Archivi categoria: I.V.A.

Vitto e alloggio senza fattura? L’Iva indetraibile diventa costo

Alleggerita anche l’Irap se il tributo è iscritto fra gli oneri che concorrono alla valore della produzione
L’Iva su prestazioni alberghiere e di ristorazione, non detratta per la mancanza delle relative fatture, può essere dedotta dal reddito come elemento aggiuntivo del costo, se – chiaramente – inerente all’attività d’impresa o professionale. Iva non detratta che, se iscritta fra i costi della produzione, alleggerisce anche la base imponibile Irap. Il chiarimento è contenuto nella circolare n. 25/E del 19 maggio.

Si chiude, così, il cerchio interpretativo sugli effetti della modifica normativa (Dl 112/2008) con efficacia dal 1° settembre 2008, allorché è stata eliminata la previsione di indetraibilità oggettiva dell’imposta sul valore aggiunto pagata sui servizi di "vitto e alloggio".

Il Dl 112/2008 e la modifica normativa
Come anticipato, con il decreto legge 112 del 25 giugno 2008 è stato modificato l’articolo 19-bis1 del Dpr 633/1972, cassando la previsione di indetraibilità Continua a leggere

Cosa cambia dal 2010 per chi acquista da fornitori stranieri

telematicaUn soggetto iva che acquisti beni o servizi da un non residente in Italia, a far data dall’inizio del nuovo anno, sarà costretto ad operare mediante reverse charge, anche laddove il fornitore non residente sia identificato o dotato di rappresentante fiscale in Italia.
Evidentemente gli operatori nazionali che acquisteranno beni o servizi dovranno accollarsi un maggiore onere in termini contabili, consistente nell’autofatturazione degli acquisti : il loro vantaggio, specularmene, sarà invece dato dal non dover assolvere l’iva ai fornitori non residenti, ma identificati o muniti di rappresentante fiscale in Italia.
Questi ultimi, non potendo più emettere fattura con iva ai loro clienti italiani, neppure potranno utilizzare in compensazione l’imposta da loro assolta sugli acquisti effettuati in Italia : saranno pertanto costretti, loro malgrado, a richiedere il rimborso dell’iva assolta sugli acquisti suddetti, andando inevitabilmente incontro a consistenti Continua a leggere

Meno compensazioni I.V.A. nel primo trimestre 2010

Segno positivo per Iva e Ire; diminuiscono le compensazioni di crediti relative all’imposta sul valore aggiunto, aumentano i ruoli incassati. Questi i dati più interessanti emersi dal Rapporto sulle entrate tributarie relativo al trimestre gennaio-marzo 2010 elaborato dal dipartimento delle Finanze e da quello della Ragioneria generale dello Stato.

L’imposta sul valore aggiunto segna un incremento di 172 milioni di euro (+0,8%) rispetto allo spesso periodo del 2009. Ma non è solo l’Iva a mostrare una crescita: ad aumentare è anche e soprattutto l’Ire (+572 milioni di euro, pari a +1,4%). Segnali più che positivi nell’ambito di una leggera flessione generale delle entrate tributarie del Bilancio dello Stato (-1,3%), con una perdita di 1.130 milioni di euro rispetto al trimestre 2009. A incidere, il calo delle entrate provenienti dall’imposta sostituiva su interessi e altri redditi da capitale, causato da un minor versamento previsto a saldo registrato a febbraio 2010, dovuto alla riduzione dei tassi d’interesse nel 2009. Continua a leggere

LE NOVITA’ IVA 2010: Cosa cambia dal 2010 per chi vende servizi a clienti stranieri

Cosa cambia dal 2010 per chi vende servizi a clienti stranieri – recepimento Direttiva 2008/8 CE

Come dovranno comportarsi le imprese o i professionisti italiani che correntemente si trovano ad effettuare prestazioni di servizi nei confronti di clienti situati al di fuori dei confini nazionali?
Occorrerà effettuare una prima fondamentale distinzione circa la natura del cliente cui si rivolgono le prestazioni citate: vanno distinti a seconda che essi siano privati consumatori o soggetti passivi iva. Nel caso in cui i clienti siano privati consumatori nel loro paese di residenza, le prestazioni saranno imponibili iva in Italia; viceversa, qualora gli stessi siano soggetti passivi ai fini iva nei propri paesi, l’imposta di riferimento dovrà Continua a leggere

Limite alla compensazione dei crediti I.V.A.

Rammentiamo brevemente la disciplina ultima delle compensazioni dei crediti I.V.A. 

A decorrere dal 1 gennaio 2010 sono stati introdotti nuovi obblighi per poter compensare il credito IVA annuale o relativo a periodi inferiori all’anno con altre imposte e contributi.

Più precisamente le compensazioni di credito IVA superiori a Euro 10.000,00 possono essere effettuate solo a partire dal giorno 16 del mese successivo a quello di presentazione della Dichiarazione IVA o dell’Istanza di rimborso infra-annuale.

Si precisa che la dichiarazione IVA può essere presentata non prima del mese di febbraio, ma che la compensazione può essere operata solo nel mese successivo.

Inoltre se si intende compensare crediti IVA con altre imposte e contributi per importi superiori a Euro 15.000,00 è istituito l’obbligo di richiedere preventivamente l’apposizione del visto di conformità sulle dichiarazioni dalle quali emerge il credito.

Da Studio Spidalieri

Nuove regole Iva per i servizi? Intra 12 e Intra 13 si adeguano

I modelli dovranno essere utilizzati a partire dal 1° giugno 2010 e andranno presentati in via telematica

E’ pronta e disponibile on-line la versione definitiva dei modelli "Intra 12" e "Intra 13", le cui bozze erano state pubblicate, sempre sul sito dell’Agenzia delle Entrate, lo scorso 26 marzo. I modelli, approvati con provvedimento direttoriale del 16 aprile, sono accompagnati dalle specifiche tecniche per la loro trasmissione telematica.

Il restyling della modulistica – da utilizzare e presentare esclusivamente in via telematica a partire dal prossimo 1° giugno – si è reso necessario in seguito all’adeguamento della normativa interna, attuata con il Dlgs 18/2010, alle direttive europee Continua a leggere

Da maggio Intrastat anche via Entratel

Da maggio sarà possibile inviare gli elenchi Intrastat anche attraverso il canale telematico Entratel dell’agenzia delle Entrate. L’annuncio è stato dato ieri nel corso del seminario, svoltosi a Roma presso la sede di Confcommercio, durante il quale si è discusso della nuova normativa in materia di Iva per lo scambio di servizi all’interno dell’Unione europea, con l’attenzione particolarmente rivolta agli adempimenti telematici. La possibilità di utilizzare il sistema informatico delle Entrate per l’invio delle dichiarazioni, che si affianca al servizio telematico doganale, era illustrata nella determinazione 22778 del direttore delle Dogane (di concerto con le Entrate) dello scorso 22 febbraio, con cui erano approvati i modelli per gli elenchi Intrastat sull’Iva comunitaria. Il canale sarà dunque accessibile dal prossimo mese: una facilitazione per le imprese e per i loro intermediari come i commercialisti, che già utilizzano Entratel, tra l’altro, per le dichiarazioni Iva. Continua a leggere

Credito Iva contestato in parte. Rimborso “congelato” solo a metà

L’interruzione della prescrizione scatta esclusivamente in relazione alle poste contabili oggetto della lite
Il ricorso contro l’avviso di rettifica Iva "parziale", emesso dall’ufficio competente, non comporta l’interruzione della prescrizione del diritto al rimborso sulla parte del credito non oggetto di contestazione da parte del Fisco. Questo, in sintesi, il contenuto della sentenza n. 3827/2010 della Corte di cassazione.

La vicenda
La pronuncia della Corte si riferisce a una rettifica parziale del credito Iva richiesto a rimborso da una società nella dichiarazione presentata per l’anno d’imposta 1989.
Il conseguente ricorso veniva accolto dalla Ctp. Decisione confermata Continua a leggere

Sigari, sigarette e Iva da pagare. Istruzioni sul quando e sul chi

L’obbligo di versamento ricade sul distributore che applica l’imposta al momento dell’immissione in consumo
È il regime monofasico il trattamento corretto ai fini Iva per la cessione di tabacchi lavorati. In pratica, il distributore provvede a pagare il tributo, determinato in base all’aliquota vigente, scorporando il relativo importo dal prezzo di vendita. Irrilevanti, di conseguenza, le successive cessioni. La speciale normativa, infatti, riservata alla compravendita di sigari e sigarette, generi di monopolio, prevede che il versamento dell’imposta avvenga in un’unica soluzione.
No invece alla procedura disciplinata dall’articolo 50-bis del Dl n. 331/1993 che consente la sospensione d’imposta in caso di trasferimento della merce da un deposito Iva a un altro, se l’introduzione dei beni è avvenuta in virtù di operazioni diverse da quelle indicate nel comma 4.
Sono questi i due punti essenziali della Continua a leggere

Martedì 16 marzo scade il saldo I.V.A. 2009

La scadenza è inderogabile per i contribuenti che presentano la dichiarazione annuale fuori da Unico
 
È il 16 marzo il giorno da evidenziare nel memorandum dei pagamenti Iva. La scadenza, che riguarda il versamento della differenza tra l’ammontare dell’imposta dovuta e quello degli importi già pagati periodicamente nel 2009, assume un significato particolare per i contribuenti che presentano la dichiarazione annuale in forma autonoma, cioè indipendente da Unico 2010. Per questi, il mancato rispetto del termine potrà essere sanato solo mediante ravvedimento operoso.
Chi è invece tenuto alla dichiarazione unificata, può differire il versamento maggiorando, a titolo di interesse, le somme dovute dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successivo al 16 marzo. Avvalersi di tale facoltà, vuol dire comunque mettersi in regola con il fisco entro il termine previsto per il versamento delle imposte da Unico. Continua a leggere

Entro il primo marzo la Comunicazione Annuale Dati I.V.A.

Consente il calcolo delle “risorse proprie” che ciascuno Stato Ue deve versare al bilancio comunitario
Ultima settimana a disposizione dei contribuenti titolari di partita Iva per ottemperare all’obbligo di presentazione della comunicazione dei dati Iva relativa all’anno 2009. L’invio del modello, approvato con provvedimento del direttore dell’Agenzia del 15 gennaio 2010, può essere effettuato, soltanto in via telematica, o direttamente dal contribuente o da un intermediario abilitato entro il mese di febbraio. Quest’anno il 28 febbraio viene di domenica; la scadenza è perciò prorogata a lunedì 1

Dal 1 febbraio via libera alla richiesta del credito I.V.A.

Dal 1° febbraio i contribuenti possono richiedere la restituzione del credito relativo all’anno d’imposta 2009
1° febbraio – 30 settembre 2010. E’ l’intervallo temporale a disposizione dei contribuenti che vogliono richiedere il rimborso del credito Iva emergente dalla dichiarazione annuale per il 2009. A tal fine, devono presentare, in due esemplari sottoscritti in originale, all’agente della riscossione competente territorialmente, lo specifico modello VR/2010, approvato con provvedimento 15 gennaio 2010 del direttore dell’Agenzia delle entrate. Tuttavia, si considerano validi anche i modelli presentati nei 90 giorni successivi alla scadenza indicata.

Per ottenere il rimborso, occorre prestare idonea garanzia: fideiussione rilasciata da un’azienda o istituto di credito, polizza fideiussoria rilasciata da un istituto o impresa di assicurazione, cauzione in titoli di Stato o garantiti dallo Stato. Per le piccole e medie imprese, la garanzia può essere prestata anche dai consorzi o cooperative di garanzia collettiva fidi. Continua a leggere