Il dato globale che si rileva dal bollettino delle entrate tributarie, on line sul sito del dipartimento delle Finanze, insieme alla nota tecnica riassuntiva del documento e al rapporto sull’andamento dello scorso mese di novembre di entrate tributarie e contributive, per la prima volta nel 2010, mostra lo scavalcamento in su del limite “neutro” e si posiziona a più 0,7%, rispetto al risultato del mese precedente. A ottobre, infatti, si era registrato un calo dello 0,3 per cento.
Numericamente parlando, il gettito totale del periodo gennaio/novembre è stato di oltre 358 miliardi di euro (+2,3 mld rispetto agli stessi undici mesi del 2009). La maggiore spinta trainante arriva dall’Ire che, tra ritenute e versamenti spontanei, fa segnare un incremento del 4,4% sul dato cristallizzato a novembre 2009.
L’Ire accelera e l’Ires rimonta
Per quanto riguarda le imposte dirette, da gennaio a novembre 2010, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e al netto delle una tantum, resta protagonista l’Ire con incassi superiori a 150 miliardi di euro, pari alla percentuale di incremento del 4,4. Il merito del buon risultato si deve soprattutto alla consistente crescita delle imposte versate in autoliquidazione (+9,8%) e alla tenuta del gettito complessivo da ritenute (+3,1%).
L’andamento dell’Ires, invece, nonostante la ripresa, continua a rimanere “sottozero” (gli incassi hanno registrato una diminuzione di 323 milioni rispetto a novembre 2009, pari a -0,9%). Va ricordato, però, che a ottobre scorso il dato segnava -4,3 punti percentuali, quindi, è possibile affermare che si tratta di “ un meno positivo”. Il ritmo lento della risalita Ires risente, tra l’altro, di un fattore tecnico normativo connesso ai versamenti dell’addizionale all’imposta introdotta dal Dl 112/2008, che ha determinato, nel primo anno di applicazione (il 2009) maggiori entrate rispetto al 2010.
Per l’Iva un più “unanime”
Sul fronte dell’imposta sul valore aggiunto, i segnali sono tutti positivi. Locomotiva del successo, il sorprendente risultato dell’imposta sulle importazioni (+31% rispetto ai primi undici mesi del 2009). Dalla tassazione degli scambi interni arriva, invece, un +0,7 per cento. In cifre, gli incassi ammontano a 98, 8 miliardi di euro (+3,7 mld).
Impennata del Registro
I dati relativi alle imposte sulle transazioni presentano segni discordanti, da un lato i meno dell’imposta di bollo (-7,2%) e dei diritti catastali e di scritturato (-4,1%), dall’altro i più delle imposte di registro (+5,8) e ipotecaria (+0,3%). Tutto sommato, per queste “voci” i sintomi della crisi economica non sono ancora spariti, ma il lieve calo dello 0,3% fa intravedere una prossima “guarigione”.
Lotta all’evasione: linfa vitale
Le misure di contrasto all’evasione funzionano. Il gettito da ruoli e dall’attività di accertamento e controllo, da gennaio a novembre 2010, ha portato nelle casse dello Stato più di 4,6 miliardi di euro. Il confronto con l’anno precedente segna una variazione positiva pari a + 643 milioni (+15,9%).
Incrementi anche per giochi, tabacchi, successioni e donazioni
Le entrate relative a imposte non influenzate dalla negativa congiuntura economica chiudono tutte in positivo, con un totale complessivo di +0,9 per cento.
Nel comunicato stampa diramato dal dipartimento delle Finanze si legge che, in sostanza, l’andamento delle entrate tributarie, con un calo limitato allo 0,4% nel mese di novembre 2010 rispetto al -1,7% di ottobre, è perfettamente in sintonia con le previsioni.
Fonte: Paola Pullella Lucano da nuovofiscooggi.it