In alcuni casi evadere l’Iva non costituisce reato. La sentenza del Tribunale di Avezzano potrebbe rappresentare una svolta per molti imprenditori alle prese con le difficoltà economiche e i morsi della crisi. Il proprietario di una ditta di trasporti era accusato di non aver pagato l’imposta sul valore aggiunto per oltre 600mila euro tra 2007 e 2009. La sua motivazione davanti al giudice è stata semplice e diretta: non avevo i soldi per farlo. Come riporta il sito del Giornale, l’imprenditore aveva fatturato 7 milioni di euro di forniture effettuate ad enti pubblici e privati, senza però aver mai incassato quei soldi. Una commessa importante, poi, destinata alla Libia era stata bloccata proprio dalle autorità pubbliche. Gli stipendi dei 140 operai a libro paga erano stati garantiti grazie all’ipoteca dei beni di proprietà del datore di lavoro. Continua a leggere
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Domani operai “liberi” dal Fisco: 132 giorni lavorativi per pagare tasse e imposte
La giornata del 13 maggio si annuncia una ‘liberazione’ per coloro che percepiscono uno stipendio medio da operaio, in Italia. Per la Cgia di Mestre, infatti, da domani “gli operai italiani non lavoreranno più per il fisco italiano. In altre parole, dopo 132 giorni lavorativi, dal 13 maggio potranno festeggiare il giorno di liberazione fiscale”. Una data che si sposta più in là nel tempo, è bene ricordarlo, se si considerano altre tipologie di lavoratori: per gli impiegati con redditi superiori ai 24.000 euro, l’attesa dovrà protrarsi fino al 23 giugno. Questi lavoratori, infatti, non beneficiando del bonus da 80 euro sull’Irpef, dovranno lavorare per il fisco italiano per ben 173 giorni. Continua a leggere
730 precompilato, perché ricevute e scontrini vanno comunque conservati: occhio a non farvi fregare dal Fisco
Se nel 730 precompilato c’è un dato inesatto, il contribuente deve correggerlo. «In caso contrario, la dichiarazione può essere considerata infedele», ha precisato su Twitter l’Agenzia delle Entrate, dialogando con i contribuenti. Insomma, se sbaglia il Fisco le conseguenze dell’errore rischiano di cadere sui cittadini. Non basta. Come riportava ieri «Italia Oggi», il 730 on line non mette la parola fine all’uso dei documenti di carta. Certo, con il modello precompilato scontrini e ricevute non vanno allegati alla dichiarazione dei redditi; però «vanno conservati per futuri controlli», precisa sempre l’Agenzia delle Entrate via Twitter. Non tutte le risposte ai contribuenti, peraltro, sono soddisfacenti. Continua a leggere
La Scandinavia pioniera delle tasse 2.0
Già dal lontano 1988, più di vent’anni fa, la Danimarca iniziò ad adottare tale procedura, inviando le denunce precompilate. Seguirono la Svezia nel 1995, quindi la Norvegia nel 1999 e anche l’Estonia nel più recente 2001. Tra i “nostri vicini” possiamo annoverare la Spagna che nel 2003 ha adottato il sistema di precompilazione delle denuncie dei redditi e quindi la Francia nel 2005, anche se non ancora con risultati apprezzabili. In Danimarca, dove si hanno molti anni di vantaggio con questo tipo di sistema, le dichiarazioni non sono neanche più inviate al contribuente che invece vede recapitarsi un semplice avviso di accertamento con l’eventuale cifra dell’imposta da pagare. Il cittadino, in questo modo, non solo non deve più preoccuparsi di nulla, ma riesce, inoltre, a sapere subito quanto pagare. Continua a leggere
Agenzia Entrate, prima sconfitta: gli atti firmati dai dirigenti decaduti non sono validi
La Commissione Tributaria Provinciale di Milano con la sentenza n. 3222/25/15 fa tremare le gambe al fisco: Con sentenza n. 37 del 17 marzo 2015 la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità della disposizione predetta per violazione degli artt. 3, 51 e 97 della Costituzione, avendo tale norma contribuito “all’indefinito protrarsi nel tempo di un’assegnazione asseritamente temporanea di mansioni superiori, senza provvedere alla copertura dei posti dirigenziali vacanti da parte del vincitori di una procedura concorsuale aperta e pubblica”. Ne consegue la nullità dell’atto di accertamento sottoscritto da soggetto non dotato di nona qualifica funzionale. Questa decisione è a dir poco storica, perché è la prima che stabilisce la nullità per mancanza di qualifica funzionale di un dirigente decaduto dell’Agenzia delle Entrate. Come sono andati i fatti? Continua a leggere
730/15: chiarimenti dell’Agenzia Entrate su spese scaricabili
Con la circolare del 24 aprile, l’Agenzia delle Entrate ha risposto ad alcuni quesiti posti dai Caf in merito alle spese detraibili nel 730/2015. Spese mediche detraibili – Sono detraibili se sostenute per le prestazioni, fatte in regime libero professionale, da un massofisioterapista con formazione triennale e diploma conseguito entro il 1999 anche senza prescrizione medica. Nel documento di spesa, oltre a descrivere la prestazione resa, dovrà comparire attestazione del possesso del diploma conseguito entro quella data. – Sono detraibili se sostenute relativamente ad un “ciclo di cure medico odontoiatriche specialistiche”, quando dalla descrizione riportata sulla fattura fattura risulta chiara che trattasi di prestazione sanitaria. Qualora non fosse possibile evincerlo, bisognerà chiedere al professionista di specificarlo. – Crioconservazione: il ministero della Salute stesso ha precisato Continua a leggere
730 precompilato: il modello è pieno di errori; sbagliati 8 su 10
In un articolo pubblicato da ItaliaOggi si riferisce che i 730 precompilati sono zeppi di errori, ben 8 modelli su 10 riporterebbero sbagli a livello di calcoli. I contribuenti, quindi, sarebbero costretti in ogni caso a ricorrere ai Caf o a professionisti abilitati per la compilazione della denuncia dei redditi anche in assenza di spese sanitarie o altre spese detraibili da aggiungere. L’articolo in questione, ripreso da più testate non è passato inosservato neanche all’Agenzia delle Entrate che con una nota, riferisce che i dati riportati sono erronei. Il primo bilancio, diramato dalla stessa Agenzia, a 24 ore dalla partenza del 730 precompilato è abbastanza ottimista: le dichiarazioni precompilate, disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate, Continua a leggere
Poveri per il Fisco italiano, ma girano in Porsche: ecco la mappa dei redditi e delle auto di lusso
La crisi mi azzanna, le tasse mi strozzano, ma non toccate il mio Suv. Nell’Italia dei redditi dichiarati, dove intere zone del Paese galleggiano appena al di sopra della sopravvivenza, ci sono contribuenti che non sembrano poter rinunciare ad avere un bel po’ di cavalli sotto il sedile. Bolidi e berline di lusso sfrecciano anche in paesini depressi, dove le case cadono a pezzi e il tasso di disoccupazione è un’emergenza cronica. Passione per i motori? Teste di legno? Qualcosa non quadra. Guardiamo le denunce dei redditi del 2013. Dal recente documento del Dipartimento delle Finanze emerge la solita Italia a due velocità: Continua a leggere
La falsa partenza del 730 online
Quello di ieri è stato il “730 day”, nel corso del quale la numero uno del Fisco Rossella orlandi ha illistrato il nuovo modulo precompilato. E oggi sono state oltre duecentomila le richieste di accesso al modulo registrate dal sito dell’Agenzia delle entrate. Secondo ammissione della stessa orlandi, però, solamente il 15% dei modelli 730 precompilati verrà accettato senza modifiche dai destinatari. La restante parte, ovvero l’85% necessiterà invece di interventi (possibili dal 1 maggio) che saranno poi integrate nelle dichiarazioni automatiche degli anni a venire. L’eventualità di un controllo da parte del Fisco, in caso di modifica o integrazione dei dati inviati, potrebbe però disincentivare il contribuente dall’apportare modifiche, portandolo a rinunciare Continua a leggere
Fisco, 730 precompilato online per 20 milioni
È iniziata una nuova era per i contribuenti italiani, quella del 730 precompilato online. L’obiettivo dell’Agenzia delle entrate è superare i tre milioni di 730 precompilati riconsegnati senza integrazioni o modifiche. Il nuovo modelli di dichirazione dei redditi, già compilato dal Fisco, è scaricabile sul web da 20 milioni di lavoratori e pensionati. PER ORLANDI È RIVOLUZIONE. Una «rivoluzione» l’ha chiamata ancora una volta il direttore delle Entrate, Rossella Orlandi, Continua a leggere
Le novità del reverse charge nell’ambito del settore energetico
Nell’ ambito della Legge di Stabilità 2015, con la Circolare n. 14/E del 27 marzo 2015, l’Agenzia delle Entrate (A.d.E.) richiama le novità fiscali introdotte in materia di reverse charge (inversione contabile), dall’articolo 1, commi 629 e 631, della legge 23/12/2014, n. 190, “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”, e, nello specifico, l’ integrazione dell’articolo 17 del DPR 26/10/1972, n. 633, che ha disposto l’estensione del meccanismo di assolvimento dell’IVA mediante Continua a leggere
Fisco: Orlandi “Contro evasione servono più controlli bancari”
“Noi non crediamo ai blitz, l’evasione è raccolta tra i grandi contribuenti o i grandi gruppi. Per batterla servono più controlli bancari”. E’ quanto ha affermato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, in un’intervista concessa al quotidiano La Repubblica. “E il nuovo 730 è solo l’inizio – spiega -. Stiamo seguendo l’obiettivo che ci siamo prefissi: far pagare a tutti le tasse; affiancare i contribuenti facendo sentire a quelli onesti la nostra collaborazione e a quelli disonesti la nostra presenza”. “Non è solo la repressione che ci aiuterà”, spiega Orlandi, secondo cui le parole d’ordine sono “persuasione e collaborazione”. Continua a leggere