Archivi categoria: Immobili

Il canone di locazione ribassato non deve essere necessariamente comunicato

L’accordo intervenuto tra il locatore e il conduttore per la riduzione del canone di locazione di un contratto in corso, non va obbligatoriamente comunicato all’Amministrazione finanziaria, ovvero non deve essere registrato in termine fisso. Tuttavia, per rendere certo e computabile il patto (che comporta la riduzione della base imponibile ai fini del Registro e delle imposte dirette), le parti possono richiederne la registrazione volontaria per attribuire data certa allo stesso accordo.
Questo, in sintesi, il chiarimento giunto con la risoluzione n. 60/E del 28 giugno.
Il documento opera in primis una ricognizione delle disposizioni che interessano, ai fini dell’imposta di registro, gli eventi successivi alla conclusione del contratto di locazione, da assoggettare autonomamente a registrazione.
In particolare, ai sensi dell’articolo 17 del Tur, vanno registrate in termine fisso, anche se stipulate verbalmente o se il relativo contratto è redatto nella forma della scrittura privata non autenticata, le cessioni, risoluzioni e proroghe dell’originario contratto. Il versamento dell’imposta (67 euro) deve avvenire entro 30 giorni dall’evento. Continua a leggere

In scena i nuovi modelli per registrare le locazioni di immobili

I dati catastali entrano nel modello 69 e trovano la giusta collocazione nel nuovo “Quadro D”. Questo quando si vogliono registrare contratti d’affitto, locazione o comodato di beni immobili. In caso, invece, di cessioni, risoluzioni o proroghe degli stessi contratti, per identificare gli immobili, entra in scena il nuovissimo “CDC”. I due modelli e le relative istruzioni sono stati approvati con provvedimento del direttore dell’Agenzia del 25 giugno.
 
Le modifiche al 69 e il debutto del modello “CDC” si sono resi necessari in seguito all’entrata in vigore del Dl 78/2010 che, all’articolo 19 (commi 15 e 16), ha previsto l’obbligo, dal prossimo 1° luglio, di indicare i riferimenti catastali dei beni immobili “nazionali”, contestualmente alla richiesta di registrazione dei contratti, e chi non si attiene alla nuova disposizione “è punito con la sanzione amministrativa dal centoventi al duecentoquaranta per cento” dell’imposta di registro dovuta.[//]
 
Detto ciò, va ricordato che per quanto riguarda cessioni, risoluzioni e proroghe dei contratti in questione, la relativa registrazione, a oggi, non prevede la presentazione di alcun modello, ma si ritiene effettuata regolarmente nel momento del versamento dell’imposta dovuta.
Dal 1° luglio, per effetto delle nuove disposizioni normative, questa modalità non sarà più adeguata. Nasce così il modello ad hoc, che il contribuente dovrà presentare, in forma cartacea, all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate, presso il quale è stato registrato il contratto, entro 20 giorni dal versamento attestante l’operazione.
 
Per i contratti già registrati al 1° luglio, il provvedimento stabilisce che è sufficiente presentare il modello “CDC” una sola volta, a prescindere dal tipo di adempimento effettuato.
 
Entrambi i modelli, disponibili sul sito dell’Agenzia nella sezione modulistica, sono strutturati per la trasmissione telematica ma, mentre per il “69” la modalità è già in linea, per il neonato “CDC” è previsto un po’ di tempo in più, necessario alla messa a punto della procedura informatica.
 
Fonte: Paola Pullella Lucano da nuovofiscooggi.it
 
 

Gli avvisi al condominio vengono inviate presso la sede dell’amministratore

Le risposte del sottosegretario all’Economia e Finanze, Daniele Molgora, nel question time di ieri alla Camera
A chi recapitare le comunicazioni fiscali e previdenziali; come deve avvenire l’eventuale notifica di irregolarità relative al modello 770 da parte dell’Agenzia delle Entrate? E, ancora, è possibile usufruire contemporaneamente degli sconti d’imposta previsti per il risparmio energetico e di quelli per le spese di manutenzione e restauro di immobili di particolare pregio artistico? Infine, sono valide le definizioni agevolate dei ruoli pregressi effettuate quando la norma non era ancora in vigore?
Sono queste le domande a cui ha risposto il sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze, Daniele Molgora, nel question time di ieri davanti alla VI commissione Finanze della Camera dei Deputati. Continua a leggere

Mutui, attenzione alle clausole vessatorie

Quando si parla di mutui le sorprese sono spesso dietro l’angolo. L’attenta lettura del contratto (che a volte arriva purtroppo agli occhi del sottoscrittore soltanto all’ultimo momento) può mettere il risparmiatore al riparo da futuri contrattempi, specialmente se effettuata con la supervisione di un esperto in materia o del notaio stesso che dovrà curare la stipula dell’atto. Soltanto l’esperienza di un "addetto ai lavori" può infatti aiutare a scoprire quali siano le cosiddette clausole vessatorie, ovvero le condizioni che all’interno di un contratto tra un professionista e un consumatore determinano uno squilibrio significativo a danno di quest’ultimo e delle quali si può far valere la nullità. Ecco, per esempio, cosa succede nel caso in cui una banca decida di posticipare la cancellazione dell’ipoteca.

Mutuo: cancellazione posticipata dell’ipoteca

DOMANDA Continua a leggere

Locazioni on line: Unica operazione per registrare il contratto e pagare “quanto” dovuto

Oggi, con un’unica rapida operazione, è possibile registrare i contratti e versare le imposte dovute. Prima, tra ufficio e banca si era costretti a ben quattro passaggi. Dunque, è nel risparmio di tempo, nella semplicità, nello snellimento delle procedure e nell’assenza quasi assoluta di errori, che poggia il successo d’un servizio elaborato e gestito, a partire dal 2001, dall’agenzia delle Entrate cui l’esordio, da gennaio di quest’anno, del nuovo prodotto chiamato Locazioni Web ha trasmesso un impulso decisivo, sul piano del risparmio sia dei tempi sia della carta, avvicinando ulteriormente l’obiettivo zero-carta.

I numeri del successo degli affitti on line: oltre 160 operazioni al minuto valgon bene 269mila giorni liberi da file e da code – Passato dal periodo d’esordio a quello dell’adolescenza ed ora entrato in una fase di piena maturità, questo innovativo servizio, che consente la registrazione telematica dei contratti di locazione, garantisce oggi la definizione in tempi rapidi di tutte le operazioni relative al rinnovo e alla sottoscrizione, con i relativi versamenti, di circa 160 affitti al minuto, con il corollario delle relative operazioni di cornice, tra le quali, per esempio, versamenti e rinnovi. Continua a leggere

Con un click si registra il contratto di locazione

"Locazioni web", solo un click per registrare il contratto. Questo il titolo del pieghevole – disponibile on line su www.agenziaentrate.gov.it e distribuito in forma cartacea presso tutti gli uffici delle Entrate – che illustra in maniera semplice e immediata la procedura attivata dall’Agenzia a partire da gennaio 2009 per facilitare ulteriormente i cittadini nelle operazioni di registrazione dei contratti di locazione.
La procedura "Locazioni web" integra pertanto il servizio di registrazione telematica dei contratti già attivo da otto anni, consentendo di portare a termine tutti gli adempimenti senza la necessità di dover scaricare e installare alcun software sul proprio computer.

Quando si affitta un immobile, proprietario e conduttore sono tenuti a registrare il contratto di locazione e a pagare la relativa imposta sul canone pattuito (con un importo minimo di 67 euro), entro 30 giorni dalla stipula. Per i contratti di durata pluriennale, il pagamento può essere effettuato in un’unica soluzione o di anno in anno. Se si sceglie di versare in un’unica soluzione, si beneficia di una riduzione dell’imposta dovuta pari alla metà del tasso di interesse legale (attualmente è del 3%) moltiplicato per gli anni di durata del contratto. Nel caso di pagamento anno per anno, invece, il versamento (2% del canone relativo a ciascuna annualità, tenendo conto degli aumenti Istat) va fatto entro 30 giorni dalla scadenza dell’annualità precedente. Continua a leggere

Piano Casa: In Molise un premio di cubatura fino ad un massimo del 35%

”Per quanto riguarda il Molise siamo pronti a fare la nostra parte nell’attuazione del Piano Edilizia varando, in tempi brevi entro 60 giorni, un provvedimento che preveda il 20% di cubatura in piu’ e un premio di cubatura fino ad un massimo del 35% per la residenza e la demolizione”. Lo ha annunciato il presidente del Molise, Michele Iorio, in riferimento alle ripercussioni che il Piano Edilizia varato dal Governo produrra’ in regione. Continua a leggere

“Prima casa”: perdita dei benefici se si vende entro 5 anni dal rogito

Il socio di una cooperativa edilizia assegnatario di un appartamento per il quale ha goduto delle agevolazioni "prima casa", decade dai benefici se rivende l’immobile prima che siano trascorsi cinque anni dalla data del rogito notarile e non dal verbale di consegna con cui è avvenuta l’assegnazione provvisoria.
E’ questo quanto chiarisce l’agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 67/E del 17 marzo. Continua a leggere

Agevolazione mutui

Fissati i punti fermi per l’agevolazione sui mutui “prima casa” a tasso variabile (per cui una parte delle rate da versare nel 2009 è a carico dello Stato) prevista dal decreto anticrisi. Con il provvedimento direttoriale del 4 marzo 2009 l’agenzia delle Entrate definisce le modalità tecniche attraverso cui comunica a banche e intermediari finanziari gli intestatari dei mutui che possono fruire dello sconto. Continua a leggere

Agevolazioni prima casa, conta la residenza familiare

In tema di agevolazioni fiscali per l’acquisto della "prima casa", e con riguardo alla disciplina dettata dall’articolo 2 del decreto-legge 7 febbraio 1985, n. 12, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 aprile 1985, n. 118 (vigente ratione temporis), il requisito della residenza nel Comune in cui è ubicato l’immobile deve essere riferito alla famiglia, con la conseguenza che, in caso di comunione legale tra coniugi, quel che rileva è che l’immobile acquistato sia destinato a residenza familiare, Continua a leggere

Agevolazioni prima casa, accertamento a decadenza congelata

In caso di vendita dell’abitazione acquistata con i benefici prima casa anteriormente al compimento del quinquennio, il termine triennale, previsto dall’articolo 76 del Dpr 131/1986, per l’accertamento dell’intervenuta decadenza dalle agevolazioni fiscali decorre dall’anno successivo alla data di registrazione dell’atto di cessione. Così la Cassazione, con la sentenza n. 28880/2008. Continua a leggere