Con la nuova direttiva DSR/NC/2009/02 di Equitalia del 14 gennaio, la rateazione delle cartelle di pagamento è più semplice. La direttiva, infatti, alleggerisce la prima rata per chi ha chiesto e ottenuto la dilazione, spalmando gli interessi di mora e i compensi di riscossione su tutte le mensilità e rende più accessibile la rateazione per i soggetti ai quali è richiesto il calcolo dell’indice alfa.
Le segnalazioni dei cittadini contribuenti relative all’applicazione delle direttive precedenti e la consapevolezza del contesto socio-economico attuale hanno indotto Equitalia, la società pubblica che si occupa della riscossione nazionale dei tributi, a introdurre delle modifiche alle direttive precedenti in materia di rateazione delle cartelle di pagamento.
Così, se prima la direttiva del 27 marzo 2008 prevedeva che insieme alla prima rata si pagassero in blocco anche gli ulteriori oneri finanziari connessi al debito iscritto a ruolo, ora gli interessi di mora e gli aggi di riscossione soni diluiti insieme al capitale e vengono suddivisi equamente su tutte le rate.
Per quanto riguarda i soggetti diversi dalle ditte individuali in contabilità semplificata e dalle persone fisiche, inoltre, la direttiva riduce a 3 il valore minimo dell’indice alfa, ovvero la porta di accesso alla rateazione, per esempio, di società di capitali, società cooperative e associazioni.
Le precedenti direttive del 13 maggio e del 1° luglio stabilivano che per i soggetti diversi dalle ditte individuali in contabilità semplificata e le persone fisiche la valutazione della temporanea situazione di obiettiva difficoltà per la dilazione d’importi oltre 5mila euro si basasse su un valore dell’indice alfa (rapporto tra debito complessivo e valore della produzione x 100) pari almeno a 4, ora il valore minimo scende a 3. Si capisce come un valore più basso di un punto allarghi il ventaglio di soggetti che possono accedere alla rateazione.
Contestualmente, poi, si ha la possibilità di tetti massimi delle rate ancora più favorevoli. Infatti, con la modifica dell’indice alfa, anche il numero di rate ottenibili è più ampio: la modulazione non sarà più 18, 36 o 72 mensilità, ma ora ci saranno anche soglie di 12, 48 e 60.
La rateazione dovrà essere accordata secondo le seguenti modalità:
per Alfa compreso tra 3 e 3,5: massimo 12 rate
per Alfa compreso tra 3,6 e 4: massimo 18 rate
per Alfa compreso tra 4,1 e 6: massimo 36 rate
per Alfa compreso tra 6,1 e 8: massimo 48 rate
per Alfa compreso tra 8,1 e 10: massimo 60 rate
per Alfa superiore a 10: massimo 72 rate.
Le novità introdotte da Equitalia nascono dall’esigenza avvertita dalla società di riscossione di venire incontro alle difficoltà dei contribuenti, per sostenere un fisco equo, che non intende gravare sulle persone, fisiche o giuridiche che siano, ma creare un rapporto sereno e collaborativo. Un’attenzione, quella di Equitalia, che non ignora, ma anzi guarda con riflessione all’attuale fase congiunturale negativa.
Laura Cristini – Nuovo Fisco Oggi