Archivi categoria: I.R.A.P

L’Agenzia delle entrate avrà accesso ai dati di tutti i conti correnti: ecco cosa cambia

In arrivo alcune novità per i titolari di conti correnti e carte di credito. Da domani, infatti, istituti bancari e Poste Italiane dovranno inoltrare all’Agenzia delle entrate i dati relativi a giacenza media, saldo del conto corrente di inizio e fine anno, ammontare di depositi e investimenti posseduti, titolarità e modalità di utilizzo delle carte, finanche il numero di accessi alle cassette di sicurezza. Il fine? Consentire all’Agenzia delle Entrate di svolgere “attività istruttorie connesse all’esecuzione delle indagini finanziarie”. Continua a leggere

Il fisco svuota la busta paga. L’Italia è fra i più tartassati nell’OCSE

La pressione fiscale è arrivata a livelli insostenibili in Italia, che risulta fra i Paesi più tassati d’Europa. Lo rivela il rapporto Tax Wage 2014 dell’OCSE, che misura l’importo delle tasse in circa la metà dello stipendio lordo. Secondo il rapporto, il cosiddetto cuneo fiscale per un lavoratore dipendente single (esempio di base) ha raggiunto il 48,2% nel 2014, in aumento di 0,4 punti rispetto al 2013. Il dato supera ampiamente la media OCSE che è pari al 36% e si conferma anche fra i più alti in Europa. L’Italia è solo sesta per quanto concerne la tipologia di base, superata dal Belgio (55,6%), dall’Austria (49,4%), dalla Germania (49,3%), dall’Ungheria (49%) e dalla Francia (48,4%), Continua a leggere

Calcolo dell’IRAP con il metodo di bilancio: opzione entro il 1 marzo

Entro il prossimo 01/03/2013, le società di persone (snc, sas ed equiparate) e le ditte individuali, in contabilità ordinaria, possono optare per la determinazione della base imponibile IRAP in base al cd “metodo da bilancio” (art. 5, Dlgs 446/97).
L’opzione, da trasmettere, mediante apposito modello, esclusivamente in telematica alle Entrate è irrevocabile per tre periodi d’imposta e si intende tacitamente rinnovata per un ulteriore triennio, sempreché l’impresa non opti per la revoca. Si rammenta, inoltre, che l’omesso invio della comunicazione entro il predetto termine è sanabile mediante la cd remissione in bonis. In tal caso, analogamente a quanto previsto per il ravvedimento operoso, è necessario che la violazione non sia già stata oggetto di contestazione  e non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altra attività amministrative di accertamento dei quale il contribuente ne abbia avuto formale conoscenza. Continua a leggere

Imposte da Irap non dedotta: On line il software per il rimborso

Dopo l’approvazione del modello (provvedimento del 17 dicembre, puntuale con la tabella di marcia, arriva anche il software “RimborsoIrapSpesePersonale”, utilizzabile per la compilazione e la trasmissione dell’istanza di rimborso dell’Ires e dell’Irpef versate in più a causa della mancata deduzione dell’Irap relativa alle spese per il personale dipendente e assimilata.
La norma (articolo 2, comma 1-quater, del Dl 201/2011) prevede il recupero del tributo anche per gli anni precedenti, se ancora in tempo con la relativa richiesta di rimborso. 
L’istanza deve essere inviata esclusivamente attraverso il canale informatico, direttamente dai contribuenti abilitati ai servizi telematici Entratel o Fisconline oppure tramite gli intermediari incaricati. I dati contenuti nel modello per l’istanza di rimborso vanno trasmessi secondo le specifiche tecniche contenute nel provvedimento (allegato B). Continua a leggere

Mancata deduzione dell’Irap. Come e quando chiedere i rimborsi

Approvato, con provvedimento 17 dicembre 2012 del direttore dell’Agenzia delle Entrate, il modello, con relative istruzioni e specifiche tecniche, con cui sarà possibile richiedere il rimborso delle maggiori imposte sui redditi (Irpef o Ires) versate per effetto della mancata deduzione dell’Irap relativa alle spese per il personale dipendente e assimilato (articolo 2 del decreto legge n. 201/2011).
 
Legittimati a presentare la domanda sono i soggetti che determinano la base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive in base agli articoli 5, 5-bis, 6, 7 e 8 del Dlgs n. 446/1997 (“decreto Irap”): le società di capitali e gli enti commerciali, le società di persone e le imprese individuali, le banche e gli altri enti e società finanziari, le imprese di assicurazione, le persone fisiche, le società semplici e quelle ad esse equiparate esercenti arti e professioni. Continua a leggere

Studio super tecnologico: il titolare paga l’IRAP

Il professionista che impiega beni strumentali sofisticati e tecnologicamente avanzati e che utilizza prestazioni fornite da terzi diventa soggetto passivo ai fini dell’imposta sul reddito delle attività produttive: lo ha sancito la Corte di cassazione con l’ordinanza 5320 del 3 aprile, accogliendo il ricorso dell’Amministrazione finanziaria.

Il fatto
A fronte dell’istanza di rimborso presentata per il recupero dell’Irap versata da un libero professionista, l’Agenzia delle Entrate rispondeva con diniego.
Il successivo ricorso del contribuente era accolto sia in sede di primo grado sia in appello: la Commissione tributaria regionale, in particolare, affermava il diritto del professionista alla restituzione dell’imposta versata, giustificando insussistente il presupposto impositivo dell’autonoma organizzazione. Continua a leggere

Irap: entro fine mese la scelta del regime più conveniente

Opzione Irap: ultimi giorni per individuare il regime più favorevole. Entro mercoledì 29 febbraio, imprese individuali e società di persone, che rientrano nell’ambito di applicazione dell’articolo 5-bis del Dlgs 446/1997 e che operano in contabilità ordinaria, possono scegliere di calcolare il valore della produzione netta ai fini Irap secondo le modalità utilizzate dai soggetti Ires. Appurata la convenienza, devono comunicare la decisione (direttamente o tramite intermediario abilitato) all’Agenzia, servendosi del canale telematico. Sul sito delle Entrate è disponibile uno specifico modello, approvato al tempo dell’introduzione dell’agevolazione (provvedimento 31 marzo 2008). Continua a leggere

Irap e addizionale Irpef maggiorate:le modalità per calcolare gli acconti

Effetti a novembre per l’imposta sulle attività produttive, dal 2011 per la regionale dovuta dalle persone fisiche
Accertate dagli organi di controllo (Tavolo per la verifica degli adempimenti e Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza) le condizioni per applicare gli automatismi fiscali finalizzati a ripianare il deficit sanitario (legge 191/2009, articolo 2, comma 86), scattano in quattro regioni (Lazio, Campania, Molise e Calabria), per l’anno d’imposta 2010, le maggiorazioni dell’aliquota Irap nella misura di 0,15 punti percentuali e dell’addizionale regionale all’Irpef nella misura di 0,30 punti percentuali.

Per quanto riguarda l’imposta regionale sulle attività produttive, Continua a leggere