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Disservizi sul Sito dell’Agenzia delle Entrate: Accesso Impossibile per l’Intero Pomeriggio del 24 Maggio 2024

Oggi, 24 maggio 2024, il sito dell’Agenzia delle Entrate ha registrato gravi disservizi, rendendo impossibile l’accesso ai contribuenti per tutto il pomeriggio. Questo malfunzionamento ha causato notevoli disagi a numerosi utenti che, in pieno periodo di dichiarazioni fiscali, si sono trovati nell’impossibilità di completare le operazioni necessarie.

Un Problema Ricorrente

Non è la prima volta che si verificano problemi tecnici sul portale dell’Agenzia delle Entrate, e la situazione odierna mette in evidenza la necessità urgente di potenziare il servizio. Considerando gli ingenti investimenti fatti per la piattaforma, è inaccettabile che si presentino ancora tali disservizi, specialmente in momenti critici per i contribuenti.

Conseguenze per i Contribuenti

I contribuenti si affidano al sito dell’Agenzia delle Entrate per una vasta gamma di operazioni, dalla presentazione delle dichiarazioni dei redditi alla richiesta di informazioni e servizi. Il blocco del sito ha provocato ritardi e frustrazione, con potenziali ripercussioni sulla puntualità dei rimborsi e sull’adempimento degli obblighi fiscali.

Richiesta di Interventi Immediati

Alla luce di quanto accaduto, è fondamentale che l’Agenzia delle Entrate intervenga tempestivamente per risolvere i problemi tecnici e garantire la continuità del servizio. È necessario un potenziamento dell’infrastruttura informatica per gestire meglio l’afflusso di utenti e prevenire futuri disservizi.

Gli Investimenti nella Piattaforma

Gli investimenti nella piattaforma informatica dell’Agenzia delle Entrate dovrebbero garantire un servizio efficiente e affidabile. Tuttavia, l’esperienza odierna dimostra che ci sono ancora carenze significative da colmare. Gli utenti si aspettano un sistema robusto, capace di gestire un elevato numero di accessi senza incorrere in problemi tecnici.

Conclusione

È indispensabile che l’Agenzia delle Entrate prenda misure decisive per migliorare la qualità del servizio offerto attraverso la sua piattaforma online. Solo così sarà possibile evitare che situazioni come quella odierna si ripetano, assicurando ai contribuenti un accesso stabile e continuo alle risorse e ai servizi di cui hanno bisogno.

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Titoli di coda su uno dei pezzi del puzzle fiscale che da sempre ha fatto il pieno di critiche: gli studi di settore. Per loro è scattato il conto alla rovescia. Andranno in soffitta. Ma l’addio non sarà per tutti, almeno in un primo momento: nel 2017 ci sarà, infatti, un regime premiale che vedrà gli accertamenti ridotti per quelle imprese e quei professionisti che risulteranno ad alta affidabilità fiscale. Poi, successivamente, avverrà il superamento progressivo dell’intera materia con tanto di decreto del ministero dell’Economia.

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In arrivo alcune novità per i titolari di conti correnti e carte di credito. Da domani, infatti, istituti bancari e Poste Italiane dovranno inoltrare all’Agenzia delle entrate i dati relativi a giacenza media, saldo del conto corrente di inizio e fine anno, ammontare di depositi e investimenti posseduti, titolarità e modalità di utilizzo delle carte, finanche il numero di accessi alle cassette di sicurezza. Il fine? Consentire all’Agenzia delle Entrate di svolgere “attività istruttorie connesse all’esecuzione delle indagini finanziarie”. Continua a leggere

Un nuovo caso di suicidio dopo notifica Equitalia

Un nuovo suicidio dopo la notifica di una cartella esattoriale. Questa volta è avvenuto a Genova. L’uomo, un ex imprenditore di 51 anni, attualmente disoccupato, si è ammazzato lanciandosi nel pomeriggio di lunedì primo febbraio da un ponte di Corso Europa. Il corpo è finito nel torrente Sturla dopo un volo di diversi metri. L’uomo è morto all’istante. Il gesto è stato notato da alcuni passanti che hanno dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i medici del 118. L’ex imprenditore lascia la moglie e un figlio di 15 anni.

La multe senza il contraddittorio sono illegittime

E’ quanto stabilisce una sentenza della Commissione tributaria di Torino ossia che le multe del Fisco emesse a “tavolino”, ovvero senza contraddittorio o basate solo sul semplici verifiche a distanze o telefoniche sono illegittime. Una decisione che potrebbe causare una valanga di ricorsi da parte dei contribuenti. Questi ultimi, secondo i giudici tributari, hanno sempre diritto a difendersi di persona ricevendo in cambio un documento che registri il confronto con gli esattori. Si prospettono tempi duri per gli uffici guidati da Rossella Orlandi.

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Il tema non è sexy, ma fondamentale per chi fa impresa. Come anticipato da La Stampa due giorni fa, il Consiglio dei ministri ha approvato i tre decreti che, per usare le parole di Pier Carlo Padoan, dovrebbero «semplificare la vita dei contribuenti». La legge delega della riforma del fisco era stata approvata dal Parlamento a marzo dell’anno scorso. Ma solo oggi arrivano tre dei molti decreti che promettono di attuarla. Tre dunque i decreti approvati: il primo sulla internazionalizzazione delle imprese, sulla fatturazione elettronica fra privati, sull’abuso di diritto e la riforma delle sanzioni penali in materia fiscale. Dopo le polemiche, manca all’appello la soglia di non punibilità (sotto il 3%), Continua a leggere

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