Non c’è pace per gli ebook e per chi si sforza di incentivarne l’utilizzo. Non si può applicare un’Iva ridotta e “la colpa” è dell’ecommerce. Dall’inizio dell’anno, infatti, Francia e Lussemburgo applicano un’aliquota Iva ridotta ai libri digitali. Per la Commissione europea ciò è incompatibile con le norme attuali della direttiva Iva, che stabilisce che i libri digitali costituiscono servizi forniti per via elettronica. E dato che non è consentita l’applicazione di un’aliquota ridotta a questo tipo di servizi, gli ebook non possono essere sottoposti a Iva agevolata. Continua a leggere
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Controllo Partita Iva con un semplice click
Disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate un nuovo servizio che permette di verificare la validità di una partita Iva e conoscere i dati identificativi del soggetto titolare. La procedura, una volta inserita la partita iva, consente di reperire le informazioni registrate in Anagrafe tributaria relative allo stato di attività (attiva, sospesa o cessata), alla denominazione del soggetto o al cognome e nome della persona fisica titolare, alla data di inizio attività, alle eventuali date di sospensione e cessazione. Il servizio è stato disposto dall’articolo 35-quater del Dpr n. 633/1972 (introdotto dall’articolo 8, comma 9, lettera b), del decreto legge n. 16/2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 44/2012), con la finalità di contrastare le frodi in materia di imposta sul valore aggiunto. Continua a leggere
Compensazione IVA: Il punto della situazione
Per contrastare gli abusi nell’utilizzo dei crediti IVA in compensazione, il D.L. 16/2012 (art. 8, commi 18 e 19) ha abbassato da 10.000 euro a 5.000 il limite oltre il quale è possibile operare la compensazione orizzontale. E’ rimasta invariata la soglia di 15.000 euro oltre la quale è necessario il visto di conformità sulla dichiarazione IVA annuale o la sottoscrizione della dichiarazione stessa da parte dell’organo di controllo contabile.
Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate pubblicato il 16 marzo scorso sono stati stabiliti i termini e le ulteriori modalità attuative delle disposizioni in esame. Continua a leggere
Definita al 4% l’aliquota IVA delle patatine fritte
La precisazione arriva, infatti, dopo un precedente interpello (risoluzione n. 13/E del 2004), con cui l’Agenzia aveva stabilito che scontavano l’Iva al 10% le “patate prefritte alle spezie”, prodotto contenente, a differenza di quello in esame, anche aglio, sale, rosmarino, eccetera. Continua a leggere
Saldo IVA in scadenza domani 16 marzo
Chiamati in cassa sono, espressamente, i contribuenti che presentano la dichiarazione annuale “sganciata” da Unico 2012, che, in caso di mancato versamento entro il termine previsto, potranno sanare questa loro defaiance solo attraverso il ravvedimento operoso.
Chi, invece, si avvale della dichiarazione unificata può optare per il pagamento differito alla stessa scadenza prevista per le imposte che scaturiscono da quel modello, aggiungendo la maggiorazione dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successivo al 16 marzo.
Se il debito non supera i 10,33 euro (10 euro per effetto degli arrotondamenti eseguiti in dichiarazione), il saldo non è dovuto.
Come e quando versare
Facciamo il punto sulle possibilità offerte alle diverse tipologie di contribuenti.
Chi presenta la dichiarazione Iva “autonoma” ha la possibilità di: Continua a leggere
Compensazioni I.V.A.: il nuovo limite scatta dal 1 aprile 2012
In breve, fino al 31 marzo, se non superiori a 10mila euro annui, le compensazioni dei crediti Iva potranno essere effettuate applicando la vecchia regola, ossia, senza aver già presentato all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione o l’istanza dalla quale risulta il credito.
A partire da aprile, invece, la soglia scenderà e i crediti Iva che superano i 5mila euro potranno essere portati in compensazione esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, a decorrere dal sedicesimo giorno del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione/istanza da cui emerge il credito. Continua a leggere
Il modello per il rimborso I.V.A. si adegua alle novità in materia
Il modello è aggiornato alle novità introdotte nella disciplina Iva.
Infatti, nei quadri TA e TB i righi riservati, rispettivamente, all’esposizione delle operazioni attive con applicazione dell’aliquota del 20% (TA11) e all’esposizione degli acquisti e delle importazioni con aliquota del 20% (TB11) sono stati modificati per tenere conto della nuova aliquota del 21% che, a decorrere dal 17 settembre 2011, costituisce l’aliquota Iva ordinaria (articolo 2, decreto legge n. 138 del 2011).[//]
Nel quadro TE, riservato all’ente o società controllante di un gruppo Iva di cui all’articolo 73 del Dpr 633/1972, sono stati eliminati i righi previsti per l’esposizione dei crediti relativi a periodi precedenti e trasferiti al gruppo dalle controllate nel primo anno di partecipazione alla procedura di liquidazione dell’Iva di gruppo. Sulla base della normativa vigente e delle interpretazioni fornite con diversi documenti di prassi non è più consentito alle controllate il trasferimento al gruppo Iva dei crediti maturati in periodi antecedenti l’ingresso nel gruppo stesso.
Inoltre, nel quadro TD è stato previsto il nuovo presupposto “operazioni non soggette” riservato ai contribuenti che hanno effettuato nei confronti di soggetti passivi non stabiliti nel territorio dello Stato, per un importo superiore al 50% dell’ammontare di tutte le operazioni effettuate, determinate prestazioni di servizi per le quali non sussiste il requisito territoriale (lavorazioni relative a beni mobili materiali, prestazioni di trasporto di beni e relative prestazioni di intermediazione, prestazioni di servizi accessorie ai trasporti di beni e relative prestazioni di intermediazione, ovvero prestazioni di servizi di cui all’articolo 19, comma 3, lettera a-bis).
Vecchio Iva Tr ancora buono per la nuova aliquota al 21
Iva consolidata al rush finale: pochi giorni per dichiararla
IVA 21%: Ecco le prime istruzioni operative dell’Agenzia delle Entrate
La regolarizzazione non comporterà per l’operatore economico alcuna sanzione se l’imposta collegata all’aumento dell’aliquota verrà comunque versata nella liquidazione periodica in cui l’Iva è esigibile. Continua a leggere
Imposta sull’acquisto dei veicoli.Entra nella base imponibile Iva
La controversia che ha dato luogo alla richiesta di chiarimenti all’organo giurisdizionale comunitario, oppone una società portoghese importatrice di autoveicoli, all’amministrazione finanziaria portoghese e ha ad oggetto l’inclusione nella base imponibile dell’Iva dell’imposta sui veicoli corrisposta per l’acquisto di due veicoli effettuato da tale società.
Normativa comunitaria
L’articolo 73 della direttiva 2006/112 sull’Iva prevede che Continua a leggere
Dichiarazione Iva oltre i termini. Il ritardo è sempre sanzionabile
Il fatto
Una contribuente aveva presentato la propria Continua a leggere