Archivi categoria: Adempimenti

Avvisi bonari: i codici tributo per versarli parzialmente

I versamenti delle somme dovute a seguito del controllo automatizzato della dichiarazione e della successiva comunicazione di irregolarità possono essere effettuati anche solo in parte, utilizzando i codici tributo istituiti appositamente istituiti con la risoluzione n. 120/E del 12 dicembre.
A ogni versamento dovuto all’erario, corrisponde un codice tributo ad hoc.

Il controllo delle dichiarazioni ex articolo 36-bis del Dpr 600/1973 consiste in una verifica dei dati riportati nella dichiarazione attraverso procedure automatizzate. Se emerge una maggiore imposta rispetto a quella indicata, al contribuente viene inviata, prima della cartella di pagamento, una comunicazione di irregolarità in cui sono riportate le maggiori somme dovute, incluse sanzioni e interessi. In questo caso, il contribuente, se provvede a versare quanto richiesto entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione, beneficia della riduzione della sanzione a 1/3 di quella ordinaria (10% anziché 30%). Continua a leggere

Contributo di solidarietà per i redditi over 300.000

Come dovrà essere applicato il contributo di solidarietà richiesto ai contribuenti con maggiori possibilità economiche per concorrere a superare la difficile situazione economica: le regole in un decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze, datato 21 novembre e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di sabato 26 novembre.
 
La misura, contenuta nella manovra d’agosto (articolo 2, comma 2, Dl 138/2011), interessa – per il periodo che va dall’1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2013 – coloro che hanno un reddito complessivo annuo lordo superiore a 300mila euro. Per questi contribuenti è previsto, appunto, un “contributo di solidarietà” pari al 3% della somma eccedente tale soglia.
 
Da soli o insieme al sostituto
Il decreto Mef specifica che il contributo va determinato nell’ambito della dichiarazione dei redditi e versato, in unica soluzione, insieme al saldo Irpef. Continua a leggere

Alla cassa per il secondo acconto d’imposta

Il tempo per la seconda o unica rata d’acconto Irpef/Ires del 2011 è oramai maturo. Il termine ultimo per il versamento è, infatti, tradizionalmente fissato al 30 novembre. Sono chiamati in cassa i contribuenti che hanno presentato il modello Unico 2011 e risultano debitori d’imposta. Tra questi, i maggiori interessati all’appuntamento di quest’anno sono di sicuro quelli che hanno optato per la cedolare secca. Gli stessi, grazie alla natura sostitutiva dell’imposta, dovranno rideterminare al ribasso l’importo dovuto.

Tutti, ma con le “dovute” eccezioni
In linea di massima, versano l’acconto un po’ tutte le categorie di contribuenti (persone fisiche, società di persone ed equiparate e soggetti Ires), ma il vero ago della bilancia lo fa la “differenza”. Si tratta dell’importo che, in Unico PF, è indicato al rigo RN33 ed esprime l’imposta dovuta per il 2010, al netto delle detrazioni, dei crediti d’imposta e delle ritenute subite. Su questa cifra si deve applicare una determinata percentuale normativamente prestabilita che, per il 2011, come per l’anno scorso, è fissata al 99 per cento. Continua a leggere

Superbollo: Alla cassa entro il 10 novembre

I proprietari degli autoveicoli esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche non sono interessati dal versamento dell’addizionale erariale introdotta dalla manovra di stabilità finanziaria approvata a luglio (articolo 23, comma 21, Dl 98/2011), anche se le loro vetture hanno una potenza superiore a 225 chilowatt.
E’ una delle precisazioni della circolare 49/E dell’8 novembre, che chiarisce, oltre alle ipotesi di esenzioni, modalità e termini di pagamento del tributo “aggiuntivo” previsto per i veicoli “superpotenti”, da versare, per il 2011, entro il prossimo 10 novembre.
 
Automobilisti in cassa. L’agenda
Il superbollo interessa coloro che, dal 6 luglio (data di entrata in vigore del Dl 98/2011), sono “proprietari, usufruttuari, acquirenti con patto di riservato dominio, ovvero utilizzatori a titolo di locazione finanziaria di autovetture e di autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose con potenza superiore a duecentoventicinque chilowatt”. Continua a leggere

Partita Iva inattiva: poche ore per la sanzione minima

Ultimo giorno utile per dire addio alle partite Iva inattive pagando la sanzione minima di 129 euro e chiudere, definitivamente, i rapporti con l’imposta sul valore aggiunto se non c’è più motivo per mantenerli in vita.
La procedura è facile, si risolve semplicemente con l’esecuzione del versamento tramite modello “F24 Elementi identificativi”. Tutto qui, non occorre neanche trasmettere all’Agenzia delle Entrate copia dell’attestato di pagamento né presentare la dichiarazione di cessata attività (modello AA7/10 per i soggetti diversi dalle persone fisiche, modello AA9/10 per le imprese individuali e i lavoratori autonomi). L’acquisizione nel sistema informativo dell’Anagrafe tributaria dei dati riportati nel modello F24 consente all’Amministrazione finanziaria di aggiornare la posizione del contribuente. Continua a leggere

Presentazione Unico 2011. Stagione chiusa al 30 settembre

Con la fine del mese si esauriscono non solo i tempi regolamentari per l’invio del modello di quest’anno, ma anche per correggere gli errori della precedente tornata.
Ancora una settimana per trasmettere on line la dichiarazione Unico 2011. È venerdì 30 settembre, infatti, il termine canonico per archiviare regolarmente il più importante adempimento fiscal-telematico dell’anno.
 
Obbligati e per “scelta”
In linea generale, tutti i contribuenti tenuti a dichiarare Continua a leggere

Slitta al 31 dicembre l’obbligo dell’elenco clienti e fornitori

Slitta al 31 dicembre 2011 il termine per la comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva riferita al periodo d’imposta 2010. La proroga riguarda i dati relativi alle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate e ricevute dai soggetti passivi, di importo non inferiore a 25mila euro. Aggiornate, inoltre, le specifiche tecniche che tengono conto delle indicazioni fornite dalle associazioni di categoria, relative alla migliore qualità dei dati che si può ottenere con una diversa organizzazione delle informazioni richieste. Le novità, nel provvedimento del direttore dell’Agenzia del 19 settembre 2011. Continua a leggere

Nuove norme nuovi codici tributo

Ammessi nel “giro” del modello F24 accise, vanno utilizzati da chi ottiene la gestione dei giochi a distanza
Tre nuovi codici, istituiti con la risoluzione n. 73/E del 25 luglio, che scaturiscono direttamente dalle disposizioni connesse al rispetto degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alla Comunità europea, tutte nero su bianco nella legge 88/2009. Disposizioni che si traducono nella richiesta di condizioni più rigorose per ottenere il rilascio delle richiamate concessioni, allo scopo di contrastare la diffusione, nel Paese, del gioco Continua a leggere

Regolarizzazione facile per le Partite IVA dimenticate

Ultima chiamata del Fisco per le partite "spente". I titolari di una posizione Iva che, pur non svolgendo alcuna attività, non hanno comunicato la cessazione, hanno 90 giorni di tempo per regolarizzare spontaneamente la propria situazione, versando una sanzione ridotta di 129 euro tramite l’F24 dedicato. Sanare il rapporto con il Fisco è facile e immediato: basta pagare con il modello "F24 Versamenti con elementi identificativi", indicando il codice tributo 8110 (istituito con la risoluzione n. 72/E dell’11 luglio), il numero di partita Iva da chiudere e l’anno di cessazione dell’attività. Chi non si avvale di questa opportunità, rischia una sanzione che può variare dai 516 fino ai 2.065 euro. Continua a leggere

Comunicazioni telematiche operazioni over 3.000: ecco i chiarimenti

L’Agenzia fornisce i chiarimenti sull’obbligo di comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini Iva di importo non inferiore a 3mila euro. Dalla definizione dell’ambito soggettivo e oggettivo ai casi particolari di esonero, la circolare n. 24/E del 30 maggio fa il punto sulle modalità di applicazione dello strumento pensato per contrastare le forme più rilevanti di frode ed evasione fiscale in materia di Iva e per individuare la reale capacità contributiva delle persone fisiche (articolo 21 del Dl 78/2010).
 
Il provvedimento attuativo
Il provvedimento del 22 dicembre 2010, in linea con il Dl 78/2010, ha messo sotto la lente di ingrandimento i pagamenti che superano una certa soglia, prevedendo, per tutti i soggetti Iva, l’obbligo di comunicare in via telematica all’Agenzia delle Entrate le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate e ricevute, di importo pari o superiore a 3.000 euro, al netto dell’Iva. Continua a leggere

Alimenti e bevande: quando il corso abilitante non serve

Per aprire un’attività di commercio di generi alimentari o di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande non è più necessario frequentare corsi di formazione professionale abilitanti se si è in possesso di un diploma professionale o di laurea “nel cui piano di studi siano previste materie attinenti al commercio, alla preparazione o alla somministrazione degli alimenti”.
È quanto si legge nella circolare n. 3642/C del Ministero dello Sviluppo economico intervenuta per individuare i titoli di studio validi quali requisiti professionali abilitanti per l’avvio delle attività di commercio di generi alimentari e somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. Continua a leggere

Pronti i codici tributo per l’imposta sostitutiva sugli straordinari

Pronti sei nuovi codici tributo destinati ai contribuenti che, a seguito del controllo formale delle dichiarazioni dei redditi (articolo 36-ter del Dpr 600/1973), devono provvedere al versamento delle somme tramite F24.

La risoluzione n. 51/E del 2 maggio istituisce tre codici – imposta, interessi e sanzioni – per pagare l’imposta sostitutiva per lavoro straordinario e premi di produttività, introdotta dal decreto legge 93/2008, e altri tre per il versamento dell’imposta sostitutiva (e relativi interessi e sanzioni) per i contribuenti che adottano il regime dei minimi.
Questi i nuovi codici tributo da inserire, nel modello di pagamento unificato F24, nella sezione “Erario” in corrispondenza della colonna “Importi a debito versati”, riportando il codice atto e l’anno di riferimento indicati nella comunicazione: Continua a leggere