"Lavoriamo insieme con le categorie per un rapporto più equo con il fisco". È stato il passaggio più apprezzato dell’intervento del direttore dell’agenzia delle Entrate, Attilio Befera, al convegno conclusivo del primo congresso nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili che si è tenuto a Torino. Al meeting l’agenzia delle Entrate ed Equitalia sono state presenti con un loro stand dove i funzionari hanno fornito assistenza e informazioni ai professionisti.
A conclusione di tre giorni di lavori congressuali, si è svolto un dibattito sulla possibile evoluzione del sistema tributario verso il federalismo fiscale, a cui hanno partecipato, oltre al direttore Befera, Maurizio Leo, presidente della Commissione di vigilanza sull’anagrafe tributaria, il senatore Giorgio Benvenuto, e, per il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Roberto D’Imperio e Paolo Moretti.
Le questioni sul tavolo hanno riguardato il nuovo sistema basato sul passaggio dal costo storico al costo standard e l’autonomia impositiva degli enti locali. Con un interrogativo posto dagli operatori: il federalismo può portare a una babele fiscale?
Secondo il direttore dell’Agenzia, "il federalismo fiscale non complicherà la vita agli intermediari, ai cittadini e alle imprese, ma forse addirittura la semplificherà. Già oggi ci confrontiamo con la presenza delle addizionali regionale e comunale, con riporti e versamenti a circa 8.100 Comuni italiani, con differenze di calcolo e di versamento. Il disegno di legge in discussione stabilisce che la base imponibile rimanga quella erariale, e che non siano previste deduzioni a livello locale. Se saranno introdotte delle detrazioni queste dovrebbero intervenire in dichiarazione senza quindi creare problemi agli intermediari: direi che l’eventuale aumento dei costi da adempimento dovrebbe essere molto limitato".
Ma non si è parlato solo di federalismo, il dibattito è spaziato sulla fiscalità a 360 gradi. E l’Agenzia assume un ruolo da protagonista che interpreta con spirito di collaborazione verso tutti gli attori della fiscalità.
"Sono veramente lieto di essere al primo congresso della categoria" ha continuato Befera "e voglio che il rapporto fra cittadini e fisco risulti sempre più equo e più civile. Le difficoltà dell’adempimento vanno affrontate insieme, attenuate e, se possibile, risolte".
Soffermandosi sul tema della semplificazione del fisco, il direttore ha affermato: "Ho istituito una commissione tecnica interna all’Agenzia che esamini attentamente le circolari da tutti i punti di vista, per migliorare anche i rapporti con i contribuenti. Ovviamente, nell’interpretazione della legge non possiamo andare oltre la norma, ma dove possiamo intervenire con la nostra azione lo facciamo: ad esempio, il consolidamento del calendario degli adempimenti è stato fatto su nostra proposta".
Befera, infine, ha fornito alcune anticipazioni molto attese dalla platea: "Entro marzo avremo il provvedimento attuativo sulla cessione delle quote societarie. Inoltre, a breve firmerò una circolare che consente lo scomputo delle ritenute in caso di omessa dichiarazione purché ci sia apposita documentazione probatoria".
E sulla lotta all’evasione? "L’istituzione delle direzioni provinciali consente di avere un migliore controllo interno sull’attività di accertamento e una minore frammentazione territoriale." – ha detto Befera – "Vogliamo abbandonare il modello del verificatore "tuttofare" e passare a quello specializzato. Inoltre, vogliamo migliorare gli strumenti che abbiamo in Anagrafe tributaria. La lotta all’evasione non deve incidere sulle aziende sane, il nostro intervento deve essere mirato solo dove c’è una presunzione forte di illegalità fiscale: in questo modo, si può colpire chi fa concorrenza sleale alle aziende sane".