Archivi categoria: I.V.A.

I contributi INPS nel calcolo dei rimborsi Iva ai contribuenti

Nel calcolo del limite dei rimborsi Iva erogabili ai contribuenti “virtuosi”, esonerati dal prestare le garanzie ordinariamente previste, rientrano anche i versamenti dei contributi Inps effettuati in compensazione mediante modello F24. Il chiarimento è arrivato con la circolare n. 10/E del 4 marzo, documento con il quale l’Amministrazione finanziaria, ancorché in linea di tendenziale continuità con le precedenti indicazioni di prassi, ha fornito nuove importanti precisazioni, con riferimento agli elementi di cui tener conto ai fini del predetto calcolo.
 
La normativa e la prassi di riferimento
La disciplina normativa dei cosiddetti contribuenti virtuosi è contenuta nell’articolo 38-bis del Dpr 633/1972, che al settimo comma prevede l’esonero (con riferimento ai rimborsi Iva di cui all’articolo 30, comma terzo, del Dpr 633/1972, lettere a, b e d) dalla prestazione delle garanzie, previste dal medesimo articolo, per i contribuenti che soddisfano determinate condizioni disolvibilità e affidabilità, specificamente indicate dalla legge e così riassumibili: Continua a leggere

Comunicazione annuale dati Iva invio in scadenza il 28 febbraio

Consente di quantificare le “risorse proprie” che ciascuno Stato membro deve versare al bilancio comunitario
Scadenza in arrivo per la comunicazione annuale dati Iva. Entro il 28 febbraio, i titolari di partita Iva dovranno provvedere all’invio in modalità telematica, tramite l’apposito modello disponibile sul sito Continua a leggere

Iva consolidata: giorni contati per l’esercizio dell’opzione on line

Fino a mercoledì 16, controllanti e controllate possono scegliere di “liquidare” insieme l’imposta
Le liquidazioni Iva 2011 si “consolidano”, entro il 16 febbraio, soltanto con l’opzione on line, utilizzando il nuovo modello Iva 26. Una volta effettuata, la scelta resta valida per un unico anno solare. Impossibile recedere o manifestare implicitamente la preferenza con un comportamento concludente. L’omessa o tardiva presentazione del modello comporta Continua a leggere

Rimborsi Iva più semplici e veloci con il conto dal concessionario

La richiesta arriva in Rete insieme alla dichiarazione annuale e la somma, se si vuole, è accreditata in banca
Da quest’anno, le richieste di rimborso Iva viaggiano on line insieme alle dichiarazioni annuali, sia che vengano presentate in forma unificata che autonoma. Il quadro VR, infatti, all’interno dei modelli, ha sostituito l’omonimo e “indipendente” modulo cartaceo che andava presentato al concessionario della riscossione. Inoltre, con la nuova procedura, che semplifica gli adempimenti “burocratici” e accorcia i tempi di incasso, i rimborsi saranno accreditati direttamente Continua a leggere

Iscrizioni al VIES: domande entro il 29/01/2011

Richiesta per il Vies sì, ma non per tutti. Solo i contribuenti che intendono operare tra i confini comunitari devono presentare all’amministrazione finanziaria una domanda per essere iscritti nell’elenco. Un adempimento che può essere fatto semplicemente anche per posta, inviando una raccomandata, insieme alla copia fotostatica di un documento di identità, all’ufficio competente dell’Agenzia delle Entrate per le attività di controllo.

Dietro-front possibile, invece, per chi ha presentato una richiesta immotivata, ossia slegata dalla reale volontà o necessità di porre in essere operazioni intra-Ue. In questo caso, basta proporre una nuova istanza per non essere inclusi nella baca dati Vies, tenendo conto che il termine massimo è di trenta giorni dalla data in cui è stata avanzata la prima domanda. Continua a leggere

Iscrizione al VIES per poter fare acquisti e cessioni intracomunitarie

I titolari di partita Iva, per effettuare cessioni e acquisti nell’Unione Europea, sono ora tenuti a iscriversi al cosiddetto "Vies". L’adesione all’archivio informatico costituisce un ulteriore adempimento imposto alle imprese (ma non solo, come riferiamo a pagina 29) per combattere il fenomeno delle frodi Iva, in risposta alle ripetute raccomandazioni di Bruxelles. Negli ultimi mesi sono stati introdotti infatti l’elenco clienti e fornitori, le comunicazioni legate alle black list e una versione degli Intrastat più dettagliata rispetto a quelle varate negli altri stati europei. Nessun dubbio sulla loro opportunità. Continua a leggere

Comunicazione annuale dati Iva. Anche chi è a debito può evitarla

Aperta a tutti la presentazione della dichiarazione entro febbraio, al di fuori di quella unificata
L’Iva a debito si sdogana da Unico, la dichiarazione annuale può diventare autonoma in tutti i casi e la comunicazione dati perde significato. In poche parole, tutti i contribuenti Iva, non importa se creditori o debitori, possono, se vogliono, presentare la dichiarazione annuale entro febbraio e sottrarsi all’ulteriore adempimento della comunicazione dati.
Sulla scia della semplificazione degli oneri amministrativi, Continua a leggere

Rimborsi Iva, addio alla carta. Richiesta solo in dichiarazione

Dal 2011 l’istanza per recuperare l’imposta versata in più viaggia con il quadro VR. Anche nel modello base
Con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 17 gennaio, sono stati approvati i modelli da presentare ai fini dell’imposta sul valore aggiunto (Iva/2011 – Iva Base/2011 – Iva 26 LP/2011 – Iva 74 bis).
 
Le maggiori novità riguardano sicuramente i modelli di dichiarazione annuale Iva/2011 e Iva Base/2001, all’interno dei quali è stato inserito il quadro VR, con conseguente previsione di nuove modalità per la richiesta del rimborso relativo al periodo d’imposta 2010.
 
Con la dichiarazione IVA/2011 trova compimento, quindi, quanto previsto dall’articolo Continua a leggere

Indebita compensazione dell’Iva. Responsabili socio e amministratore

Legittima per entrambi la confisca dei beni, poiché non è dimostrato che solo la ditta ha beneficiato dell’illecito
La Corte di cassazione, con la sentenza n. 662 del 13 gennaio, ha stabilito che per l’indebita compensazione dell’Iva dell’azienda sono penalmente responsabili tutti i soci “consapevoli” e non solo l’amministratore e, di conseguenza, a tutti i concorrenti del reato tributario possono essere sequestrati beni personali.
 
La vicenda
Il caso trattato concerne un procedimento penale a carico di due soci e Continua a leggere

Disponibili i modelli definitivi per le dichiarazioni I.V.A. 2011

In Rete la versione definitiva dei modelli Iva 2011. Dovranno essere utilizzati per le dichiarazioni relative all’anno d’imposta 2011. In particolare, sono stati promossi, con un unico provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, dalla sezione “bozze” alla sezione riservata ai modelli in uso: Iva annuale e Iva base, Iva 74 bis e Iva 26LP.

Le modifiche intervenute rispetto alla versione dello scorso anno sono dovute, in parte, all’adeguamento della normativa nazionale a quella comunitaria e, in parte, al processo di semplificazione che sta caratterizzando l’intera modulistica predisposta dall’Agenzia delle Entrate. Continua a leggere

On line il modello per comunicare i dati I.V.A. relativi al 2010

On line la versione definitiva della comunicazione dati Iva riferiti all’anno d’imposta 2010. Dovrà essere inviata entro il mese di febbraio e serve per quantificare le risorse che ciascuno Stato deve versare alla Comunità europea.

Non si tratta di una dichiarazione e non definisce l’imposta dovuta dal contribuente. La differenza è sostanziale; infatti, per la mancata presentazione del modello, non sono applicate le sanzioni previste per omessa o infedele dichiarazione, ma quella amministrativa da 268 a 2.065 euro.
Devono inviare la comunicazione, salvo i casi di esonero, i titolari di partita Iva tenuti alla presentazione della dichiarazione annuale. La trasmissione è soltanto on line e può essere effettuata direttamente dal contribuente o tramite gli intermediari abilitati. Continua a leggere

Sanzioni penali per omessi versamenti I.V.A.

L’OMESSO VERSAMENTO di IVA dovuta in base alla dicharazione annuale per un importo superioe a 50 mila euro E’ PUNIBILE PENALMENTE ai sensi dell’art. 10 ter del Decreto 74/2000 (pena prevista: reclusione da 6 mesi a 2 anni).

La norma prevede tuttavia che l’ipotesi di reato scatti solamente a carico di chi:

NON VERSA L’IVA DOVUTA IN BASE ALLA DICHIARAZIONE ANNUALE…. [omissis]… ENTRO IL TERMINE PER IL VERSAMENTO DELL’ACCONTO RELATIVO AL PERIODO DI IMPOSTA SUCCESSIVO.

Quindi, per evitare che scatti il procedimento penale, è necessario ridurre il debito IVA da dichiarazione al di sotto della soglia di euro 50.000 ENTRO IL 27 DICEMBRE DELL’ANNO SUCCESSIVO A QUELLO DI RIFERIMENTO. Continua a leggere