Il Consiglio dei ministri n. 141 ha approvato, in esame definitivo, il decreto legislativo per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Nello specifico, il provvedimento in attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n.124 prevede un piano di razionalizzazione, in un’ottica di efficientamento, di efficacia e di riforma della governance delle Camere di commercio. Più nel dettaglio, entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto, il numero complessivo delle Camere si ridurrà dalle attuali 105 a non più di 60 nel rispetto dei seguenti vincoli direttivi: Continua a leggere
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Riforma delle Camere di commercio: approvato il secondo esame preliminare
Il Consiglio dei ministri n. 140 di ieri, su proposta dei Ministri dello sviluppo economico Carlo Calenda e per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia ha approvato, in secondo esame preliminare, il decreto legislativo recante attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n.124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
La nota integrativa «complicata» dal formato Xbrl
La nota integrativa nel nuovo formato Xbrl rischia di ingolfare l’attività degli studi. Vediamo perché. Da quest’anno la nota integrativa cambia formato e diventa Xbrl. L’idea è venuta per uniformarla allo Stato patrimoniale e al Conto economico che da tempo sono fatti in questo formato. La nuova procedura deve essere applicata ai bilanci depositati presso le Camere di commercio dal 3 marzo. Questa novità è contenuta nel Dpcm 10 dicembre 2008 e diventa operativa a seguito del Comunicato del ministero dello Sviluppo economico pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 294 del 19 dicembre 2014 . Sulla carta sembra una decisione ragionevole, all’atto pratico però sta creando notevoli difficoltà. La nota integrativa, ricordiamo, è un documento che arricchisce con dettagli scritti le informazioni del bilancio, completando i dati contabili e spiegando il perché di determinati comportamenti. Quindi è composta non solo da numeri (come invece accade per Conto economico e Stato patrimoniale), ma anche e soprattutto da commenti scritti e tabelle esplicative, che non sono ”standardizzabili” perché legati alle singole situazioni. Una necessità che è sfuggita a chi ha imposto un formato standard e rigido a un documento che, per sua stessa natura è flessibile. Continua a leggere »