poi utilizzata dai dipendenti presso gli esercizi convenzionati tramite POS. La card elettronica mantiene tutte le caratteristiche del buono cartaceo, compreso il divieto di cedibilità e la cumulabilità massima di 8 buoni giornalieri.
Vantaggi dei buoni pasto elettronici
L’utilizzo delle card elettroniche offre diversi benefici:
- Verifica in tempo reale dell’utilizzo da parte del dipendente
- Limitazione a una sola prestazione giornaliera nei giorni di effettiva presenza
- Riduzione di utilizzi impropri o fraudolenti
- Possibilità di bloccare immediatamente la card in caso di smarrimento
- Recupero dei buoni non utilizzati in caso di sostituzione della card
Trattamento fiscale dei buoni pasto
Dal punto di vista fiscale, esistono importanti differenze tra mense aziendali e buoni pasto:
- Mense aziendali: le somministrazioni di alimenti e bevande nelle mense aziendali (gestite direttamente o in appalto) sono completamente esenti da tassazione per i dipendenti. Il datore di lavoro può dedurre interamente i costi e detrarre l’IVA.
- Buoni pasto: concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente per la parte eccedente €4 (formato cartaceo) o €8 (formato elettronico), come stabilito dall’art. 51, comma 2 del TUIR e dalla circolare 29.03.2019, n. 26/E.
Secondo la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 63 del 17 maggio 2005, le card elettroniche possono essere considerate come un “sistema di mensa aziendale diffusa” quando consentono esclusivamente l’identificazione dell’avente diritto e non funzionano come titoli di credito. In questo caso, le prestazioni erogate non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente, indipendentemente dal superamento del limite di €8.
Registrazioni contabili per l’azienda che emette i buoni
Per il datore di lavoro che acquista card elettroniche per i propri dipendenti, le principali scritture contabili riguardano:
- Ricevimento della fattura dalla società emittente (con IVA al 4%)
- Rilevazione del costo di competenza alla consegna delle card ai dipendenti
Contabilità per l’esercente che accetta i buoni pasto
L’esercizio commerciale che accetta buoni pasto elettronici dovrà registrare:
- Il ricavo all’emissione dello scontrino (registrando l’IVA non esigibile)
- L’emissione della fattura verso la società emittente i ticket, rilevando lo sconto concordato (generalmente tra il 5% e il 15%)
- Il giroconto dell’IVA che diventa esigibile al momento dell’emissione della fattura
Società emittente i ticket
Come precisato dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC 34), la società emittente i buoni pasto agisce per conto di un soggetto terzo e deve rilevare il ricavo al netto dei costi sostenuti verso gli esercizi convenzionati, evidenziando il valore della commissione ricevuta. I ricavi sono riconosciuti quando avviene il trasferimento sostanziale dei rischi e benefici e l’ammontare può essere determinato in modo attendibile.
Questa evoluzione digitale dei buoni pasto rappresenta un’importante opportunità per ottimizzare i benefici fiscali e gestionali sia per le aziende che per i lavoratori, offrendo al contempo maggiore sicurezza e tracciabilità nelle transazioni.