Pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 303 del 28 dicembre, il decreto che abolisce il finanziamento pubblico dei partiti (
Dl 149/2013). Il provvedimento prevede un regime transitorio, con una progressiva riduzione dei rimborsi, pari al 25% per il 2014, 50% nel 2015 e 75% nel 2016, per arrivare, nel 2017, alla definitiva cancellazione.
Per “compensare” la cessazione del finanziamento pubblico, viene incentivata la contribuzione privata tramite una maggiore detraibilità delle erogazioni liberali ai partiti politici e la possibilità di destinare agli stessi una quota della propria Irpef.
Requisiti di accesso al finanziamento privato
Il decreto disciplina le contribuzioni volontarie di privati e la destinazione del 2 per mille dell’Irpef a favore dei partiti che sono dotati di statuto.
Questo (contenente, fra l’altro, numero, composizione e cadenza delle assemblee nazionali, rappresentante legale, diritti e doveri degli iscritti, organi di garanzia, eccetera) dovrà essere redatto nella forma dell’atto pubblico e inviato ai presidenti di Camera e Senato, i quali provvederanno a trasmetterlo alla “Commissione di garanzia degli statuti” per la verifica di conformità ai requisiti. I partiti in regola verranno iscritti in un apposito registro. Continua a leggere→