Archivi categoria: Adempimenti

Strutture sanitarie private: entro il 2 maggio l’invio delle certificazioni

È il 2 maggio la data da tenere in evidenza per le strutture sanitarie private. Quest’anno la naturale scadenza (30 aprile) arriva di sabato e “slitta”, perciò, al primo giorno lavorativo successivo. Entro questa data le suddette strutture devono inviare telematicamente all’Agenzia delle Entrate la comunicazione dei compensi complessivamente riscossi, nel corso dell’anno 2010, in nome e per conto di ciascun operatore sanitario che ha effettuato una prestazione in loco.

 
Chi comunica cosa
L’obbligo della riscossione accentrata è stata introdotta dalla Finanziaria del 2007 (articolo 1, commi da 38 a 42, legge n. 296/2006) per tutte le strutture sanitarie private che ospitano, mettono a disposizione o concedono in affitto locali della struttura a operatori sanitari (siano essi medici o paramedici) per l’esercizio di lavoro autonomo.
Si tratta, perciò, della riscossione obbligatoria da parte delle strutture ospitanti delle parcelle corrisposte in seguito alle prestazioni sanitarie rese dal professionista nei confronti diretti di un paziente. Continua a leggere

Nuovi codici per i versamenti parziali degli avvisi bonari

La risoluzione n. 39/E del 4 aprile istituisce una serie di codici tributo per il versamento di somme dovute a seguito delle comunicazioni inviate dall’Amministrazione finanziaria, ai sensi dell’articolo 36-bis del Dpr 600/1973, a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni presentate dai contribuenti e dai sostituti d’imposta.

Alla comunicazione di irregolarità viene allegato un modello F24 precompilato – con indicazione del solo codice tributo 9001 – che il contribuente può utilizzare nel caso in cui decida di versare l’importo complessivo richiesto.
Se invece intende "regolarizzare" solo una parte della cifra indicata nella comunicazione, deve predisporre un diverso modello F24, riportando i codici specifici che identificano le singole somme. Continua a leggere

Obbligo per gli autotrasportatori di indicare il costo del carburante in fattura

Con l’articolo 83-bis del D.L. n. 112/08 sono state dettate importanti disposizioni operative riguardanti il mercato dell’autotrasporto di cose per conto terzi.
Le nuove disposizioni prevedono, infatti, che le fatture, relative a prestazioni di trasporto per conto terzi, devono contenere l’indicazione della parte del corrispettivo relativo al costo del carburante necessario al vettore per l’esecuzione delle prestazioni convenzionate con il committente.
Cosa significa?
Qualora le imprese di autotrasporto subiscano aumenti dei propri costi a causa delle variazioni di prezzo del carburante, hanno diritto di richiedere ai propri committenti la rifusione di tali maggiori oneri.
Il meccanismo prevede che le fatture relative al trasporto per conto terzi debbano contenere l’indicazione della parte di corrispettivo imputabile al costo del carburante necessario al vettore per eseguire il servizio. Continua a leggere

Entro il 16 marzo il versamento di IVA e ISI sugli apparecchi di intrattenimento

Entro il 16/03/2011 i soggetti che utilizzano “apparecchi e congegni da divertimento” meccanici  ed elettromeccanici (biliardi, flipper, ecc.) devono versare l’ISI e l’IVA dovuto a valere per l’anno solare 2011. L’imposta è determinata in via forfettaria sulla base di “imponibili medi” che, a partire dall’anno 2010, sono stati determinati a regime. Il valore dei versamenti IVA e ISI va effettuata considerando gli imponibili medi forfetari che sono stati fissati a decorrere dal 2010. La tassazione di tali congegni avviene attraverso varie modalità, principalmente sulla base delle caratteristiche e delle peculiarità che caratterizzano le apparecchiature meccaniche ed elettromeccaniche in oggetto. Sono obbligati al versamento dell’ISI e dell’IVA inerenti a tali apparecchiature i seguenti soggetti:
• i gestori, ossia coloro che esercitano un’attività organizzata diretta alla distribuzione, installazione e gestione economica di apparecchi meccanici o elettromeccanici da divertimento ed intrattenimento, posseduti a qualsiasi titolo, collocati in luoghi pubblici o aperti al pubblico o in circoli o associazioni di qualunque specie; Continua a leggere

La doppia cessione fa scaturire una doppia plusvalenza tassabile

La Commissione tributaria provinciale di Firenze, con la sentenza 18/6/11 del 18 febbraio, ha respinto il ricorso di una società che nel 2004 aveva ceduto l’azienda dichiarando un corrispettivo per la cessione pari a 144.608 euro, con una plusvalenza patrimoniale di 28.868 euro.

L’ufficio, considerato che, ai sensi dell’articolo 86, comma 2, del Tuir, la plusvalenza deve essere calcolata come differenza tra il corrispettivo, al netto degli oneri accessori di diretta imputazione, e il costo dei beni non ammortizzato, convocava dunque il rappresentante legale della società per la consegna della documentazione necessaria a verificare il corretto calcolo della plusvalenza.
In occasione del contraddittorio, il contribuente presentava una memoria nella quale esponeva quanto segue: Continua a leggere

Indeducibili i costi del carburante risultanti da una scheda incompleta

Non è deducibile dal reddito d’impresa il costo sostenuto per l’acquisto di carburanti per autotrazione, né è detraibile la relativa Iva, se vi è stata incompleta redazione delle schede carburante (Dpr 444/1997), in particolare, quando le schede non recano l’indicazione della percorrenza e del numero dei chilometri riportato dall’apposito misuratore del veicolo utilizzato per il trasporto.

 
Lo ha affermato la Corte di cassazione con la sentenza 3947del 18 febbraio.
 
La vicenda
Con gli avvisi di accertamento emessi ai fini Irpeg, Irap e Iva relativi agli anni di imposta 1998 e 1999 e notificati a una Srl, l’ufficio ha recuperato, tra gli altri, anche costi conseguenti alle “indebite deduzioni” operate in relazione al “conto carburante”, documentati con schede prive degli elementi prescritti dal decreto ministeriale del 7 giugno 1977. Continua a leggere

Disponibile il modello per il flusso telematico 730-4 del 2011

Disponibile sul sito internet delle Entrate il modello “Comunicazione per la ricezione in via telematica dei dati relativi ai mod. 730-4 resi disponibili dall’Agenzia delle entrate”. Dovranno compilarlo e inviarlo telematicamente, entro il prossimo 31 marzo, i sostituti d’imposta per informare l’Amministrazione finanziaria dell’indirizzo web a cui intendono ricevere i risultati contabili emersi dalle dichiarazioni dei redditi 730.
 

Il via libera con il provvedimento direttoriale del 25 febbraio, che approva anche istruzioni e specifiche tecniche.
 
Il sostituto ha tre possibili opzioni di “recapito”: Continua a leggere

L’assicurazione Vita versata all’ex moglie non si deduce dal reddito

L’assicurazione sulla vita versata a favore dell’ex moglie non può essere dedotta dal reddito complessivo dichiarato dal marito separato. La regola non cambia anche se è stato il Tribunale, in occasione della causa di divorzio, a disporre il pagamento.

 
Così ha stabilito la Corte di cassazione con la sentenza n. 2236 del 31 gennaio.

Il fatto

Un contribuente presentava ricorso alla Ctp per una cartella di pagamento emessa a causa del disconoscimento, da parte dell’Agenzia delle Entrate, della deduzione effettuata, in occasione della dichiarazione dei redditi, del premio relativo alla polizza vita versata a favore della moglie divorziata.
Il ricorso veniva respinto, in prima battuta, dalla Commissione tributaria provinciale e, successivamente, anche dal giudice d’appello, che accoglieva le ragioni dell’Amministrazione finanziaria. Continua a leggere

Omessi Versamenti: valido il ruolo esattoriale senza preventivo avviso

Il ruolo conseguente all’omesso versamento delle imposte dichiarate nel modello Unico non è nullo ai sensi dell’articolo 6, comma 5, della legge 112/2000 (Statuto del contribuente) anche se l’Amministrazione finanziaria non abbia preventivamente provveduto a invitare il contribuente a fornire i chiarimenti necessari.
Questo il principio di diritto desumibile dalla sentenza della sezione tributaria della Corte di cassazione n. 795 del 14 gennaio.
 
La vicenda
La controversia veniva originata dal ricorso proposto da una società avverso l’iscrizione a ruolo delle imposte liquidate ai sensi degli articoli 36-bis del Dpr 600/1973 (per le imposte dirette) e 54-bis del Dpr 633/1972 (per l’Iva).
Nel caso di specie, la liquidazione aveva riguardato l’omesso versamento in autotassazione di imposte esposte nella dichiarazione fiscale. Continua a leggere

Conservazione ultra decennale per le fatture relative ai beni in ammortamento

L’onere in capo al contribuente di documentare l’esistenza e consistenza dei costi riguarda tutte le componenti reddituali negative, non esclusi quei beni che, pur acquistati molti anni prima, continuano a partecipare al risultato di esercizio attraverso la procedura di ammortamento.
È questo, in sintesi, quanto stabilito dalla Commissione tributaria di primo grado di Trento con la sentenza n. 7/2/11 del 13 gennaio.
 
I fatti di causa
Durante una verifica fiscale, veniva richiesto a una società di giustificare, attraverso la produzione di idonea documentazione, l’effettivo sostenimento del costo di acquisto di alcuni beni sottoposti alla procedura di ammortamento. Continua a leggere

Gli accordi con il fisco diventano più cari dal 1 febbraio 2011

Modificata la misura delle sanzioni previste per il ravvedimento e gli strumenti deflativi del contenzioso
Ritocco al rialzo per le sanzioni ridotte da pagare quando si decide di fare pace con il fisco. La legge di stabilità (articolo 1, commi 17-22, legge 220/2010) ha fissato al 1° febbraio 2011 la data spartiacque per l’applicazione dei "rincari" in caso di ravvedimento operoso, accertamento con adesione, acquiescenza, conciliazione giudiziale e definizione agevolata.

Ravvedimento operoso
Diventa più cara la regolarizzazione spontanea di omissioni ed errori, opportunità concessa al contribuente sempre che la violazione non sia stata già constatata dagli uffici fiscali e non siano iniziati accessi, ispezioni o verifiche o qualsiasi altra attività amministrativa di accertamento (notifica di inviti a comparire, richiesta di documenti, invio di questionari). Continua a leggere

Tassabili le plusvalenze conseguite con i contratti rolling spot

Le plusvalenze conseguite dalla compravendita di valute a pronti attraverso i contratti denominati rolling spot hanno rilevanza reddituale.
L’Agenzia, con la risoluzione n. 67/E del 6 luglio, chiarisce il corretto trattamento fiscale da applicare ai differenziali positivi e negativi che scaturiscono a seguito delle operazioni concluse sul mercato monetario Forex.

Il documento evidenzia, in via preliminare, che le operazioni di compravendita descritte nell’istanza di interpello sono dei contratti, conclusi online, per i quali il cliente, volendo mantenere oltre la giornata lavorativa le posizioni di mercato assunte, dà ordine di chiusura delle operazioni giornaliere e di riapertura della posizione per il giorno successivo (contratti rolling spot). Continua a leggere