È stato recentemente approvato il nuovo modello per il Concordato Preventivo Biennale (CPB) relativo agli anni d’imposta 2025 e 2026. Una delle principali novità di quest’anno riguarda la possibilità di presentare la comunicazione indipendentemente dalla dichiarazione dei redditi, poiché le scadenze dei due adempimenti non coincidono più.
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Bonus Ristrutturazioni: Nuove Percentuali, Importi e Scadenze con il D.L. 39/2024
Il Decreto Legge 39/2024, aggiornato con il maxi-emendamento governativo approvato il 16 maggio 2024, introduce importanti novità riguardanti il Bonus Ristrutturazioni. Le nuove disposizioni rivedono le percentuali di detrazione, gli importi massimi e le scadenze per usufruire di questo incentivo fiscale, destinato a chi effettua lavori di ristrutturazione edilizia. Continua a leggere
Finanziamenti agevolati: stabiliti i nuovi codici tributo F24
L’articolo 5 del DL 198/2016 stabilisce che i contributi previsti per far fronte a diverse tipologie di interventi e di danno, in relazione agli eventi sismici avvenuti nel centro Italia, sono erogati con le modalità del finanziamento agevolato. In proposito “In relazione all’accesso ai finanziamenti agevolati, in capo al beneficiario del finanziamento matura un credito di imposta, fruibile esclusivamente in compensazione, in misura pari, per ciascuna scadenza di rimborso, all’importo ottenuto sommando alla sorte capitale gli interessi dovuti, nonché le spese strettamente necessarie alla gestione dei medesimi finanziamenti (…)”. Continua a leggere
Modello Isee: dal 2017 sarà precompilato da Inps e Agenzia
Dal 2017 l’indicatore della situazione economica equivalente, potrebbe essere completato dall’Inps e dall’Agenzia delle Entrate. La novità è contenuta nel decreto fiscale varato sabato dal governo insieme alla legge di Bilancio 2017. Il ruolo principale sarà svolto dall’Inps, che agirà in coordinamento con l’Agenzia delle Entrate e i ministeri del Lavoro e dell’Economia. Se il progetto, andrà in porto coinvolgerà oltre 4 milioni di famiglie, pari a 13 milioni di persone, circa il 21% degli italiani.
Canone Rai, dichiarazione sostitutiva: spostata al 16 maggio la scadenza
I contribuenti avranno tempo fino al prossimo 16 maggio per presentare la dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento Rai. Con il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate di oggi, infatti, viene spostato il termine unico entro cui presentare la dichiarazione, sia in forma cartacea che online. In questo modo, i contribuenti possono presentare la dichiarazione in tempo utile per evitare l’addebito del canone da parte delle imprese elettriche, a partire dal mese di luglio 2016, qualora abbiano i requisiti previsti dalla legge. Continua a leggere
Studi di Settore 2016: online la versione definitiva di GE.RI.CO.
Studi di Settore 2016, l’Agenzia delle entrate ha reso disponibile, con largo anticipo rispetto allo scorso anno, la versione definitiva del software GE.RI.CO. 2016, indispensabile ai fini della verifica della congruità dei contribuenti soggetti agli studi di settore. Gli Studi di Settore 2016, elaborati mediante analisi economiche e tecniche statistico-matematiche, consentono di stimare i ricavi o i compensi che possono essere attribuiti al contribuente. Individuano, le relazioni esistenti tra le variabili strutturali e contabili delle imprese Continua a leggere
Canone Rai, 6 anni di galera per le false dichiarazioni
Mamma Rai non si tradisce e per un pugno di euro si rischia la galera. Hai evaso il fisco per migliaia di euro? Lo Stato ti perdona. Ma se non paghi il canone Rai, ovvero soltanto 100 euro all’anno, possono sbatterti in cella anche per sei anni. A denunciare la straordinaria follia del sistema escogitato dal governo Renzi è il portale di consulenza legale La legge per tutti. Come ormai ogni italiano ha capito il canone Rai da quest’anno verrà inserito direttamente nella bolletta della luce a partire dal prossimo luglio. Lo Stato vuole incassare a prescindere da quello che l’utente guarda in tv. Continua a leggere
Gli italiani e le tasse
Sono in totale oltre 40milioni e guadagnano in media i 20.320 euro a testa. Ecco la fotografia dei contribuenti italiani secondo le statistiche pubblicate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, sulla base delle dichiarazioni dei redditi del 2015 (l’anno di imposta preso in considerazione, dunque, è il 2014). Come sempre, i dati medi vanno poi letti più nel dettaglio poiché la distribuzione dei redditi non è ovviamente uniforme. Ben il 46% dei contribuenti, cioè quasi la metà, guadagna in un anno meno di 15mila euro. Continua a leggere