Il Gruppo Equitalia continua, anche nel 2010, a dare un notevole apporto al recupero dell’evasione. Rispetto al 2009, la riscossione ha fatto un “salto in alto” del 15% attestandosi, al 31 dicembre dell’anno scorso, su un importo di circa 8,9 miliardi di euro, ripartiti tra imposte, tasse e contributi “recuperati” dai contribuenti.
Confrontando poi i dati dell’anno passato con quelli del 2008, l’incremento è del 27%, confermando un trend di crescita costante, a partire dal 2007, primo anno di operatività di Equitalia.
Nella classifica regionale del Gruppo primeggia la Lombardia, con importi riscossi per circa 1,9 miliardi di euro, seguita dal Lazio (oltre 1,2 miliardi di euro), dalla Campania, che si attesta su 869 milioni, e dalla Toscana, che supera quota 722 milioni.
Il contributo cittadino a questa speciale graduatoria vede Milano, con circa 1,1 miliardi di euro, ingaggiare un testa a testa con Roma che porta a casa quasi un miliardo; a seguire Napoli, con 473 milioni, e Torino, con 389 milioni incassati.
Nella tabella che segue, il recupero dell’evasione da riscossione suddiviso per regione e il raffronto con il 2009.
Dall’analisi dei dati forniti da Equitalia emerge un notevole incremento dei recuperi effettuati nei confronti dei grandi debitori: +17% rispetto al 2009; coloro che avevano un debito superiore ai 500mila euro hanno versato nelle casse di Equitalia il 20% degli introiti complessivamente realizzati.
Accanto a queste cifre, riveste grande importanza la possibilità data ai contribuenti di ottenere la rateizzazione delle cartelle esattoriali: in un rinnovato rapporto Fisco – contribuenti, sempre più proficuo e dialogante, il totale delle rateizzazioni, nel corso del 2010, è arrivato a un milione, per un importo di oltre 14 miliardi di euro.
Inoltre, la “direttiva anti-burocrazia”, emanata nel corso del 2010, ha riconosciuto la possibilità per i cittadini che ricevono una cartella esattoriale, a loro giudizio non dovuta, di presentare, direttamente a Equitalia, una autodichiarazione corredata dalla necessaria documentazione per interrompere le procedure di riscossione. La stessa direttiva indica nell’agente della riscossione l’attore che si fa carico della verifica con l’ente creditore, evitando ai contribuenti l’onere di doversi recare da un ufficio pubblico all’altro.
Ma il migliorato rapporto di Equitalia con i cittadini non si ferma a questo: basti ricordare l’ampliamento della rete degli sportelli sul territorio nazionale con aperture anche pomeridiane, l’attivazione dell’estratto conto online che permette di verificare dal proprio pc la situazione fiscale personale, la possibilità dei pagamenti sul web, l’assistenza diretta e virtuale per le operazioni da effettuare.
Un anno positivo, il 2010, per il Gruppo Equitalia, pur nel difficile ruolo di esattore, ma sempre all’insegna del contrasto all’evasione fiscale.
Fonte: Lilia Chini da nuovofiscooggi.it