Archivi categoria: Adempimenti

Spesometro: comunicazione in arrivo

In prossimità della scadenza del 30 aprile, ultimo giorno utile alla comunicazione dei dati relativi alle operazioni IVA superiori a 3.600,00 Euro, ci sembra utile rammentare i fondamentali di un adempimento importante per la lotta all’evasione fiscale.  

L’Agenzia fornisce i chiarimenti sull’obbligo di comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini Iva di importo non inferiore a 3mila euro. Dalla definizione dell’ambito soggettivo e oggettivo ai casi particolari di esonero, la circolare n. 24/E del 30 maggio fa il punto sulle modalità di applicazione dello strumento pensato per contrastare le forme più rilevanti di frode ed evasione fiscale in materia di Iva e per individuare la reale capacità contributiva delle persone fisiche (articolo 21 del Dl 78/2010). Continua a leggere

Spesometro: comunicazione rinviata per gli operatori finanziari

Lo “spesometro” allunga i tempi per gli acquisti via Pos. Gli operatori finanziari tenuti a comunicare i dati delle operazioni rilevanti ai fini Iva, di importo non inferiore a 3.600 euro, relative al periodo 6 luglio – 31 dicembre 2011, in cui l’acquirente è un consumatore finale che ha pagato con moneta elettronica, potranno provvedere al primo invio entro il 15 ottobre 2012.
 
La nuova deadline, che proroga quella originariamente fissata al prossimo 30 aprile, è stabilita da un provvedimento firmato oggi dal direttore dell’Agenzia delle Entrate. Lo slittamento si è reso necessario per consentire agli operatori finanziari di predisporre gli opportuni adeguamenti tecnici, anche in seguito alle modifiche apportate al tracciato record per la comunicazione. Il provvedimento annuncia inoltre la pubblicazione, sul sito internet dell’Agenzia, di nuove specifiche tecniche per la trasmissione, che vanno a sostituire quelle allegate al provvedimento del 29 dicembre 2011, che vengono soppresse. Continua a leggere

Non si può chiedere il rimborso IVA in presenza di fermo amministrativo

È legittimo il respingimento, da parte dell’ufficio, dell’istanza di rimborso Iva presentata dall’impresa, in presenza di fermo amministrativo su somme che il contribuente deve versare al fisco in relazione ad altri anni di imposta.
È il principio di diritto contenuto nella sentenza della Corte di cassazione n. 4505 del 21 marzo.

Il fatto
La vicenda della sentenza in esame è quella di un consorzio di ricerca che aveva presentato all’ufficio finanziario richiesta di rimborso del credito Iva maturato nell’anno, il quale veniva negato non già sul presupposto dell’inesistenza della ragione di credito vantata, quanto perché, sussistendo una contrapposta e contestata ragione di credito erariale, l’Amministrazione ha disposto il "fermo amministrativo" del rimborso previsto dall’articolo 69, ultimo comma, della legge di contabilità generale dello Stato di cui al regio decreto 2440/1923. Continua a leggere

Contributo di solidarietà: quando e come versarlo

Il contributo di solidarietà è dovuto, da tutti i soggetti passivi Irpef (compresi i non residenti per i redditi prodotti nel territorio dello Stato), sulla parte di reddito eccedente i 300mila euro lordi annui, nella misura del 3%. È determinato in sede di dichiarazione dei redditi e si versa in unica soluzione insieme al saldo Irpef di giugno. Operativo a partire dal 1° gennaio 2011 e fino al 31 dicembre 2013, è deducibile dal reddito complessivo.
La nuova misura è stata introdotta con la “manovra di Ferragosto” (Dl 138/2011) per cercare di raggiungere gli obiettivi di finanza pubblici concordati in sede europea e potrà, quindi, essere prorogata anche per gli anni successivi. Con il decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze del 21 novembre 2011 sono state definite le modalità tecniche di attuazione.
Le prime “istruzioni” sul contributo di solidarietà arrivano dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 4/E del 28 febbraio. Continua a leggere

Cessazione Partite IVA inattive: regolarizzazione facile entro il 31/03/2012

Definizione delle liti fiscali pendenti, chiusura agevolata delle partite Iva inattive, franchigia per i lavoratori “frontalieri”, detrazioni per carichi di famiglia a favore dei non residenti, proroga fino a tutto il 2015 degli incentivi fiscali per il rientro in Italia dei giovani “cervelli”, sospensione fino al 30 giugno degli adempimenti e dei versamenti tributari e contributivi per i contribuenti colpiti da eccezionali eventi atmosferici. Sono alcuni degli argomenti “trattati” dall’articolo 29 (“proroghe di termini in materia fiscale”) del decreto n. 216/2011, la cui legge di conversione (n. 14/2012) è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale di ieri, Supplemento ordinario n. 36.
 
Definibili le liti pendenti al 31 dicembre 2011
Riaperta e allargata la possibilità di definire in via agevolata le liti pendenti “minori”, di valore (dato dalla sola imposta richiesta, senza considerare sanzioni e interessi) fino a 20.000 euro. Continua a leggere

Codici tributo per l’attribuzione della rendita d’ufficio

In pista di lancio i codici tributo necessari per pagare gli importi dovuti a seguito dell’attribuzione d’ufficio, da parte dell’Agenzia del Territorio, della rendita presunta agli immobili, relativamente ai quali i rispettivi proprietari non hanno provveduto alla presentazione della dichiarazione di aggiornamento catastale (articolo 19, comma 10, Dl 78/2010).
Ad istituirli, la risoluzione n. 19/E del 27 febbraio.

La risoluzione fa seguito al provvedimento congiunto Agenzia delle Entrate – Agenzia del Territorio, del 24 febbraio, che ha definito le modalità e i termini per l’attuazione delle disposizioni contenute nel decreto ministeriale dell’8 novembre 2011, con il quale il sistema del versamento unitario tramite modello F24 (articolo 17, Dlgs n. 241/1997) è stato estese, tra l’altro, al pagamento dei tributi speciali catastali e dei relativi interessi, sanzioni e oneri accessori dovuti per l’inosservanza della normativa catastale. Continua a leggere

Comunicazione annuale dati IVA: scadenza in vista

Scade mercoledì 29 febbraio l’ appuntamento con la comunicazione dati Iva. L’obbligo riguarda i titolari di partita Iva tenuti alla presentazione della dichiarazione annuale. Nella comunicazione il contribuente deve riportare i principali dati riepilogativi delle operazioni imponibili, non imponibili ed esenti, effettuate nel 2011.
 
L’adempimento, previsto dalla normativa comunitaria, consente di effettuare il calcolo delle “risorse proprie” che ciascuno Stato membro deve versare al bilancio comunitario. Trattandosi di una comunicazione di dati, non ha nulla a che vedere con la dichiarazione Iva per determinare l’imposta dovuta. La natura non dichiarativa della comunicazione fa sì che non siano valide le sanzioni previste in caso di omessa o infedele dichiarazione e non sia possibile ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso. Sono invece applicabili le sanzioni amministrative – da un minimo di 258 euro a un massimo di 2.065 euro – per l’omessa comunicazione o per l’invio della stessa con dati incompleti o inesatti. Continua a leggere

Chiusura semplificata per le partita iva inattive

Continua l’attività di analisi dell’Agenzia delle Entrate sul mondo delle partite Iva, per individuare le posizioni “dimenticate” e quindi solo formalmente attive. A questo proposito, il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha ricordato che la “manovra di luglio” (Dl 98/2011) ha previsto la possibilità, per i soggetti che non hanno comunicato la cessazione dell’attività entro i 30 giorni previsti, di sanare la violazione versando spontaneamente con F24, entro il 31 marzo, un importo pari a 129 euro (ovvero un quarto della sanzione minima dovuta), senza presentare il modello AA7 (soggetti diversi dalle persone fisiche) o AA9 (imprese individuali e lavoratori autonomi). Inoltre, lo stesso decreto legge ha previsto che la partita Iva possa essere revocata, con provvedimento da notificare al contribuente, qualora non vengano effettivamente svolte le attività per le quali è stata attribuita o non sia stata presentata, negli ultimi tre anni, la dichiarazione annuale. Continua a leggere

Canone RAI: Scadenza entro la fine del mese

“Il canone Tv è un tributo come tutti gli altri, pagarlo … è un obbligo”, così recita il popolare spot che invita all’adempimento tutti i detentori di apparecchi abilitati o adattabili alla ricezione di programmi televisivi, a prescindere dall’uso che se ne faccia. È un’imposta sul possesso ed è arrivato il momento di versarla, senza sanzioni. Deadline martedì 31 gennaio.
 
Quest’anno, il costo dell’abbonamento Rai è pari a 112 euro, 1,50 euro in più rispetto al 2011. Tale importo va preso in considerazione esclusivamente se ci si mette in regola entro fine mese, altrimenti sono previsti sanzioni e interessi, le prime variano in relazione al ritardo. In particolare, se l’adempimento viene effettuato nei 30 giorni successivi alla scadenza ordinaria, la penalità è pari a 1/12 del canone (4,41 euro). Con ritardo superiore a 30 giorni, invece, la sanzione ammonta a 1/6 di 112 (8,82 euro) per ogni semestre. Continua a leggere

La dichiarazione di successione è rettificabile anche dopo 1 anno dal decesso

I contribuenti possono procedere alla rettifica di errori contenuti nella dichiarazione di successione – anche non meramente materiali o di calcolo – e gli uffici dell’Agenzia sono tenuti a valutare tali rettifiche, a condizione che le modifiche vengano dichiarate prima della notifica dell’avviso di rettifica e liquidazione della maggiore imposta, ovvero prima del decorso del termine ultimo per tale notifica. L’indicazione è contenuta nella risoluzione n. 8/E del 13 gennaio, risposta all’interpello di un contribuente che, sostenendo di aver indicato in modo errato il valore di un cespite in una dichiarazione di successione, presentata il 30/10/1995, chiedeva di poter rettificare tale valore presentando una dichiarazione modificativa.

In precedenza, l’Amministrazione finanziaria, con la risoluzione 18 giugno 1999, n. 101, aveva sostenuto che, fatti salvi gli errori materiali o di calcolo, la possibilità di rettificare la dichiarazione di successione era temporalmente limitata, in quanto la rettifica, per poter essere presa in considerazione dall’ufficio, doveva intervenire entro il termine ultimo previsto per la presentazione della dichiarazione stessa. Continua a leggere

Nuovi codici tributo per versare i contributi dei consulenti del lavoro

Proseguono le adesioni dei Consigli provinciali dell’Ordine dei consulenti del lavoro alla convenzione con l’Agenzia per il versamento, tramite modello F24, dei contributi dovuti dagli iscritti. A tale scopo, la risoluzione n. 6/E del 12 gennaio istituisce una nuova serie di causali contributo destinate agli ultimi “firmatari”.
Sono in tutto 39 e abbracciano un po’ tutto lo Stivale, ognuna è composta dalla sigla della città a cui si riferisce seguita da due zeri. La prima è riservata agli iscritti di Alessandria, l’ultima per i loro colleghi di Udine. Continua a leggere

Prorogata al 31 gennaio 2012 la scadenza per la comunicazione dei dati IVA relativi al 2010

Slitta al 31 gennaio 2012 la scadenza per l’invio telematico della comunicazione relativa alle operazioni rilevanti ai fini Iva, di importo non inferiore a 25mila euro, riferite al periodo d’imposta 2010.
Il nuovo termine subentra al vecchio (fissato al 31 dicembre 2011), con un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate.
 
Si tratta della comunicazione obbligatoria prevista, in applicazione della disciplina sullo “spesometro” (articolo 21, Dl 78/2010), per gli acquisti e le cessioni di beni, le prestazioni di servizi effettuate e ricevute che, a regime, dovrà essere trasmessa, entro il 30 aprile di ciascun anno successivo alla scadenza del periodo d’imposta di riferimento, per tutte le movimentazioni di valore pari o superiore a 3.000 euro al netto dell’Iva ovvero a 3.600 euro, Iva compresa, nel caso di operazioni senza obbligo di emissione della fattura. Continua a leggere