Fino al 20 marzo 2017 i contribuenti che nel 2016 hanno sostenuto spese per sistemi di videosorveglianza digitale, sistemi di allarme e di vigilanza potranno inviare le domande di accesso al credito d’imposta. In particolare, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, è disponibile “Comunicazione VDS”, l’applicazione informatica per la compilazione e trasmissione dell’istanza di attribuzione del credito d’imposta relativo alle spese sostenute nel 2016, riguardanti l’installazione di sistemi di videosorveglianza digitali o di allarme oltre che per contratti stipulati con istituti di vigilanza.
Nella domanda vanno indicati il codice fiscale del beneficiario e del fornitore del bene o servizio, nonché numero, data e importo delle fatture relative ai beni e servizi acquisiti, comprensivo dell’imposta sul valore aggiunto. Occorre inoltre specificare se la fattura è relativa ad un immobile adibito promiscuamente all’esercizio d’impresa o di lavoro autonomo e all’uso personale o familiare del contribuente (In questo caso il credito d’imposta spetta nella misura del 50%. Il beneficiario può utilizzare il credito d’imposta maturato in compensazione presentando il modello F24 esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate. Le persone fisiche non titolari di reddito d’impresa o di lavoro autonomo possono utilizzare il credito spettante anche in diminuzione delle imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi.
Il credito andrà indicato anche nel modello 730/2017 al rigo G12 – sezione X – Credito di imposta per video sorveglianza. In particolare:
- Colonna 1 (Credito spettante): riportare l’importo del credito d’imposta relativo al 2016.
- Colonna 2 (di cui compensato in F24): indicare il credito d’imposta utilizzato in compensazione nel modello F24 fino alla data di presentazione della dichiarazione.
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