Inaugurata Docte 2, la procedura informatica per comunicare le variazioni delle qualità di coltura o quelle di destinazione delle particelle censite al catasto terreni.
L’approvazione del nuovo software con un provvedimento del direttore dell’Agenzia del Territorio del 28 febbraio, che dà il via libera anche alle specifiche tecniche e ai modelli per la presentazione della dichiarazione di variazione in forma cartacea. L’attivazione dell’intero pacchetto a partire dal 14 marzo.
A differenza della vecchia versione, spiega una nota del Territorio, il supporto informatico aggiornato consente di acquisire tutte le notizie necessarie alla registrazione e non soltanto le informazioni di tipo tecnico. Confluiranno nel sistema, ad esempio, anche le informazioni riguardanti il dichiarante nell’ipotesi in cui questo sia diverso dal titolare dei diritti reali sul terreno o quelle di un eventuale delegato alla presentazione del modello.
Integrati, inoltre, grazie a Docte 2, i dati indicati dagli agricoltori nelle domande per l’attribuzione dei contributi europei gestite dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) e quelli contenuti nella dichiarazione catastale, un passo in avanti significativo in direzione della semplificazione prevista dalla legge 286/2006.
Non finiscono qui le nuove opportunità fornite dal software. Possibile anche richiedere, nell’ambito della stessa coltura, una classe inferiore o superiore a quella posseduta ed effettuare il “classamento per parificazione” se la qualità dovesse essere assente dai quadri tariffari pubblicati.
Il pacchetto, inoltre, contiene una guida automatica per l’individuazione della qualità di coltura catastale compatibile con quelle del quadro tariffario del Comune o della zona censuaria.
Vecchia procedura e vecchi modelli potranno essere utilizzati ancora fino al 30 aprile, data di chiusura della fase transitoria di applicazione che avrà inizio il 14 marzo: dal 2 maggio, quindi, entrano a regime Docte 2 e gli stampati approvati ieri.
Il comunicato specifica che il servizio è attivo su tutto il territorio nazionale escluse le zone amministrate, in materia di catasto, dalle province autonome di Trento e Bolzano e nei comuni in provincia di Vicenza e Brescia nei quali è in vigore il sistema dei libri fondiari gestito dalla provincia autonoma di Trento.
Si legge nella nota “un altro importante tassello nell’ampio processo di informatizzazione dei servizi in cui l’Agenzia del Territorio è impegnata da anni al fine di rispondere con sempre maggiore efficacia alle istanze dell’utenza pubblica e privata”.
Fonte: r.fo. da nuovofiscooggi.it