Metti un’impresa europea che decide di sbarcare in Italia. La fase di start up porta già i primi frutti e a fine 2010 viene realizzato un utile ante imposte di 7 milioni di euro. Alla resa dei conti con il fisco dovrà pagare poco più di 2 milioni di euro, calcolati secondo la normativa italiana sul reddito delle società.
Cosa succederebbe se al posto delle regole della Penisola questa impresa potesse scegliere la normativa fiscale del proprio paese di origine o quella di un altro dell’Unione europea? Un’ipotesi che presto diventerà realtà. A prevederla è l’articolo 41 della manovra 2011 che ha appena incassato il via libera del Senato e sarà ora all’esame della Camera. Una prima simulazione effettuata da KStudio Associato (Kpmg) per il Sole 24 Ore mostra i differenti scenari ritagliati su misura secondo l’identikit della società in questione. Un confronto tra il modello fiscale italiano e quelli di Francia, Gran Bretagna, Germania e Irlanda.
Dublino si conferma la realtà più attraente, grazie soprattutto all’imposta sugli utili che pesa per il 12,5% appena. Qui con le stesse condizioni ai blocchi di partenza e al traguardo di fine esercizio la società dovrebbe staccare un assegno ben più leggero e pari a circa 870mila euro. Continua a leggere
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Moratoria sui debiti delle piccole e medie imprese: ancora sette mesi per accedere
Prolungati i termini per la sospensione dei debiti delle Pmi. Ministero dell’Economia e delle Finanze, Associazione bancaria italiana e le altre rappresentanze d’impresa firmatarie dell’avviso comune sottoscritto ad agosto 2009, hanno concordato di differire di 7 mesi la scadenza per la presentazione delle domande sulla moratoria dei mutui. Le imprese avranno tempo fino al 31 gennaio 2011 per presentare la richiesta di sospensione dei debiti. Saranno ammesse all’agevolazione solo le operazioni che non sono state già oggetto di proroga.
L’Avviso comune, sottoscritto il 3 agosto scorso, prevede 12 mesi di congelamento dei pagamenti della quota capitale delle rate per mutui e leasing e l’allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa, con riferimento alle operazioni di anticipazione su crediti certi ed esigibili; il termine ultimo per presentare la domanda di moratoria alle banche era fissato al 30 giugno 2010. Continua a leggere
Autotrasportatori, anche quest’anno strada spianata per le agevolazioni
Fisco soft anche quest’anno per chi svolge attività di autotrasporto. Sulla base dei fondi destinati al settore dalla Finanziaria 2010 (legge n. 191/2009) sono state confermate le stesse somme erogate lo scorso anno per garantire gli sconti fiscali.
Quindi, le imprese di autotrasporti merci per conto terzi e conto proprio, potranno continuare a portare in compensazione, tramite il modello F24, il contributo al Sistema sanitario nazionale (per un importo massimo di 300 euro per ciascun veicolo) pagato sui premi Rc auto per danni causati dalla circolazione di mezzi per trasporto merci di massa non inferiore a 11,5 tonnellate a pieno carico.
Inoltre, l’imprenditore potrà usufruire, per i trasporti effettuati personalmente fuori dal territorio comunale in cui ha sede l’impresa (trasporto per conto di terzi), della deduzione forfetaria delle spese non documentate per il periodo d’imposta 2009.
Si tratta di 56,00 euro per trasporti all’interno della regione e di quelle Continua a leggere
Scende l’imposta pure senza gara se lo sport è senza fini di lucro
Questi, in breve, i quattro chiarimenti contenuti nella risoluzione n. 38/E del 17 maggio, che risponde ad altrettanti quesiti posti da un’associazione nazionale in merito Continua a leggere
Moratoria sui debiti delle piccole e medie imprese: 9,5 miliardi i mutui sospesi
Sono circa 170mila le richieste di sospensione dei debiti contratti dalle Pmi con le banche pervenute al 31 marzo. Di queste, hanno trovato accoglimento quasi 130mila, pari a 9,5 miliardi di euro relativi a mutui e contratti di leasing, mentre 24mila sono ancora al vaglio. Pollice verso soltanto per quasi 3.900 domande. Sono i dati diffusi dal Mef, con comunicato del 3 aprile.
Gli sconti IRPEF per le spese veterinarie
E’ prevista una detrazione dall’IRPEF anche per le spese veterinarie sostenute per la cura di animali domestici posseduti a scopo di compagnia o per pratica sportiva. La detrazione è sempre del 19%, su un massimo di 387,34 euro. C’è però una franchigia di 129,11 euro, per cui la parte delle spese che resta sotto questa soglia non è detraibile e rimane a carico del contribuente. In pratica, l’importo massimo delle spese detraibili è di 258,23 euro e lo sconto massimo ottenibile è quindi di 49,06 euro (258,23 x 19%). A questo proposito, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta con la circolare 55/2001, precisando che è possibile fruire della detrazione sia per le spese relative alle prestazioni professionali rese dal veterinario sia per quelle finalizzate all’acquisto di medicinali specifici prescritti dallo stesso medico. Inoltre, il limite di 387,34 euro si riferisce alle spese veterinarie complessivamente sostenute, indipendentemente dal numero di animali posseduti.
Le spese veterinarie da portare in detrazione vanno riportate in uno dei righi da E19 a E21 del 730/2010, indicando nella colonna 1 il codice “29” e nella 2 il relativo importo. Continua a leggere
Il fisco aiuta chi assume una badante
Il Fisco aiuta le famiglie che hanno necessità di assumere una badante che assista un familiare non più autosufficiente. Anche quest’anno, infatti, è possibile detrarre il 19% delle spese sostenute per l’assistenza fornita dalla badante al familiare. Agli occhi del Fisco una persona si considera “non autosufficiente” se non è capace di mangiare, deambulare o vestirsi autonomamente, se non è più in grado di espletare le funzioni fisiologiche e di igiene personale oppure se necessita di sorveglianza continuativa. Lo sconto del 19% si applica su una spesa massima di 2.100 euro (la detrazione massima ottenibile è quindi pari a 399 euro) e scatta solo se il reddito annuo del contribuente non supera i 40mila euro. Se più persone hanno sostenuto spese per assistenza riferita allo stesso familiare non autosufficiente, l’importo deve essere diviso tra tutti coloro che hanno sostenuto la spesa. Documentare le spese sostenute per l’assistenza è molto semplice. Continua a leggere
Sconto IRPEF sugli affitti degli studenti fuori sede
Il Fisco agevola chi studia fuori città e ogni mese si trova a pagare le spese d’affitto. Per gli studenti universitari fuori sede, infatti, è possibile detrarre il 19% dell’importo del canone di locazione. La detrazione spetta allo studente, se ha un reddito, oppure ai genitori, se è a carico.
In particolare, lo sconto si può avere sui canoni di locazione derivanti da contratti, regolarmente registrati, stipulati da studenti universitari per immobili che si trovano nel comune in cui ha sede l’università o in comuni limitrofi. Requisito essenziale per beneficiare dell’agevolazione è seguire corsi in università distanti almeno 100 km da casa e comunque in un’altra provincia. A proposito dei 100 km di distanza dell’ateneo da casa, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta con la circolare 34/2008, precisando che è possibile riferirsi alla distanza chilometrica più breve tra il Comune di residenza e quello in cui ha sede l’università, calcolata in riferimento a una qualsiasi delle vie di comunicazione esistenti, ad esempio ferroviaria o stradale. Continua a leggere
Ecco la mappa degli incentivi e gli importi assegnati a ciascuno di essi
Il decreto legge n. 40 del 25 marzo scorso (Dl incentivi) ha infatti previsto – all’articolo 4, comma 1 – l’istituzione di un fondo per favorire la domanda in determinati settori produttivi, finalizzata ad obiettivi di efficienza energetica, ecocompatibilità e sicurezza sul lavoro. Le risorse finanziarie stanziate sono complessivamente 300 milioni di euro, che il decreto interministeriale (Sviluppo economico, Economia e Finanze, Ambiente e Tutela del territorio e del mare) 26 marzo 2010, apparso sulla G.U. di ieri, distribuisce tra una decina di comparti, indicando gli importi assegnati a ciascuno di essi, il contributo unitario spettante e i requisiti necessari per accedervi. Continua a leggere
DL. 40/2010 una marea di incentivi
Detassazione dei redditi per le aziende della moda e del tessile
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Nel fondo incentivi 300 milioni per il rilancio dei consumi
Il fondo per gli incentivi al consumo è di 300 milioni. È quanto risulta da una prima bozza del decreto legge, ancora dunque suscettibile di variazioni, come anticipato dal Sole24Ore del 5 marzo: dei 300 milioni, la quota maggiore (216 milioni) è destinata agli interventi per «motocicli anche elettrici o ibridi, elettrodomestici e cucine componibili, abitazioni ad alta efficienza energetica, inverter e motori per nautica da diporto».
La bozza del decreto legge incentivi prevederebbe, scrive l’agenzia Ansa, anche il via libera agli 800 milioni di euro per la banda larga. Con tali risorse verrebbero finanziate non solo le reti di comunicazione elettronica ma una serie di altre misure. Oltre al potenziamento delle infrastrutture per la banda larga, gli 800 milioni del Fondo per le aree sottoutilizzate serviranno anche per «la realizzazione di una unità navale per il soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali», Continua a leggere