Un importante e forse decisivo tassello per dirimere la questione sulla natura giuridica della Tia è rappresentato da un recente orientamento della Corte costituzionale che, con due sentenze pronunciate nel marzo (la n. 64) e nel maggio (la n. 130) del 2008, ha dichiarato l’incostituzionalità dell’articolo 2 del Dlgs 546/1992 nella parte in cui attribuisce alle Commissioni tributarie le controversie in materia di Cosap e in materia di sanzioni comunque irrogate da uffici finanziari, anche laddove esse conseguano alla violazione di disposizioni non tributarie. Continua a leggere
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Tia, tassa o prezzo? Il ballo di “Corte” non è ancora finito (1)
A distanza di oltre 10 anni dall’emanazione del "decreto Ronchi" (febbraio 1997) non c’è ancora stato il completo e totale passaggio dal regime della "Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani" a quello della "Tariffa di igiene ambientale". Di fatto si è creato una sorta di "sistema binario", laddove in alcuni Comuni vige ancora il regime Tarsu (Dlgs 507/1993) mentre in altri è già operativa la Tia(1) (Dlgs 22/1997). In più, la stessa normativa in materia di Tariffa è stata riformata (Dlgs 152/2006), prima ancora di essere applicata concretamente, da una norma che non ha, al momento, ancora trovato, essa stessa, concreta applicazione. Continua a leggere
Niente bollo per il versamento del canone Cosap
Niente bollo per il versamento del canone per l’occupazione temporanea del suolo pubblico tramite bollettino di conto corrente postale.
E’ una delle risposte fornite dall’agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 366/E del 3 ottobre, documento con il quale l’Amministrazione ha chiarito il trattamento tributario da riservare ad atti e documenti relativi al pagamento del "Cosap" e al recupero, da parte dell’ente preposto, del canone non versato. Continua a leggere
La classifica delle tasse più odiate dagli italiani
Sarebbero 10 le tasse che gli italiani proprio non possono sopportare. Lo ha stabilito, qualche tempo fa, un’indagine istituzionale condotta dall’Associazione Contribuenti Italiani su un campione di 1.500 intervistati maggiorenni. Ecco cosa è venuto fuori dal sondaggio. In testa alla classifica delle imposte più odiate ci sono le accise. Sulla benzina, sul metano e anche quelle sull’energia elettrica.
Subito dopo, ticket sanitari e canone Rai. Il quarto e quinto posto della black list spettano invece alla Tarsu, la tariffa sui rifiuti e all’Ici, l’imposta comunale sugli immobili. Ma probabilmente, l’Ici scalerà di posto nella top ten, almeno secondo le dichiarazioni del nuovo Governo che vuole abolire l’imposta sulla prima casa. Continua a leggere
Approvato il modello per il versamento della nuova imposta di scopo
Con l’articolo 1, comma 145, della legge 296/2006 (Finanziaria 2007), ai Comuni italiani è stata riconosciuta la facoltà di deliberare, con regolamento da adottarsi ai sensi dell’articolo 52 del Dlgs 446/1997, l’istituzione di un’imposta di scopo (Iscop), destinata esclusivamente alla parziale copertura delle spese per la realizzazione di opere pubbliche, da versare secondo le disposizioni del decreto del 30 aprile del ministero dell’Economia e delle Finanze.
La ratio della disposizione è quella di far partecipare direttamente i cittadini alla realizzazione di specifiche opere che saranno utilizzate dalla comunità in cui risiedono.
Le opere che potranno essere finanziate per il tramite dell’imposta di scopo sono individuate dal comma 149 della Finanziaria 2007. Si tratta di: Continua a leggere
Canone RAI, l’Agenzia delle Entrate risponde all’Aduc
L’ADUC (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) ha richiesto all’Agenzia delle Entrate chiarimenti in merito alla nozione di "apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni" contenuta nel regio decreto-legge n. 246/1938. Secondo l’associazione solo gli apparecchi televisivi, e non altri apparecchi riceventi come ad esempio computer, mp3 player con display e videocellulari, sarebbero soggetti al pagamento del canone. La risposta dell’Agenzia è che "spetta al ministero delle Comunicazioni, e non alle Entrate, il compito di individuare le tipologie di apparecchi il cui possesso fa scattare l’obbligo di pagare il canone Rai". Inoltre "il canone di abbonamento è una imposta, ovvero una prestazione tributaria, fondata sulla legge, non commisurata alla possibilità effettiva e alla volontà di fruire dei programmi della Concessionaria del servizio pubblico. Si tratta di un orientamento consolidato, più volte espresso dalla Corte costituzionale e dalla Corte di cassazione".