Ricevere una cartella esattoriale non e’ mai "cosa da niente" o da prendere sottogamba. Essa e’ infatti un documento che da’ la possibilita’ all’agente della riscossione (ad oggi Equitalia Serit spa), in caso di mancato pagamento, di agire in modi che la legge ha via via reso piu’ potenti ed incisivi, e di rifarsi sui beni del debitore con provvedimenti come il fermo amministrativo, l’ipoteca della casa od addirittura il pignoramento della stessa con successiva vendita coatta. La cartella, infatti, e’ un "titolo esecutivo" al pari di una cambiale impagata o di una sentenza divenuta definitiva.
Tutto cio’ non significa che di fronte ad una cartella si debba solo pagare, ma semplicemente che si deve essere consapevoli della forza del documento che ci e’ giunto.
E’ quindi nostro diritto (e dovere) capire questo documento, verificare cosa ci viene richiesto, ma soprattutto dotarsi degli strumenti per poter decidere il "cosa fare", compreso il contestare quando la pretesa e’ ingiusta (perche’ magari si e’ gia’ pagato) o illegittima.
Il nostro consiglio è di recarsi presso la sede del consulente fiscale di fiducia o presso un associazione di categoria per "interpretare" la richiesta di pagamento e decidere cosa fare. Contestualmente recatevi presso la sede Equitalia che vi ha emesso la cartella e fate valere il vostro diritto di avere tutte le spiegazioni del caso. Si ricorda il termine di scadenza del pagamento o di eventuale ricorso pari, di solito, a 60 giorni dalla notifica.
Attenti alle cartelle di Equitalia Serit spa
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