La cambiale è una tipologia di pagamento, ancora molto utilizzata e forse, in questo periodo di crisi economica, ritornata in auge rispetto ad altre forme di finanziamento "più moderne". È un titolo di credito trasferibile, attraverso una girata a terzi, sul quale si applica l’imposta di bollo, pari al 12 per mille dell’importo della cambiale stessa.
Fino a ora, per assolvere l’imposta di bollo si potevano usare appositi foglietti filigranati (ben cinquantuno diversi tagli), acquistabili presso le rivendite di tabacchi, oppure applicare la tradizionale marca da bollo sulla cambiale.
Le scorte di privati cittadini, enti e amministrazioni dovranno essere azzerate per lasciare il posto ai contrassegni telematici attestanti il pagamento dell’imposta dovuta, da apporre sugli appositi foglietti privi di valore, entrambi in vendita presso i tabaccai. Chi ne ha ancora potrà "scambiarle" con i nuovi foglietti telematici fino al 5 dicembre prossimo, dopodiché diverranno inservibili, o avranno valore solo per il mercato filatelico.
Giunge così a compimento la "rivoluzione", che negli ultimi anni ha portato alla soppressione della carta bollata e delle marche ordinarie. Già con la legge finanziaria 2007 fu stabilito che, a decorrere dal 1° gennaio dello stesso anno, l’imposta di bollo non potesse essere più assolta tramite valori bollati.