Chiusura semplificata per le partita iva inattive

Continua l’attività di analisi dell’Agenzia delle Entrate sul mondo delle partite Iva, per individuare le posizioni “dimenticate” e quindi solo formalmente attive. A questo proposito, il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha ricordato che la “manovra di luglio” (Dl 98/2011) ha previsto la possibilità, per i soggetti che non hanno comunicato la cessazione dell’attività entro i 30 giorni previsti, di sanare la violazione versando spontaneamente con F24, entro il 31 marzo, un importo pari a 129 euro (ovvero un quarto della sanzione minima dovuta), senza presentare il modello AA7 (soggetti diversi dalle persone fisiche) o AA9 (imprese individuali e lavoratori autonomi). Inoltre, lo stesso decreto legge ha previsto che la partita Iva possa essere revocata, con provvedimento da notificare al contribuente, qualora non vengano effettivamente svolte le attività per le quali è stata attribuita o non sia stata presentata, negli ultimi tre anni, la dichiarazione annuale. Sempre a proposito di partite Iva, il direttore dell’Agenzia ha sottolineato “la necessità di poter attivare un servizio che consenta di verificare l’esistenza e la correttezza di tutte le partite Iva nazionali”, così come accade con l’archivio Vies (Vat information exchange system) per gli operatori intracomunitari.
 
Fonte: Agenzia delle Entrate

 

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