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Commissioni Tributarie: Aumenta l’uso della posta elettronica

Diventano 13 le regioni dove gli uffici di segreteria delle Commissioni tributarie possono effettuare comunicazioni alle parti per mezzo della Posta elettronica certificata. Con la pubblicazione in Gazzetta del decreto 2 ottobre del Ministero dell’Economia e Finanze, dal 18 ottobre anche Campania, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Toscana e Valle d’Aosta si aggiungono nell’uso della procedura partita a maggio con il Friuli Venezia Giulia e l’Umbria a fare da testatori, raggiunte a luglio da Lombardia, Sardegna, Sicilia e Veneto.

Le segreterie delle Commissioni possono inviare un messaggio con allegate le comunicazioni relative ai dispositivi delle sentenze e agli avvisi sulle trattazione delle udienze. La condizione su cui si basa la procedura è che al momento della presentazione del ricorso, o comunque del primo atto difensivo, la parte ricorrente abbia indicato il proprio indirizzo di posta elettronica certificata. Continua a leggere

Mediazione Tributaria: tutti i codici tributo utili al perfezionamento

Mediazione tributaria conclusa positivamente: con la risoluzione 37/E arrivano puntuali i codici tributo utili al perfezionamento dell’accordo. Il nuovo istituto deflativo del contenzioso, riguardante le controversie di valore non superiore a 20mila euro, entrato in vigore per gli atti dell’Agenzia delle Entrate notificati a decorrere dal 1° aprile scorso, si definisce, infatti, con il pagamento dell’importo dovuto entro 20 giorni dalla sottoscrizione. La somma può essere versata per intero o anche suddivisa fino a un massimo di otto rate trimestrali – in tale ipotesi l’intesa è validata con il pagamento della prima rata – attraverso un versamento diretto, anche tramite compensazione, comunque utilizzando l’F24. Ed è in questo modello che trovano giusta collocazione i 20 nuovi codici tributo.   Continua a leggere

Mediazione tributaria: i casi in cui l’istanza preventiva è improponibile

E’ noto che l’obiettivo della mediazione tributaria introdotta dall’articolo 17-bis del Dlgs n. 546/1992 è quello di cercare una soluzione tra contribuenti e amministrazione finanziaria per evitare il contenzioso.
Infatti, è stimato che circa il 66% delle liti potrebbero rientrare nel relativo campo di applicazione. Sono, invece, escluse le controversie in cui l’istanza è improponibile.
Al riguardo, la circolare n. 9/E del 19 marzo premette che l’istanza è improponibile se la controversia non rientra nell’ambito di applicazione del citato articolo 17-bis. Inoltre, a titolo esemplificativo, elenca una serie di casi in cui l’istanza è senz’altro improponibile.

In particolare, la circolare prevede che l’istanza è improponibile, ad esempio, in caso di impugnazioni: Continua a leggere

Chiusura liti fiscali fino a 20.000 euro: scadenza il 2 aprile

Ancora pochi giorni per definire le controversie pendenti al 31 dicembre 2011 di valore non superiore a 20mila euro, in cui è parte l’Agenzia delle Entrate. Entro lunedì 2 aprile, i contribuenti che vogliono fruire della chiusura agevolata dovranno provvedere al versamento dell’intera somma dovuta e presentare la relativa domanda. Questa può essere trasmessa in via telematica o presentata presso qualsiasi direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate, che procederà all’invio.

I costi dei documenti del processo tributario

La circolare n. 2 del 26 marzo, emessa del dipartimento delle Finanze, ha fornito chiarimenti sulle nuove misure del diritto di copia degli atti del processo tributario introdotte dal decreto Mef del 27 dicembre 2011, che ha rivisto gli importi originariamente fissati dal decreto dell’1 ottobre 1996. I nuovi “diritti” si applicano dal 1° marzo 2012 e, più precisamente, alle istanze di rilascio di copie presentate da tale data.
 
Istanza di copia semplice e autentica
Il documento di prassi chiarisce, in primo luogo, che chiunque abbia interesse può richiedere e ottenere il rilascio di copia semplice o conforme all’originale di atti, documenti o provvedimenti depositati presso gli ufficio giudiziari, attraverso la presentazione di un’apposita istanza all’ufficio di Segreteria. Continua a leggere

Modalità operative della mediazione tributaria

Dal prossimo 1° aprile sarà operativa la “mediazione tributaria”, la cui disciplina è contenuta nell’articolo 17-bis del Dlgs 546/1992, aggiunto dall’articolo 39, comma 9, del Dl n. 98/2011.
Si tratta di un rimedio amministrativo attivabile attraverso la presentazione di un’istanza di annullamento dell’atto impugnato alla competente struttura dell’Agenzia delle Entrate, che va esperito preventivamente da parte del contribuente che intende agire in giudizio, a pena di inammissibilità del ricorso.
Il nuovo istituto non si applica alla generalità delle liti tributarie, essendo circoscritto a determinate tipologie di controversie, individuate dal legislatore sulla base di specifici criteri. Continua a leggere

Mediazione tributaria obbligatoria per contenziosi fino ad Euro 20.000

La circolare n. 9/E del 19 marzo illustra il nuovo istituto deflativo del contenzioso tributario previsto dall’articolo 17-bis del Dlgs 546/1992, rubricato “Il reclamo e la mediazione”, introdotto dall’articolo 39, comma 9, del Dl 98/2011.
La norma stabilisce che, per le controversie di valore non superiore a 20mila euro concernenti atti dell’Agenzia delle Entrate, notificati a decorrere dal 1° aprile 2012, la proposizione del ricorso innanzi alla Commissione tributaria provinciale deve essere preceduta dalla presentazione di un’istanza di annullamento (totale o parziale) dell’atto stesso alla competente struttura dell’Agenzia delle Entrate.
La presentazione della preventiva istanza di annullamento è obbligatoria, nel senso che il ricorso giurisdizionale eventualmente proposto senza aver dato avvio al procedimento amministrativo è inammissibile per espressa disposizione del comma 2 dell’articolo 17-bis; l’inammissibilità è rilevabile in ogni stato e grado del giudizio. Continua a leggere

Riapertura dei termini per sanare le liti fiscali fino a 20 mila Euro

In vista del rush finale per la chiusura agevolata delle controversie “minori”, ovvero quelle di valore non superiore a 20mila euro, l’Agenzia delle Entrate interviene nuovamente, con la circolare n. 7/E del 15 marzo, per fornire chiarimenti e illustrare le novità apportate all’istituto (disciplinato dall’articolo 39, comma 12, del Dl 98/2011) dall’articolo 29, comma 16-bis, del Dl 216/2011 (decreto “milleproroghe”).
 
Ampliamento dell’ambito di applicazione della definizione
Per effetto della modifica normativa, sono ora ammesse alla sanatoria le liti fiscali che risultavano pendenti alla data del 31 dicembre 2011. Si tratta di tutte quelle controversie instaurate per la prima volta, mediante proposizione dell’atto introduttivo del giudizio di primo grado, nel periodo compreso tra il 2 maggio e il 31 dicembre 2011.
Bisogna, tuttavia, fare attenzione che su tali liti non sia già intervenuta una pronuncia giurisdizionale definitiva prima dell’entrata in vigore della legge 14/2012 (di conversione del “milleproroghe”), vale a dire prima del 28 febbraio. In tali casi, infatti, la definizione non è ammessa. Continua a leggere