Archivi categoria: Unione Europea

Allargamento Ue, in rete la relazione Commissione

Per entrambe le parti i benefici economici sono stati numerosi. Con queste parole la Commissione europea ha sintetizzato nella comunicazione "Cinque anni di UE allargata" il giudizio espresso sui cinque anni trascorsi dall’adesione all’Unione europea di 10 nuovi Stati membri  appartenenti all’area dell’Europa centrale e orientale. Continua a leggere

Arrotondamenti Iva, quando tace ed è assente il diritto comunitario

Con la sentenza del 5 marzo 2009, resa nel procedimento C-302/07, la Corte di giustizia Ue ha chiarito, in materia di arrotondamenti Iva, che, allo stato attuale, il diritto comunitario non prevede prescrizioni specifiche circa il metodo di arrotondamento degli importi dell’imposta sul valore aggiunto. In mancanza, dunque, di una normativa comunitaria specifica, è rimesso agli Stati membri di determinare le norme e i metodi per l’arrotondamento degli importi Iva, Continua a leggere

Direttive Ue, buona l’attuazione nel mercato interno comunitario

Gli Stati membri continuano a registrare buoni risultati sotto il profilo dell’attuazione tempestiva delle regole del mercato interno nel diritto nazionale. È quanto risulta dal più recente quadro di valutazione del mercato interno della Commissione europea. Inoltre, dalle relazioni annuali di Solvit e del Servizio di orientamento per i cittadini (Css) risulta che, Continua a leggere

Stabilità e convergenza, l’Italia al centro della Ue

Le misure di stimolo adottate dall’Italia hanno un impatto neutro sul bilancio che appare adeguato al rapporto debito/Pil. È una delle conclusioni contenute nella valutazione sui programmi di stabilità e convergenza che ha coinvolto oltre al Belpaese anche Lussemburgo, Lituania e Portogallo. La valutazione espressa oggi dall’esecutivo dell’Unione, come per gli altri 17 programmi della scorsa settimana, Continua a leggere

Prestazioni pubblicitarie, molteplici i criteri di territorialità

La sentenza della Corte di Giustizia, emessa oggi a conclusione del procedimento C-1/2008, affronta la spinosa questione dell’individuazione del luogo di imposizione delle prestazioni di servizi alla luce dei criteri contenuti nell’articolo 9 della sesta direttiva. Le dettagliate e articolate previsioni contenute nell’articolo hanno valenza primaria per consentire l’esatta determinazione del luogo di rilevanza fiscale della prestazione, evitando così i pericolosi e distorsivi fenomeni legati alla doppia imposizione e al cd. "salto" del prelievo fiscale. Continua a leggere

Quando l’imposta di successione non viola la circolazione dei capitali

La sentenza emessa dalla Corte di giustizia il 12 febbraio 2009 concerne la valutazione di conformità al Trattato, in particolare ai principi relativi alla libera circolazione dei capitali, della normativa vigente in Germania in materia di imposta sulle successioni. Gli articoli 56 e 58 del Trattato dettano norme di tutela volte a scongiurare le restrizioni ai movimenti di capitali effettuati tra le persone residenti negli Stati membri. Continua a leggere

Quando e come è possibile procedere alla detrazione dell’Iva?

La domanda di pronuncia pregiudiziale a cui hanno dato odierna risposta i giudici comunitari verte sull’interpretazione degli artt. 6, n. 2, e 17, nn. 2 e 6, della sesta direttiva del Consiglio 17 maggio 1977, 77/388/CEE, in materia di armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alle imposte sulla cifra di affari ed è stata presentata nel contesto di una controversia (procedimento C-515/07) Continua a leggere

Direttiva madre-figlia, sono vietati gli adattamenti personali

Com’è noto l’articolo 4, n. 1, della direttiva del Consiglio 23 luglio 1990, 90/435/CEE, concernente il regime fiscale comunitario (direttiva società madri-figlie) dispone che, quando una società madre con sede in uno Stato membro riceve utili distribuiti da una società figlia con sede in un altro Stato membro, lo Stato membro della società madre deve astenersi dal sottoporre l’utile a imposizione ovvero autorizzare la società madre a dedurre dalla sua imposta la frazione dell’imposta versata dalla società figlia sugli utili distribuiti. Continua a leggere

Possono prassi e norma avere la stessa efficacia giuridica?

Ai giudici della Corte di Giustizia è stato chiesto se il soggetto passivo conservi il diritto alla detrazione dell’Iva riconosciuto su certi acquisti in via amministrativa prima dell’entrata in vigore delle norme comunitarie sull’Iva, benché successivamente all’adozione di queste ultime il legislatore interno del Paese membro abbia sancito l’indetraibilità dell’imposta sugli stessi acquisti (procedimento C-371/07). Continua a leggere

Spazio di trasporto marittimo senza frontiere, la Ue dice si

La Commissione europea ha ufficializzato l’adozione di un piano d’azione destinato a snellire e velocizzare il sistema dei trasporti all’interno dell’Unione europea. Al centro del progetto di Bruxelles vi sono le Amministrazioni dei diversi Stati europei che saranno chiamate a intensificare la collaborazione e lo scambio di informazioni per ridurre le operazioni di controllo senza per questo renderle meno efficaci. Continua a leggere

Non sempre la prescrizione Ue prevale sul diritto interno

La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha emesso oggi una sentenza, a definizione di tre procedimenti riuniti per identità di oggetto, riguardante nuovamente l’ambito temporale di applicazione del regolamento comunitario n. 2988/1995. Tale regolamento ha per obiettivo la tutela degli interessi finanziari della Comunità attraverso la predisposizione di una normativa generale relativa a misure e sanzioni amministrative riguardanti irregolarità con riferimento al diritto comunitario. Continua a leggere

Donazioni, deducibilità ok anche se il beneficiario risiede all’estero

In particolare è stato chiesto ai giudici comunitari di valutare se lo Stato membro di residenza del donatore possa, senza violare il principio della libera circolazione dei capitali sancito dagli articoli 56 e 58 del Trattato, subordinare la deducibilità dell’erogazione liberale alla circostanza che l’ente beneficiario è situato sul territorio nazionale. La questione sottoposta all’esame della Corte di Giustizia dell’Ue riguarda la controversia insorta con l’Amministrazione fiscale tedesca in ordine alla deducibilità delle erogazioni liberali fatte da un soggetto residente in favore di un’associazione avente fini assistenziali e localizzata in altro Stato membro. Continua a leggere