Archivi categoria: Adempimenti
Imponibili fiscalmente i proventi da prostituzione
I fatti oggetto della causa sono ben riassunti dai giudici tributari romagnoli, i quali evidenziano che, nel caso in esame, una signora “proponeva ricorso avverso un avviso di accertamento dell’Agenzia delle Entrate, Ufficio di Faenza, notificato il 13.12.2008, con il quale si recuperava a tassazione, con accertamento sintetico, imposte afferenti all’annualità 2002, per Irpef ed addizionali, per aver la contribuente sostenuto ingenti spese per incrementi patrimoniali nell’anno 2005 senza che la medesima avesse ‘capacità reddituale’ dichiarata nel corso del tempo“. Continua a leggere
Delega di pagamento F24: le istruzioni per una corretta compilazione
La prima parte del documento dà istruzioni per procedere correttamente all’indicazione dei dati nei casi particolari di compensazione dell’Iva, come nell’ipotesi di adesione al regime di tassazione di gruppo o in presenza di operazioni straordinarie; la seconda parte affronta, invece, ulteriori problematiche.
Per accedere alle compensazioni è necessario presentare un F24 senza errori e, quindi, è fondamentale seguire passo passo, con attenzione, le regole illustrate dall’Agenzia. Continua a leggere
Deducibilità degli interessi passivi: la nuova disciplina penalizzerebbe le piccole e medie imprese
Ultimo anno di applicazione della franchigia per determinare gli interessi passivi deducibili dal reddito d’impresa. L’agevolazione fiscale "a termine" è prevista dalla Finanziaria 2008 che ha profondamente modificato per i soggetti Ires la disciplina della deducibilità degli interessi passivi e degli oneri assimilati che ora deve essere correlata all’ammontare degli interessi attivi maturati nel periodo d’imposta e al risultato operativo lordo (rol).
«Questa normativa è fortemente penalizzante soprattutto per le piccole e medie imprese — spiega Maurizio Barbieri, commercialista milanese — perché fa dipendere la deducibilità degli interessi passivi non dal solo fatto di averne sostenuto il peso, ma dalla presenza in bilancio di interessi attivi e di un risultato operativo lordo positivo a fine esercizio». A suo avviso, la norma introdotta per semplificare la precedente normativa e per incentivare la capitalizzazione delle imprese, in periodi di crisi come quelli attuali rischia di deprimere ancor più marcatamente i risultati reddituali delle imprese: infatti, in periodi nei quali l’impresa può registrare una contrazione del risultato operativo ed ha maggior necessità di ricorrere all’indebitamento esterno, vede lievitare l’ammontare degli interessi passivi indeducibili con il risultato di un incremento della base imponibile e del corrispondente carico fiscale. Continua a leggere
Cosa succede se non verso le imposte dirette?
Data la
Il trattamento fiscale della cessione d’azienda
Il trasferimento di un’azienda a titolo oneroso, o anche di un solo ramo di essa, e’ il contratto con il quale l’imprenditore cede un complesso di beni unitariamente considerati e idonei alla continuazione da parte dell’acquirente dell’attivita’ di impresa.
L’atto di cessione dell’azienda deve essere registrato nel termine fisso di 20 giorni.
L’atto di trasferimento, inoltre, deve essere iscritto nel registro delle imprese entro 30 giorni dalla stipula.
Di seguito, illustreremo, per linee generali, il trattamento fiscale dell’operazione di cessione di azienda, rinviando per gli approfondimenti alla normativa e ai provvedimenti emanati in materia.
LE IMPOSTE INDIRETTE
La cessione dietro corrispettivo dell’azienda o di un suo ramo e’ un’operazione esclusa dal campo di applicazione dell’Iva, a prescindere dal soggetto che cede l’azienda (imprenditore individuale, societa’). I singoli beni, ad esempio le merci e i macchinari, che sono parte integrante dell’azienda, non sono quindi assoggettati ad Iva al momento della cessione. Continua a leggere
Entro il 4 maggio la presentazione degli elenchi Intra del mese di gennaio
Si informa che l’Agenzia delle Entrate, con circolare n. 14/E del 18 marzo 2010
Obblighi informazioni per le società di capitali
Riproponiamo
Entro il 30 aprile la consegna del Modulo Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) 2010
I soggetti obbligati alla consegna del Modulo Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) 2010 possono consegnare il documento alla Camera di commercio entro il 30 Aprile
Dovrà essere presentato entro il 30 aprile 2010 il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) 2010 in riferimento ai rifiuti movimentati durante l’anno 2009. Il modello da utilizzare ed i dati da trasmettere restano i medesimi rispetto alla comunicazione inviata nell’aprile 2009.
Il MUD va presentato alla Camera di Commercio della Provincia in cui ha sede l’unità locale che produce o gestisce i rifiuti stessi. Per quanto riguarda le imprese che effettuano solo l’attività di trasporto rifiuti oppure l’attività di intermediazione e commercio dei rifiuti senza detenzione, per unità locale s’intende la sede legale dell’azienda oppure la sede presso la quale vengono conservati i registri di carico e scarico. Continua a leggere
Obbligo della PEC per le società e i professionisti
Per tutti i tipi di società (sia di persone che di capitali) e per i professionisti è stato introdotto l’obbligo di dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata (P.E.C.).
Quest’ultima si differenzia dalla posta elettronica “ordinaria” in quanto consente di dare, al messaggio inviato elettronicamente, lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno, certificando il contenuto del messaggio stesso, la sua provenienza e destinazione.
Sebbene sia possibile attivare più indirizzi PEC per una singola impresa, al Registro Imprese sarà possibile segnalare un unico indirizzo per ogni società, che risulterà esserne a tutti gli effetti la vera e propria “sede elettronica” presso cui potranno essere recapitati tutti gli atti o documenti a valore legale a prescindere dal consenso della stessa società. Si dovrà quindi valutare l’opportunità di istituire una “PEC” esclusiva per le comunicazioni da parte del Registro Imprese ed altre “PEC” per le comunicazioni con altri soggetti privati (clienti, fornitori, legali, ecc.). Continua a leggere
Termine della fase transitoria per la comunicazione unica
L’adempimento che viene svolto nei confronti dell’Agenzia tramite ComUnica riguarda la presentazione della dichiarazione di inizio attività, variazione dati e cessazione attività ai fini Iva, da effettuarsi con i modelli AA7 e AA9. Continua a leggere
Con la comunicazione unica gli artigiani risparmiano il bollo
Con la Comunicazione unica gli artigiani scontano il bollo solo per la presentazione, in via telematica o su supporto informatico, del modello "ComUnica" al Registro delle imprese. L’imposta non si applica, invece, sulla successiva pratica diretta a ottenere l’iscrizione all’albo degli artigiani, che rappresenta una mera integrazione documentale al primo invio.
Non sono assoggettati al bollo, inoltre, le domande e gli atti che prima dell’introduzione della Comunicazione unica erano esenti dall’imposta, come la richiesta di attribuzione della partita Iva e gli atti e i documenti in materia di assicurazioni sociali obbligatorie.
Il chiarimento arriva con la risoluzione n. 24/E del 29 marzo in risposta a un interpello con cui la Regione Marche chiedeva di conoscere il corretto trattamento tributario, ai fini dell’imposta di bollo, della Comunicazione unica presentata in via telematica dalle imprese artigiane. Continua a leggere