Decreti ad hoc della presidenza del Consiglio rimandano a fine anno una serie di appuntamenti in scadenza. Vediamo in particolare quali sono.
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Anche il 2011 ha il suo decreto “milleproroghe”
Previsto un fondo perequativo per sostenere i comuni in difficoltà economica
Due decreti subito per chiudere la partita con i comuni entro luglio e i restanti tre a settembre per esaminare il fascicolo delle regioni nella sua interezza.
Una manovra economica di oltre 25 miliardi
Sale a oltre 25 miliardi il valore della manovra dopo il passaggio a Palazzo Madama. Un passaggio che, come certificano l’ufficio studi e il servizio bilancio della Camera, ha migliorato l’impatto sul deficit, determinando un’ulteriore riduzione per 77,3 milioni nel 2011, 86,2 milioni nel 2012 e 54,6 milioni nel 2013. Ma se non ci sarà crescita il rischio di un ulteriore intervento correttivo sarà concreto.
Così da ieri ha preso il via, in commissione Bilancio della Camera, l’esame conclusivo della manovra economica del governo. Infatti, come ha spiegato il relatore, Gioacchino Alfano (Pdl), pur se ci sono questioni da approfondire, non ci sono i tempi per modificare il testo giunto dal Senato. Il relatore, infatti, non presenterà emendamenti (il termine è fissato per oggi alle ore 16). Il via libera della commissione è previsto, senza modifiche, per la fine di questa settimana e l’approdo in aula già da lunedì 26 luglio, per chiudere nei due giorni successivi con l’annunciato voto di fiducia. Continua a leggere
Paesi Black List: on line le specifiche tecniche
Approvate, con provvedimento direttoriale, le specifiche tecniche in base alle quali vanno inseriti, nel modello di comunicazione, i dati relativi alle transazioni effettuate con operatori economici che hanno sede, residenza o domicilio nei paesi a fiscalità privilegiata (individuati dai decreti del ministro delle Finanze 4/05/1999 e del ministro dell’Economia e delle Finanze 21/11/2001).
L’invio degli elementi informativi da parte dei soggetti passivi Iva, è obbligatorio dal 1° luglio scorso (decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze del 30 marzo 2010). Il modello, con l’indicazione delle cessioni e acquisti di beni e delle prestazioni di servizi effettuate e ricevute, va trasmesso all’Agenzia delle Entrate, in via telematica, entro l’ultimo giorno del mese successivo al periodo di riferimento. Continua a leggere
Manovra Finanziaria: Eccola nei dettagli
Arriva il si del Consiglio dei Ministri alla manovra finanziaria 2011-2013: “La manovra dà un messaggio chiaro e cioè che lo Stato deve costare meno ai cittadini” spiega Silvio Berlusconi. Le misure principali vanno dai tagli ai ministri, allo stop agli aumenti degli stipendi degli statali, passando alle finestre per la pensione fino ai pedaggi per i raccordi autostradali. Via inoltre alle Province più piccole, cioè quelle sotto i 220.000 abitanti che non confinano con Stati esteri e non ricadono in Regioni a statuto speciale. Spunta anche una tassa fino a 10 euro che può essere introdotta per ‘Roma Capitale’. Ecco nel dettaglio i punti salienti della manovra finanziaria: Continua a leggere
In arrivo una manovra finanziaria da 24 miliardi
Semaforo verde dal Consiglio dei ministri al decreto legge contenente un pacchetto di misure necessarie per garantire la stabilizzazione finanziaria e la competitività economica del nostro Paese.
Una manovra di 24 miliardi di euro che inciderà nei prossimi due anni in modo strutturale sul tessuto economico-produttivo italiano con l’obiettivo di riportare nel 2012 il rapporto tra debito pubblico e Prodotto interno lordo al di sotto del 3%, in ottemperanza agli accordi che l’Italia ha stretto in campo Ue.
Nell’ambito della manovra, la lotta all’evasione fiscale e contributiva gioca un ruolo fondamentale. In tale ottica, si prevede il rafforzamento delle verifiche incrociate tra Agenzia delle Entrate e Inps, una maggiore partecipazione dei Comuni all’attività di accertamento, l’introduzione della tracciabilità dei pagamenti attraverso le fatture telematiche. Continua a leggere
Il decreto n. 40/2010 (decreto incentivi) è legge
Il decreto legge incentivi incassa la fiducia di Palazzo Madama, con 163 voti favorevoli, 134 contrari e nessun astenuto. Il testo del Dl n. 40/2010, varato dal Governo e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26 marzo scorso, è stato integrato durante il suo iter nelle aule del Parlamento italiano. Uno sguardo sulle novità fiscali.
Intensificate le misure finalizzate al contrasto delle frodi carosello e delle cartiere: le imprese dovranno inviare, attraverso il modello di Comunicazione unica, anche le informazioni relative a operazioni di conferimenti d’azienda, fusione e scissione realizzate con l’estero.
Stop alle vecchie liti tributarie pendenti da oltre dieci anni. In caso di vittoria in primo e secondo grado, i contribuenti possono risolvere il contenzioso davanti alla Corte di cassazione pagando una somma pari al 5% del valore della controversia. Inoltre, per i gestori della riscossione esistenti prima di Equitalia, è prevista una chiusura agevolata delle controversie pendenti con il Fisco e relative alle attività svolte fino al 30 giugno 1999. Continua a leggere
Ecco la “service tax” imposta diretta a sostituire gli attuali balzelli degli enti locali
È il momento della "service tax", un’imposta unica chiamata a sostituire gli attuali balzelli degli enti locali come tassa sui rifiuti, di scopo o addizionale Irpef. L’idea è stata lanciata ieri dal ministro della Semplificazione Roberto Calderoli di fronte alla commissione bicamerale sul federalismo. "Non abbiamo intenzione di reintrodurre l’Ici – ha spiegato l’esponente del Carroccio – il nostro obiettivo è quello dell’autonomia impositiva e della semplificazione delle entrate tributarie". Insomma, "un lavoro di sfoltimento" che però, spiegano gli esperti, non potrà che venire alla luce alla fine del percorso federalista. Continua a leggere
Il nuovo tasso da applicare per gli interessi di mora
Il Decreto Legislativo n. 231/2002 ha introdotto la maturazione ‘automatica’ degli interessi di mora dal giorno successivo alla scadenza del termine di pagamento, senza necessità di ‘costituzione in mora’ del debitore.
L’articolo 4 del Decreto Legislativo n. 231/2002 prevede infatti: “Gli interessi decorrono, automaticamente, dal giorno successivo alla scadenza del termine per il pagamento”.
Nel caso in cui il termine di pagamento non è stabilito nel contratto gli interessi decorrono automaticamente, alla scadenze dei termini seguenti (cfr. articolo 4 citato):
a) 30 giorni dalla data di ricevimento della fattura da parte del debitore o di una richiesta di pagamento di contenuto equivalente;
b) trenta giorni dalla data di ricevimento delle merci o dalla data di prestazione dei servizi, quando non è certa la data di ricevimento della fattura o della richiesta equivalente di pagamento; Continua a leggere
Tasso d’interesse legale all’1% da gennaio 2010
Con il D.M. del 04/12/2009 pubblicato in G.U. n. 291 del 15/12/2009, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha aggiornato il saggio dell’interesse legale dal precedente 3% al valore dell’1%.
Il nuovo valore dell’1% entrerà in vigore a partire dal 01/01/2010, sostituendo il precedente 3%, approvato con D.M. del 12/12/2007 e in vigore dal 01/01/2008 al 31/12/2009.
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 1284, comma 1, del Codice Civile, il saggio degli interessi legali è stato fissato pari al 5% fino al 15/12/1990, mentre l’eventuale modifica annuale dello stesso è affidata a specifico decreto ministeriale, pubblicato in G.U. entro il 15 dicembre dell’anno precedente a quello cui il saggio si riferisce, sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a dodici mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell’anno. Continua a leggere
Riforma Brunetta: Carcere fino a 5 anni per falsi certificati medici
Premi divisi in tre gradi di merito, niente class action e carcere fino a 5 anni per i medici che fanno false attestazioni di malattia e per i dipendenti che ne beneficiano. La riforma Brunetta della pubblica amministrazione arriva in Parlamento. La nuova versione dello schema di decreto che attua la legge 15/2009 è stata "licenziata" ieri dalla Ragioneria generale e trasmessa a Parlamento, Conferenza Unificata e Cnel.
Dopo gli aggiustamenti in Consiglio dei ministri, la bozza introduce la possibilità per i contratti collettivi di derogare al rigido meccanismo della ripartizione in tre fasce di merito per tutto il personale. La regola, disegnata dall’articolo 19, continua a riservare il trattamento accessorio in misura intera al 25% del personale, prevede un incentivo dimezzato per un altro 50% e relega nella fascia più bassa, priva di trattamento accessorio, l’ultimo 25 per cento. Continua a leggere