Aggiornato il mondo delle partite Iva con i nuovi dati forniti dall’Osservatorio del dipartimento delle Finanze. Lo strumento di informazione economico-fiscale, registra per lo scorso novembre un calo del 17,7% delle attività intraprese rispetto al mese precedente, oltre a una flessione del 9,4% in confronto allo stesso periodo del 2010. Sul sito del Df il monitoraggio mensile suddiviso per natura giuridica, settore, territorio e dati demografici (età e sesso).
Vediamo nel dettaglio le variazioni di rilievo. In relazione alla natura giuridica, calano del 68% le aperture di attività da parte delle persone fisiche con 23.322 richieste e salgono, di conseguenza, quelle effettuate da società. Di queste il 21,5% è rappresentato dalle società di capitali, (7.378 richieste), mentre il 10% dalle società di persone (3.399 richieste). Rispetto ai dati del 2010 le società di capitali registrano un -19,6 per cento.
Il settore produttivo con la maggiore percentuale di partite Iva è il commercio, con il 27% (9.440 richieste) seguito dall’agricoltura con il 10% (3.658 richieste). I servizi, invece, raccolgono il 45,6% (15.684 richieste) con un calo, però, del 15% rispetto a novembre 2010.
Per quanto riguarda la ripartizione territoriale, le maggiori aperture sono richieste dal Nord con il 41%, anche se il dato è in calo rispetto a novembre 2010. Il Centro rileva il 23% di partite Iva, mentre il Sud e le isole registrano il 36 per cento.
Dando uno sguardo all’età il 48,4% delle aperture interessa giovani fino a 35 anni. Maggiori, inoltre, le aperture di partita Iva da parte degli uomini che rappresentano il 64% delle domande totali. In calo, invece, quelle inoltrate dalle donne, che registrano un -7,6% rispetto a novembre 2010. Flessione verso il basso pure per gli over 65 (-20,6%).
Per una visione aggiornata a tutto il 2011 bisognerà aspettare i primi di febbraio, quando il Df diffonderà i dati relativi al mese di dicembre. Solo a quel punto sarà possibile tracciare il consuntivo dei nuovi arrivati e di coloro che hanno cessato l’attività, incluse le chiusure agevolate delle partite Iva inattive, riproposte fino al prossimo 2 aprile dal "milleproroghe" (Dl 216/2011).