Pagamenti Transfrontalieri: Chiarimenti sui Nuovi Obblighi Anti-Frode per PSP

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato l’11 aprile 2025 il principio di diritto n. 2, che fornisce importanti precisazioni sugli obblighi a carico dei prestatori di servizi di pagamento (PSP) in materia di contrasto alle frodi IVA nelle operazioni transfrontaliere.

Limitazione della responsabilità dei PSP

Il documento chiarisce che i prestatori di servizi di pagamento non sono responsabili di valutare l’idoneità delle informazioni raccolte e trasmesse ai fini del raggiungimento degli obiettivi anti-frode previsti dalla normativa europea. Questa responsabilità spetta esclusivamente al legislatore dell’Unione Europea, che ha definito obblighi specifici e precisi per garantire trasparenza e conformità nel settore dei pagamenti.

Il quadro normativo di riferimento

La disciplina deriva da un pacchetto di misure introdotte dal Consiglio dell’Unione Europea il 18 febbraio 2020 per contrastare le frodi IVA. In particolare:

  • La direttiva 2020/284 ha integrato la direttiva IVA (2006/112/CE) con il nuovo articolo 243-ter, che impone agli Stati membri di garantire che i PSP conservino la documentazione relativa ai pagamenti transfrontalieri
  • Il Regolamento (UE) 2020/283 ha modificato il Regolamento n. 904/2010, prevedendo che ciascuno Stato membro raccolga le informazioni dai PSP e le metta a disposizione della Commissione europea

Per centralizzare queste informazioni, è stato istituito presso la Commissione UE un sistema elettronico centrale, denominato CESOP (Central Electronic System of Payment Information), che archivia, aggrega e analizza i dati relativi ai beneficiari dei pagamenti.

Recepimento in Italia

L’Italia ha recepito questa normativa con il D.lgs n. 153/2023, che ha introdotto nel decreto IVA un nuovo “Titolo II BIS” contenente:

  • Gli obblighi di conservazione e comunicazione per i PSP
  • I criteri per localizzare pagatori e beneficiari
  • Le specifiche informazioni da conservare e trasmettere

Il sistema è operativo dal 1° gennaio 2024, mentre le specifiche tecniche per la trasmissione dei dati sono state definite con il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 20 novembre 2023.

La portata del principio di diritto

Il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate rappresenta un elemento importante per il settore dei pagamenti, in quanto delimita chiaramente le responsabilità dei PSP. Questi ultimi devono concentrarsi sull’adempimento operativo degli obblighi di raccolta e trasmissione dei dati, senza dover valutare l’efficacia di tali informazioni ai fini della lotta alle frodi IVA.

Tale principio risponde alle preoccupazioni espresse dagli operatori del settore, offrendo maggiore certezza giuridica sul perimetro delle loro responsabilità nell’attuazione del sistema anti-frode europeo.

La posizione dell’Amministrazione finanziaria conferma che la valutazione dell’efficacia della normativa e degli obblighi imposti resta di esclusiva competenza del legislatore europeo, che ha introdotto tali modifiche dopo aver valutato la loro rilevanza rispetto alle finalità perseguite.