La procedura che ha scaglionato, su base regionale e secondo un’agenda differenziata, l’invio delle istanze per la restituzione delle maggiori imposte Irpef e Ires versate per la mancata deducibilità dell’imposta regionale sulle attività produttive, tenendo conto delle segnalazioni degli ordini professionali e delle associazioni di categoria, non ha rilevato alcun ostacolo.
Dopo l’esperienza delle tre regioni esordienti (Molise, Basilicata e Calabria), tutto è filato liscio ieri per Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Liguria. Oggi, invece sono scese in campo Marche e Abruzzo.
Il calendario è ancora lungo, ma, i segnali incoraggianti testimoniano l’efficacia del sistema che vuole innanzitutto evitare la concentrazione per facilitare la gestione delle richieste.
Va comunque ricordato che i differenti momenti di trasmissione in nessun caso andranno a penalizzare la tempistica di erogazione dei rimborsi. Questa seguirà esclusivamente il criterio di precedenza all’anzianità, vale a dire verrà data priorità alle somme che si riferiscono agli esercizi d’imposta più vecchi (2004), mentre, nell’ambito della stessa annualità, la precedenza sarà riconosciuta in base all’ordine cronologico di presentazione delle istanze.
Il prossimo appuntamento è fissato per lunedì 23: al click sono chiamati i contribuenti di Trentino Alto Adige, Umbria e Sardegna.
Fonte: nuovofiscooggi.it