I contribuenti che eseguono l’adeguamento Iva agli studi di settore, possono effettuare il pagamento in modo rateale.
Si deve indicare nel modello F24 il numero della rata, riportando nel campo «rateazione/regione/prov./mese rif.» le informazioni relative all’eventuale rateazione nel formato «NNRR», dove «NN» rappresenta il numero della rata in pagamento e «RR» il numero complessivo delle rate. In caso di pagamento in unica soluzione, il campo è valorizzato con «0101».
Sono queste le indicazioni fornite dall’agenzia delle Entrate, con la risoluzione 40/E/2010. L’agenzia delle Entrate ha ricordato che con risoluzione 89/1999 è stato istituito il codice tributo 6494, denominato «Studi di settore – adeguamento Iva», per consentire il versamento integrativo, tramite modello F24, dell’Iva, da effettuare per l’adeguamento al volume d’affari in conseguenza dell’applicazione degli studi di settore. Continua a leggere
Archivi categoria: Studi di Settore
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate il software “Parametri 2010”
Studi di Settore pronte 200 mila lettere per i contribuenti non congrui
Gerico ai tempi supplementari per chi vuole giustificare lo scostamento. Mentre stanno per arrivare le lettere di avvertimento (circa 200mila) per i contribuenti in difficoltà con gli studi di settore. Sul primo fronte, i contribuenti non in regola con i ricavi stimati dal programma che accompagna Unico avranno più tempo (probabilmente uno o due mesi) per inviare una comunicazione telematica all’agenzia delle Entrate e spiegare i motivi dello scostamento. A illustrare ieri, a Cremona, questa nuova possibilità è stato Luigi Magistro, direttore centrale accertamento dell’agenzia delle Entrate, nel corso di un convegno organizzato dalla Camera di commercio, rappresentata dal presidente Gian Domenico Auricchio, e da Unioncamere Lombardia, rappresentata dal vice direttore Gisella Ingrozzi. Nel corso dell’incontro Magistro ha confermato che per quest’anno l’agenzia invierà di nuovo ai contribuenti non in regola con gli studi, secondo il modello adottato già negli ultimi due anni, lettere di avvertimento per invitarli a correggere la situazione. Continua a leggere
Studi di Settore: Importanza fondamentale del contraddittorio
Gli studi di settore si adeguano alla crisi
Gli studi di settore guardano le imprese di costruzioni
Studi di Settore: Confronto tra Agenzia delle Entrate e le categorie degli imprenditori
L’Amministrazione fiscale incontra le piccole e medie imprese per fare il punto sullo stato dell’arte degli studi di settore.
Gli studi di settore sono il risultato di un percorso di confronto, avviato da lungo tempo con il mondo imprenditoriale, per trovare uno strumento che operi con caratteristiche di equità, trasparenza ed efficacia.
All’incontro porterà il suo saluto il direttore dell’Agenzia, Attilio Befera, che introdurrà i lavori della tavola rotonda, utile momento di confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria interessate. Continua a leggere
Agenti di commercio: Studi di settore, come difendersi
Gli agenti di commercio, sia che operino in forma individuale, sia in forma societaria, sono soggetti agli studi di settore come ormai quasi tutti i contribuenti. Tuttavia l’accertamento nei loro confronti deve considerare determinate specificità, altrimenti rischia di essere travolto dal successivo contenzioso tributario, se il contribuente intende difendersi e si affida ad un professionista preparato, che sappia cogliere tutte le opportunità difensive presenti in materia.
L’agente esclusivo o monomandatario. Prima di tutto bisogna analizzare attentamente il mandato d’agenzia, stipulato tra agente e preponente. A volte il mandato prevede l’obbligo di esclusiva, a vantaggio del preponente (il c.d. «agente esclusivo» o «monomandatario»), in modo tale che l’agente non possa assumere alcun altro mandato e non solo quelli di prodotti non in concorrenza; in pratica, questo rapporto. vede l’agente collaborare unicamente con un solo preponente. Continua a leggere
Studi di settore, il programma delle revisioni 2010
Produttori di abbigliamento e scarpe, albergatori, registi, farmacisti e gioiellieri all’appello per la revisione degli studi di settore.
Con un provvedimento, l’Agenzia detta il passo del prossimo "restyling" e individua 68 studi – con i relativi codici attività – da sottoporre a revisione per il 2010. Le Entrate giocano dunque d’anticipo – il provvedimento con la programmazione degli studi da "ritoccare" è atteso ogni anno entro la fine di febbraio – per pianificare tempestivamente le attività e, al tempo stesso, mettere i contribuenti nelle condizioni di conoscere quali sono gli studi interessati dalle modifiche.
In particolare, la revisione riguarderà 21 studi relativi al settore delle manifatture, 20 per i servizi, 6 per le attività professionali e 21 per il commercio. In tutti i casi, si tratta di Continua a leggere
Studi di Settore: On Line le Relazioni delle attività degli “Osservatori Regionali”
Studi di settore a misura di crisi in Gazzetta Ufficiale
A stabilirlo è il comma 4 dell’articolo 1 dello stesso Dm che ha approvato la revisione straordinaria degli studi di settore relativi alle attività economiche nel settore delle manifatture, dei servizi, delle attività professionali e del commercio, per tener conto degli effetti della crisi economica e dei mercati.
In particolare, sono stati introdotti specifici correttivi che prendono in considerazione alcune grandezze e variabili economiche, modificate a seguito della crisi verificatasi nel corso del 2008, tra cui:
- il rilevante aumento dei costi delle materie prime
- il sensibile aumento del costo del carburante
- le contrazioni più significative dei margini e delle redditività
- gli andamenti congiunturali negativi intervenuti nell’ambito dei diversi settori, anche in relazione al territorio. Continua a leggere
In arrivo 105 mila lettere per le anomalie negli studi di settore
Al via 105mila lettere per avvisare i contribuenti soggetti a studi di settore di alcune anomalie riscontrate per il triennio 2005-2007. L’obiettivo dell’Agenzia è dissuadere i contribuenti dal porre in essere comportamenti fiscali non corretti attraverso un’azione preventiva e favorire lo scambio di informazioni grazie a un apposito software che consentirà di segnalare eventuali imprecisioni riscontrate nella comunicazione e di indicare le motivazioni che hanno determinato l’anomalia.
L’Amministrazione fiscale avvia l’operazione alla vigilia del primo appuntamento con il versamento dell’imposta, ripetendo l’esperienza degli anni scorsi, quando sono state inviate complessivamente circa 200mila lettere. In particolare, nel 2007 furono 113mila le comunicazioni spedite ai contribuenti in relazione al triennio 2003-2005 e 81mila nel 2008 con riferimento al triennio 2004-2006, sempre a causa di particolari anomalie riscontrate nei dati strutturali e contabili, rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, indicati da parte dei contribuenti. Continua a leggere